25 mld?! Ce l’hai il resto da darmi? TVEMONTI, ma RIvai AFFANCULO!

Soldi buttati: tutti gli sprechi del governo

tvemonti_sfiga

di Laura Matteucci

I come incentivi, per una serie di prodotti che vanno dalle cucine ai motocicli agli elettrodomestici.È solo l’ultima voce del capitolo soldi buttati dal governo: un fondo di 300 milioni il cui accesso si è

 

 aperto e chiuso a metà aprile, nel giro di poche ore, data l’esiguità delle risorse (nel complesso e per consumatore).

L’elenco è lungo. Molti rivoli portano alla sanità e all’amministrazione pubblica dove, nonostante la propaganda del ministro Brunetta, è stato rimosso il limite del compenso per una serie di figure di vertice, e moltiplicate le consulenze. Solo la commissione per l’attuazione del decreto del 2009, per dire, ha 5 componenti e una dotazione di 4 milioni. E la spesa pubblica aumenta insieme all’indebitamento. Politiche scellerate o inutili: soldi sprecati, che avrebbero potuto trovare impieghi più virtuosi, dal lavoro alla scuola. «Per tenere sotto controllo il deficit ci sono vari modi – commenta Stefano Fassina, responsabile economico del Pd – Il governo ha scelto quello che penalizza i più deboli, invece di sostenere l’economia reale, i lavoratori, le imprese».

Evasione fiscale: la mancata lotta ci è costata 7 miliardi
Quanto vale l’evasione fiscale in Italia? Qualcosa come 70 miliardi di euro come direbbero i tecnici del ministero delle Finanze, il 17% circa del Pil, ovvero 100 miliardi di euro di imposte evase, come risulta dalle statistiche ufficiali Istat? Impossibile dire con
precisione. Di sicuro, invece, c’è che l’attuale governo ha eliminato una serie di provvedimenti anti-evasione che il governo Prodi aveva messo a punto, dalla tracciabilità dei compensi ai conti correnti dedicati per i professionisti, mentre sono state ridotte le sanzioni e reintrodotti condoni, scudo fiscale compreso, che di certo noncontrastano comportamenti illegali. Morale: «Nonostante
il governo sbandieri la lotta all’evasione e le entrate derivate – dice Stefano Fassina, responsabile economico del Pd – abbiamo già perso l’equivalente di mezzo punto di pil, 7-8 miliardi. Solo l’Iva è crollata del 10%».

Alitalia: Tre miliardi al vento, solo pro-elezioni
Il cambio di rotta di Berlusconi per il salvataggio di Alitalia, che in campagna elettorale affossò l’offerta di acquisto presentata da Air France- Klm in favore della cordata Passera-Colaninno, ha significato gettare al vento circa 3 miliardi di euro. È il costo che nel «piano Fenice» aveva la creazione della Bad Company, finito in capo allo Stato, ovvero ai contribuenti. Da aggiungere, i costi per i viaggiatori del trasporto aereo italiano dovuti alla diminuzione della concorrenza interna e alla mancata liberalizzazione dei voli intercontinentali. L’impegno degli investitori «italiani» della Cai si è fermato amenodella metà dei francesi. Air France avrebbe preso il totale controllo della compagnia, avrebbe assunto più personale riducendo il numero degli esuberi a quota 2200, si sarebbe fatta carico dell’intero indebitamento. La nuova Alitalia è nata con 13.100 dipendenti contro i 17.500 di Alitalia ed i 3mila di AirOne.

Ici, meno 2,5 miliardi non restituiti ai Comuni
 

Il governo Prodi con la Finanziaria 2008 aveva incrementato le detrazioni sull’abitazione principale, diminuendo quindi l’Ici per tutti, ed esentando circa il40%delle abitazioni, quelle più modeste (fino a circa 100 euro l’anno). Berlusconi ha abolito la tassa comunale tout-court per tutti i circa 31 milioni di unità immobiliari ad uso abitativo, mettendo in seria difficoltà i Comuni che hanno dovuto protestare a più riprese per richiederne la restituzione, che pure era stata promessa fin dall’inizio. Di fatto, mancano ancora all’appello dei bilanci comunali circa 300 milioni. La mossa del governo è costata almeno 2,5 miliardi di euro. Gli unici che continuano a pagare sono coloro che vivono nei castelli, nelle abitazioni signorili o ville, calcolate in 40mila. Ma, ovviamente, nonc’è stata alcuna revisione catastale, nè prima nè dopo la manovra.

Condividi
  • Facebook
  • Digg
  • Google Bookmarks
  • Live
  • YahooMyWeb
  • LinkedIn
  • StumbleUpon
  • Twitter