Applausi e abbracci.

La scelta di Ciro: a 14 anni a Scampia vende pomodori per tenersi lontano dalla malavita

La scelta di Ciro: a 14 anni a Scampia vende pomodori per tenersi lontano dalla malavita
La foto di Ciro diventata virale 

Migliaia le condivisioni in poche ore. Per tutti è diventato “l’altro volto” del quartiere, un piccolo uomo che ha scelto di non mollare, anche se abita in un luogo spesso associato solo alla criminalità. Lo scrittore La Rossa: “Una storia bellissima, che gli fa onore, ma indica che a Scampia c’è ancora molto da fare”.

TRE casse di pomodori ai piedi e un ombrellone per ripararsi dal sole. È un caldo pomeriggio d’agosto e Ciro è assorto nei suoi pensieri: paziente attende che qualcuno lo raggiunga lì, in quell’angolino di Scampia dove racimola qualche soldo aiutando la zia a vendere pomodori. Sguardo basso, non si accorge che un passante lo fotografa: è suo cugino Francesco che, incredulo, decide di postare lo scatto su Facebook e raccontare la sua storia. Qualche ora più tardi la foto diventa virale: oltre 10mila condivisioni e altrettanti commenti, senza contare gli utenti che hanno copiato e incollato il racconto nel proprio profilo. Per tutti Ciro è diventato “l’altro volto di Scampia”, un piccolo uomo che ha scelto di non mollare, anche se abita in un luogo spesso associato solo alla criminalità.

Questa foto E STUPENDA ..
Questo ragazzino ha per l’incirca 15 anni e per racimolare qualcosa di soldi con un ombrellone e delle casse piene di pomodori si mette per strada nel cercare di venderle ..
Si è vero il tutto è molto triste ,ma la cosa stupenda di questa foto che è questo ragazzino di nome Ciro non molla ,non ha mollato tre anni fa alla morte del padre ,e continuerà a non mollare ,Ciro e di scampia ,e mio cugino è credimi sono fierissimo di te come lo sarà sicuramente il tuo grande papà che oggi avrebbe festeggiato il suo onomastico ,quindi zio a te che sei lassù ecco Ciro tuo figlio un piccolo ragazzino ma un grande uomo ..
Vai Ciro non mollare ❤️

“Non mi aspettavo tutto questo clamore, ma ne sono davvero felice – dice Francesco a Repubblica -. Ho condiviso quella foto per far sapere a chi non è di Scampia che anche qui c’è gente per bene, che riga dritto anche se nella vita va tutto storto”. E Ciro è l’esempio perfetto, con un passato doloroso e un presente complicato.

“A 12 anni un tumore gli ha portato via il papà nel giro di due mesi – continua il cugino – A casa lui è l’ultimo di sei fratelli e i soldi non sono molti”. Così da bravo ometto ha deciso di guadagnarsi da solo il gelato, aiutando la zia a vendere gli ortaggi mentre i suoi coetanei vanno in spiaggia. “E poi mi diverto”, spiega Ciro emozionato, un po’ incredulo per l’attenzione che sta ricevendo.

· UN DOPPIO INSEGNAMENTO

La storia ha davvero fatto breccia nel cuore di tanti e i racconti di vita lasciati sotto il post di Francesco fanno intendere il perché: c’è chi rivede in Ciro le difficoltà vissute e anche superate, e chi lo eleva a simbolo del riscatto sociale di un’area che, benché non sia più tra le principali piazze di spaccio della Camorra, rimane comunque un luogo dove la battaglia tra bene e male è sempre accesa. Battaglia che, forse, oggi si complica un po’ di più dopo l’annuncio dei tagli alle periferie contenuti nel decreto Milleproroghe: una mossa con cui la provincia di Napoli ha perso 40 milioni, parte dei quali sarebbero serviti a riqualificare anche Scampia.

· “COSÌ RIMANE LONTANO DAI GUAI”
“La vita qui non è semplice – spiega la sorella maggiore di Ciro, Antonia -. Per i ragazzi non c’è molto e finire sulla cattiva strada è facile. Sapere che passa in questo modo i pomeriggi estivi ci fa stare tranquilli, ovviamente è solo per le vacanze scolastiche. Qui le famiglie che non se la passano bene come noi sono tante, alcune non hanno nemmeno il piatto da mettere in tavola, ma per fortuna non tutti finiscono nella criminalità. È che di noi parlano solo quando accadono fatti brutti di cronaca”.

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“La delinquenza c’è, non la possiamo nascondere – ribadisce Francesco –  ma dobbiamo smetterla di etichettare le persone. Essere di Scampia, o venire dalle vele, è come un marchio, ma è un automatismo errato. Io abito alla vela celeste, ho frequentato persone di ogni tipo eppure sono sempre rimasto sui binari della legalità. Il punto è che non siamo tutti uguali: se uno vuole lavorare, lavora, poi ci sono persone più deboli che si lasciano andare”.

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 “PER FORTUNA CI SONO LE ASSOCIAZIONI”

“Quella di Ciro è una storia molto bella, ma anche esemplificativa: rivela a tutti che a Scampia c’è ancora molto, molto da fare”, dice Rosario Esposito la Rossa, scrittore e attivista nominato Cavaliere della Repubblica proprio per il suo impegno sul territorio. “Oggi viviamo in un quartiere totalmente cambiato rispetto al passato –  continua lo scrittore – grazie alle forze dell’ordine la criminalità organizzata sta perdendo, ma se non si creano posti di lavoro molte persone diranno che si stava meglio prima. C’è una cosa che ripeto sempre: Scampia ha il più alto numero di giovani disoccupati d’Europa. E i giovani si arrangiano come possono per aiutare le famiglie”.

È la rossa a spiegare che Scampia si regge in gran parte sull’associazionismo, lo stesso da cui è nata la “scugnizzeria”, la prima libreria del quartiere, che è soprattutto un luogo di incontro per i giovani. “Le associazioni qui sono molto attive, organizzano attività di svago e tanti gruppi per lo sport  – spiega la Rossa – tuttavia non portano lavoro: a quello ci deve pensare lo Stato. Se per assurdo le associazione un giorno dovessero decidere di scioperare, Scampia ritornerebbe in un attimo un quartiere dormitario”.

“Sono orgoglioso di lui – conclude il cugino Francesco – alla sua età non lo avrei mai fatto. Ho scoperto che è un esempio anche per me che ho 26 anni e lavoro da dieci. A 18 anni cercherò di farlo assumere nella tavola calda che gestisco, ma fino ad allora non bisognerà staccargli gli occhi di dosso: basta un attimo per fare la conoscenza sbagliata”. Intanto una cosa è certa: Francesco venderà molti, ma molti pomodori, data tutta la gente che ha promesso di passare a salutarlo. Sempre con il suo sguardo schivo e quel sorriso di adolescente un po’ imbarazzato.

di VALENTINA RUGGIU
http://napoli.repubblica.it/cronaca/2018/08/09/news/scampia_ciro_foto_virale-203735461/?ref=twhr&timestamp=1533818296000&utm_source=dlvr.it&utm_medium=twitter

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