Un delirio assoluto che non ha nessuna ragion d’essere. Cosa sarebbe questa padania? Vediamo… una porzione dell’Italia che fino a 50 anni fa era la più triste e desolata d’Europa. Un posto mefitico e malsano – pienodi zanzare e di fame – da cui scappavano tutti, ma proprio tutti! Le donne facevano le mignotte e riempivano i casini o le “serve” e gli uomini facevano quello che oggi fanno gli immigrati qui: emigravano e si facevano sfruttare facendo i lavori più umili, dato che erano parecchio ignoranti e senza un’arte.
Poi usciamo dalla guerra, in “padania” arrivano i sardi e i meridionali, che ricostruiscono tutto, sgobbano, creano reddito, e fanno del nord la regione più ricca d’Italia. Oggi, questi fancazzisti come bossi-borghezio-calderoli-castelli, ecc. come tutti i pidocchi arricchiti, storcono il naso e ce l’hanno contro i sei milioni di immigrati, che vengono sfruttati e che però stanno pagando COI LORO CONTRIBUTI (quasi 10 mld di euro l’anno) le pensioni dei trogloditi padani in disuso.
Ma quali sono i confini della inesistente padania? Ve lodico io: a sud confina con Luisa Corna – un mezzo pompino e l’ictus dell’impotente bossi, a est con l’idiozia di castelli e borghezio, a nord con il trota, e a ovest con la coglionaggine di maroni.
Ciàpa, incarta, e porta a ca’…