Alessio Gorla: il vero “custode” della rai per conto del mafionano. Nessuno lo conosce, ma…

Cari amici, credo che nessuno di voi lo abbia mai nemmeno sentito nominare, ma questo signore è una delle anime nere del mafionano. Io l’ho conosciuto alla Fininvest alola fine degli anni ’80 e mi coccolava. Era quello che aveva i cordoni della borsa e mi riempiva di complimenti ogni volta che gli chiedevo di farmi saldare le fatturine in contanti. Mi tenevano a Milano alla fame, in ostaggio, pagandomi due lire, ma  pretendendo la mia presenza fissa. Però un altro dei reggipalle di mafiolo, il capo del marketing,  mi dimostrava  coi loro tabulati Auditel settimana dopo settimana che io facevo sempre almeno il triplo degli ascolti rispetto a tutti. Nessun cachet decente, insomma, e niente diritti d’autore. In più, pretendevano anche di pagare a 30 o a 60 giorni. Ma che cazzo! Allora, ovviamente, non avevo nemmeno la più pallida idea di che banditi fossero. Mi sentivo parecchio sfruttato, questi sì, ma niente di più. Poi questo Gorla sparì. Era in Argentina a fare affari sporchi coi soldi sporchi, frutto di mille corruzioni,  e rubati alle tasse in Italia dal suo padrone silvio berlusconi. Praticamente la stessa porcata che stanno facendo in Italia dal 1990. Facile diventare ricchi in questo modo, eh?  Con il corrotto  Menem si potevano fare affari d’oro: derubarono la nazione di tutto, a cominciare dalle compagnie telefoniche. Poi, dopo una quindicina d’anni, un amico della Rai di Roma mi dice che Gorla è un pezzo grosso della Rai. Ma va?! Io avanzo anche quasi tre miliardi dalla rai, per lavori fatti e bloccati dalla mafia di berlusconi e MAI pagati. Quindi chiamo Gorla, che mi invita ad andare a trovarlo. Non me lo faccio ripetere e faccio un viaggio avventuroso, senza un soldo in tasca. Nelle oltre due ore che siamo stati insieme nel suo ufficio di capo dei palinsesti sono passati o hanno telefonato dio e tutto il mondo! Alla faccia dei palinsesti!!! Era il vero padrone dell’azienda ex-pubblica per conto della malavita di Hardcore. Un padrone boss e spietato. Anche in quell’incontro, con tipico fare mafioso, ha detto e non ha detto. Frasi siciliane, pur essendo lui di Lodi, del tipo: “Non sai quanto mi dispiace sapere che uno dei più grandi comici italiani, e per giunta un fior d’autore, debba vivere così male. Ti sei bruciato una carriera luminosissima per… stupidate. Ora i tuoi ideali ti hanno fatto ricco? Hai i tuoi amici che ti aiutano? No, vedi? Qui lo dico e qui lo nego, ma se tu mostrassi di esserti pentito, qui e anche a Cologno ci sarebbero fior di contratti per te. Pensaci. Non darmi una risposta subito.” Questo signore, insieme ad altri emissari, fu proprio uno di quelli che mi ventilò una carrierona a tutti i livelli a patto che avessi appoggiato tutte le porcate del Mafionano, senza rompere i coglioni a Craxi e diventando il testimonial della nascitura forza italia.  Oggi sono stato piuttosto assente: sto scrivendo il mio nuovo libro e poi ho perso tre ore a cercare notizie su Gorla… E’ SPARITO TUTTO!!! Non si trova più nulla su google! E indovinate un po’  di chi può essere la manina diabolica? Lunica notizia che ho trofato, scfuggita al cancellino del mafionano, è questo mio post vecchio di dieci anni, che avevo mandato al NG it.media.tv:

“Ma che cazzo ci faceva alessio gorla, il plenipotenziario di mafiosylvio
alla rai, per oltre 12 anni in Argentina? Che affari aveva sylvio in
Argentina? Ok, quel paese è buon ricettacolo di P2, mafia, nazisti,
riciclatori di soldi sporchi, truffatori internazionali, ecc. ma… sylvio?
E come mai, subito dopo il terremoto della pubblica economia, gorla è stato
richiamato urgentemente in Italia e piazzato alla Rai, ufficialmente come
capo dei palinsesti, ma in realtà come capostazione? (Presente io, smistava
dal suo ufficio vari milioni di euro con un semplice Sì o No, creava
carriere e ne uccideva altre)

gorla

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