Berlusconi, in viaggio per Lucca, dato che il suo autista è più rincoglionito e cocainomane di lui, si trova disperso nei pressi di una fattoria dispersa fra le campagne della Romagna rossa. Sono quasi le tre del pomeriggio e non ha pranzato. Sogna una bella fetta di prosciutto e decide di fare tappa. Ma vede che non c’è nessuno, fatta eccezione per un vecchietto che se ne sta seduto sull’uscio. “Mi consenta, buonuomo, dove sono tutti?”. “Stanno al campo, a vendemmiare. Io sono qui perché sono troppo vecchio per lavorare”. “Mi scusi, non è possibile chiamarli? Sono il Presidente del Consiglio e mi piacerebbe far loro un discorso”. Allora il vecchietto estrae una vecchia pistola e spara un colpo in aria. Poco dopo, arrivano tutti di corsa. “Che succede, nonno? E’ arrivato il nuovo parroco?”. “No, è arrivato Berlusconi”. “Ah, bene…” Tutti girano i tacchi e ripartono per il campo. Quando Berlusconi si riprende dalla sorpresa, chiede al vecchietto: “Mi consenta, potrebbe tornare a chiamarli? Sa, per lo shock non sono riuscito a dire nulla…”. Il vecchietto estrae la pistola, esplode un altro colpo in aria e nel g iro di pochi minuti tutti ritornano per la seconda volta. “Che succede, nonno? E’ arrivato il nuovo parroco?”. “No, e’ arrivato Berlusconi”. “E che è successo? Hai sbagliato il primo colpo?”.
SILVIO SI PREPARA A DARE UNA CAPOCCIATA ALLA VECCHINA TERREMOTATA