Berlusconi, un pazzo pericoloso

Il potere illiberale

di MASSIMO GIANNINI

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vergogna 4

“IL peggio deve ancora accadere”. L’aveva scritto il direttore di questo giornale, solo cinque giorni fa. Mai profezia è stata più centrata. Il peggio sta

accadendo. Il presidente del Consiglio chiama alla “ribellione” le forze produttive contro “un giornale che getta discredito non solo su di me, ma sui nostri prodotti, sulle nostre imprese, sul made in Italy”. Anche se stavolta Berlusconi non lo cita per nome, quel giornale è naturalmente Repubblica. Un capo di governo che invita gli imprenditori a “ribellarsi” contro un quotidiano, “colpevole” solo di rivolgergli dieci domande alle quali non è in grado di rispondere, non si era ancora visto in nessun Paese dell’Occidente.

È una deriva populista, e peggiorista, che non ha più limiti. Ma benché aberrante, c’è coerenza in questo delirio. Prima arringa gli industriali: rifiutate la pubblicità a questo giornale. Poi accusa il Corsera: sarebbe addirittura “anti-berlusconiano”. Ora attacca di nuovo Repubblica: è “anti-italiana”. Viene fuori, incontenibile, la natura illiberale e anti-istituzionale del Cavaliere. Non tollera le critiche della stampa, non accetta le regole della Costituzione. Da uomo politico nega lo Stato, da imprenditore nega il mercato.

L'”editto di Monza” lo conclude con una battuta che tradisce la dimensione tecnicamente totalitaria del suo “premierato di comando”: “Alla democrazia ghe pensi mi”. Lo dice. Lo pensa. Ecco perché siamo preoccupati per il futuro di questo Paese.

°°° Ebbene sì, più chiaro di così si muore: siamo nelle mani di un pericolosissimo pazzo, alla deriva della sua miserabile vita e del suo potere ormai contestato, non solo da tutto il mondo civile, ma persino dai suoi alleati pentiti e preoccupati. Qui ci vorrebbe un capo di stato con le palle. Non un ricco pensionato che ha saturato le sue brame di carriera e che si limita a dare degli amorevoli buffetti. Ci vorrebbe un capo dello stato che denunciasse pubblicamente e in tutte le sedi opportune questo sconcio e che SCIOGLIESSE IMMEDIATAMENTE LE CAMERE.

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