Cesareo ritardato, neonato muore “Hanno atteso per tutto il weekend”

Cesareo ritardato, neonato muore
“Hanno atteso per tutto il weekend”

La denuncia dei genitori: non c’erano medici sufficienti. Il padre Dorin: “All’ospedale di
Codogno mia moglie sola per tutta la notte”. La replica: l’intervento non era necessario

Cesareo ritardato, neonato muore "Hanno atteso per tutto il weekend" L’ospedale di Codogno

Luiza sentiva il bimbo nella pancia muoversi e scalciare e, quando sabato mattina è arrivata nel reparto di maternità dell’ospedale di Codogno, ha anche visto il corpicino del suo piccolo nel monitor, mentre ne ascoltava il battito del cuore. Lei, col marito Dorin, entrambi 23enni, sapevano che sarebbe nato un maschietto e avevano già deciso il nome, Nicolas Cosmin. C’era stato tutto il tempo per deciderlo, perché il parto era previsto una settimana prima, il 24 luglio. Tutto sembrava ok, fino all’ultima ecografia, sabato sera.Tra gli esami e il cesareo però qualcosa è andato storto: alle 5.45 di ieri mattina il bambino è nato morto.

Ora i genitori di Nicolas Cosmin hanno fatto denuncia ai

carabinieri di Codogno. Il sospetto dei due giovani romeni è che di sabato la struttura sanitaria non avesse personale medico sufficiente per portare a termine un intervento di routine come un parto cesareo, posticipato fino a ieri. Un ritardo che sarebbe stato fatale al bimbo. “Per tutta la gravidanza, mia moglie e il bambino non hanno avuto nessun problema — protesta in lacrime Dorin, in Italia da anni, con un lavoro da muratore in una ditta di Milano — . Forse dovevano fare il cesareo sabato, senza aspettare tanto tempo. Abbiamo chiesto spiegazioni anche ai medici. Non ci hanno detto nulla. Hanno solo allargato le braccia”.

E dopo la notiza della denuncia arriva la replica dell’ospedale: “Non c’è stato alcun cesareo ritardato. Anzi, il cesareo non era nemmeno previsto perché si trattava di una gravidanza fisiologica ed entro i termini”.
Lo precisa Valerio Tagliaferri, direttore sanitario del presidio ospedaliero di Codogno, che spiega: “Non è vero che la gravidanza avesse superato il termine e non è vero che in ospedale non ci sia personale pronto a eventuali cesarei nel fine settimana. Il presidio ospedaliero dispone infatti di una guardia ostetrica attiva 24 ore su 24 per 365 giorni l’anno e c’è sempre un operatore reperibile di notte e nei giorni festivi per i cesarei. Lo dimostra il fatto che nell’ultimo fine settimana ne sono stati effettuati 3, e sarebbe stato fatto anche questo se fosse stato necessario”.

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