Coltivava marijuana in caserma
arrestato comandante dei carabinieri
A Grotte di Castro, in provincia di Viterbo. Il maresciallo in manette al termine di un interrogatorio durato tutta la notte. Nell’alloggio di servizio i militari hanno trovato 17 piante di “erba”. Il suo nome era emerso nel corso di una indagine sullo spaccio di stupefacenti nella zona di Acquapendente. Fermato anche il fratello, dj e animatore conosciuto come “Mr. Benfy”
Coltivava marijuana in un locale attiguo alla sua abitazione, all’interno della caserma dei carabinieri di Grotte di Castro, in provincia di Viterbo. Per questo motivo, al termine di un interrogatorio durato tutta la notte, è stato arrestato il maresciallo Angelo Benfante, 46 anni, da circa 10 anni comandante della stazione del
piccolo paese, fermato ieri sera dai suoi colleghi.
Insieme con lui è stato arrestato suo fratello di 36 anni, residente ad Acquapendente. Il comando provinciale dei carabinieri di Viterbo, con una nota diffusa in mattinata, ha reso noto che il sottufficiale “è stato immediatamente sospeso dal servizio”.
Durante una perquisizione domiciliare nell’alloggio di servizio del militare, i carabinieri hanno trovato e sequestrato 17 piante di marijuana. Il nome di Benfante era emerso nel corso di un’indagine sullo spaccio di stupefacenti nel comprensorio di Acquapendente.
Sono così scattati una serie di appostamenti e di pedinamenti nei confronti del fratello del maresciallo, dai quali è emerso che si recava frequentemente nella caserma di Grotte di Castro. Da qui la perquisizione, il ritrovamento della piantagione e il fermo dei due fratelli. Dopo alcune ore di interrogatorio, per entrambi è scattato l’arresto, ora al vaglio dell’autorità giudiziaria.
“Nonostante
le indagini condotte abbiano coinvolto un proprio collega – dice ancora la nota del comando provinciale dei carabinieri – tutte le operazioni volte a garantire il rispetto della legalità sono state eseguite con la massima celerità, imparzialità e determinazione”.
E’ stato indagando sul fratello Enzo, 36 anni, conosciuto con il nomignolo di ‘Mr. Benfy’, deejay e animatore di serate, che i carabinieri sono risaliti al maresciallo. Il sospetto che ‘Mr. BenfY’ fosse coinvolto in un giro di spaccio di droga nel nord del Viterbese, i carabinieri lo avevano da tempo. Ma non avrebbero mai ipotizzato che le frequenti visite all’alloggio di servizio del fratello carabiniere, all’interno della caserma, fossero finalizzate ad accudire le 17 piante di canapa indica scoperte durante la perquisizione domiciliare.
L’interrogatorio del maresciallo Benfante da parte del Pm Paola Conte, incaricata dell’inchiesta, previsto per oggi, è stato rinviato, probabilmente a domani mattina, perché il sottufficiale si troverebbe in stato di shock e di profonda prostrazione.
Uno dei punti essenziali delle indagini è accertare se il militare abbia svolto un ruolo attivo nello spaccio di droga o si sia limitato a fornire al fratello un luogo insospettabile per la piantagione di marijuana o, ancora, se lo abbia fatto per procurarsi ‘l’erbà per consumo personale.
(18 agosto 2011)