Come iniziò…

Quando era studente universitario, La Russa trascorse un’ estate in una fattoria siciliana: voleva conoscere meglio le origini della sua famiglia. Alla fine dell’estate il contadino gli dice: “Sono proprio contento. Hai lavorato sodo, mi hai aiutato e cosi’ voglio dare una

festa in tuo onore”. “Bene, grazie!” risponde ‘Gnazzio. Il contadino allora chiede: “Lo reggi bene il vino? Ci sara’ un mucchio da bere”. “Oh, posso bere quanto voglio, la cosa non mi preoccupa” dice lo studente. “Ah, penso che alla fine magari ci sara’ anche da fare a botte!” dice il contadino. E il giovane fascistello: “Beh, con tutto l’esercizio fisico che ho fatto quest’estate sono ben allenato”. Strizzando l’occhio, il contadino aggiunge: “Ed alla fine ci sara’ un po’ di sesso…”. “Bene!” esulta La Russa, “dopo un’estate passata quassu’ ho proprio voglia di sfogarmi. Come devo vestirmi per la festa?”. E il contadino: “Oh, non importa, tanto ci saremo solo tu ed io”…


IL  CONTADINO  VESTITO A FESTA, in onore di La Russa, IN QUELL’OCCASIONE

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