Salute e grano a tutti! Di Pietro

Mia suocera, che capisce e parla a malapena l’italiano, l’altra sera  – vedendo Di Pietro in tv – gli si è avventata contro: “Questo uomo è pazzo. E’ pericoloso: guarda che gli occhi cattivi.”

Ho cercato di spiegarle che non è pazzo per nulla e che non era cattivo, ma solo incazzato contro le falsità che continuano a spacciare per vere i pappagallini e le scimmiette ammaestrate del mafioso di Arcore. Ma perché odiano tanto Antonio di Pietro questi della cosca malavitosa del regime?

Lo ripeto per i distratti e per i troppo giovani, che non c’erano 20 anni fa.  Di Pietro, insieme a Davigo, Colombo, Borrelli, e altri coraggiosi magistrati, hanno beccato la malavita politicante con le mani nella marmellata: mentre si rubavano tutto e devastavano l’Italia. Da allora nasce il più pesante debito pubblico del mondo.

Io ricordo benissimo la bavetta agli angoli della bocca del ladro forlani, la sudarella di craxi, e i tremori di bossi, che guardava in basso durante gli interrogatori del PM  Di Pietro. Sono stati tutti beccati in flagrante, con tanto di prove, testimoni, confessioni, tesoretti miliardari nascosti in Italia e all’estero. Sono stati processati e condannati AL DI LA’ DI OGNI RAGIONEVOLE DUBBIO!

Oggi, la propaganda berlusconiana, quindi la P2 e la mafia, sta cercando disperatamente di proporre un altro film. Un film melenso, dove i peggiori criminali della storia d’Italia sono tutti dei bonaccioni, dei grandi statisti, delle perle. Ma la verità, naturalmente, è l’esatto contrario. I suddetti cialtroni, insieme ai vari andreotti, longo, nicolazzi, mannino, gava, ciancimino, di donato, ecc. hanno saccheggiato l’Italia ed hanno lucrato sontuose mazzette dai loro compagni di merende palazzinari o sedicenti industriali. Mentre l’Europa diventava ricca e prospera e cresceva e di pari passo crescevano servizi e infrastrutture, l’Italia veniva derubata di tutto, spogliata,  e riempita di colossali mostruosità edilizie OVUNQUE!  Costruzioni orribili, vergogna del BEL PAESE, che crollano – come sappiamo – al primo soffio di vento o al primo acquazzone.  Mentre l’Europa si dotava di ferrovie, ponti, strade, viadotti e gallerie, qui si spendevano il quintuplo dei soldi per fare delle cagatine mai finite: dalla SS 131 in Sardistan, alla Salerno – Reggio Calabria,  MAI ULTIMATE! E se pensate che soltanto queste due strade ci sono costate quanto TUTTE LE INFRASTRUTTURE FRANCESI, allora vi rendete conto delle porcate che hanno fatto i signori che ho citato sopra. Questa è la verità.

Ma non è finita. Qualcuno dei servi di Berlusconi insiste ancora nella menzogna secondo la quale  Di Pietro avrebbe “attaccato” i politici di allora per farsi strada nella politica in prima persona, in quanto “avversario politico”… UN CAZZO!

Di Pietro ha semplicemente FATTO EGREGIAMENTE IL SUO LAVORO!!! Così come tutto il pool di Milano, da D’Ambrosio a Borrelli. Come tutti i magistrati siciliani caduti sotto il fuoco delle mafie.

Questi vermi dimenticano di dire che proprio Di Pietro fu aggredito – per ordine di craxi e berlusconi – da schifose calunnie, valanghe di testimoni e dossier fasulli, una raffica di querele, una campagna mediatica volgare e senza precedenti, volti a minare la sua credibilità di magistrato. Fu, cioè, come più tardi De Magistris, COSTRETTO AD ABBANDONARE IL PROPRIO LAVORO E LA PROPRIA LUMINOSISSIMA CARRIERA.

Antonio Di Pietro, infatti, si dimise, affrontò i processi, LI VINSE TUTTI, fece arrestare i testimoni falsi e si fece d’oro con le penali e i danni che i giudici terzi gli assegnarono.

Questa è la verità storica, il resto è la solita merda del mafionano.

Ma se mia suocera si è fatta abbindolare da questa merda, figuriamoci gli elettori decerebrati di questa cosca…

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