E questa carognata che piscia in testa a sindaci in gamba e ai cittadini tutti?

Città per città, cosa si perde con la mannaia sul bando per le periferie

Da Venezia a Modena, alcuni soldi sono stati già spesi e i lavori avviati. A Roma lite sulle cifre tra Campidoglio e Pd. Il sindaco di Milano: “Faremo di tutto per non fermare i progetti.

Città per città, cosa si perde con la mannaia sul bando per le periferie
Il Parco del Piave 

ROMA. La mannaia è arrivata con l’approvazione del decreto Milleproroghe avvenuta tre giorni fa accogliendo l’emendamento 13.2 che ha «differito al 2020 l’efficacia delle convenzioni» stipulate sulla base del “bando periferie”. Su carta non si tratta di un taglio ma di un, diciamo così, “congelamento”. Cento i capolluoghi italiani destinatari del bando. Ecco un primo elenco  con i fondi destinati e le opere.

ROMA. 18 milioni – Azioni per ricucire il tessuto urbano, riqualificazione e restauro conservativo dell’edificio Ex Gil di Ostia
Un comunicato del Campidoglio spiega che “Roma Capitale usufruirà dei 18 milioni di euro previsti per azioni per ricucire il tessuto urbano, quali la riqualificazione e il restauro conservativo dell’edificio Ex Gil di Ostia” e che nulla verrà “congelato” come invece accadrà in altri Comuni. Roma rientra tra i primi 24 progetti della graduatoria stilata dal governo Gentiloni e immediatamente finanziati per poco più di 500 milioni di euro. Il Pd denuncia invece che Roma e la Città Metropolitana perderanno fondi per 40 milioni di euro e comuni e municipi come Fiumicino, Pomezia, Guidonia, Monterotondo, Tivoli, Fonte Nuova e Anguillara, Corviale, San Basilio, Trullo, Ostia, Tor Bella Monaca, Romanina, Magliana, Primavalle e Tomba di Nerone oggi sono senza certezze. Il Pd propone una verifica delle convenzioni in una riunione congiunta delle commissioni Lavori Pubblici e Urbanistica.

Città per città, cosa si perde con la mannaia sul bando per le periferieL’edificio ex Gil di Ostia

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MILANO. 18 milioni. Scuola media al quartiere Adriano, prolungamento metrotranvia 7
Potrebbero essere congelate le risorse di 18 milioni che palazzo Marino voleva destinare al quartiere Adriano per la costruzione della scuola media e per il prolungamento della metrotranvia 7.  Il sindaco Sala  ha chiesto “di trovare una soluzione per rispondere alle giuste esigenze dei concittadini” perché Milano “non intende fermare i progetti programmati”. Preoccupato il presidente di Anci Lombardia, Virginio Brivio, perché “in ballo c’è il blocco di importanti progetti per riqualificare i quartieri delle nostre città”.

TORINO. 18 milioni. 235 interventi nelle periferie
Per i comuni della regione sono a rischio 225 milioni. A Torino i presidenti di Circoscrizione e i consiglieri di opposizione del Partito Democratico hanno chiesto alla sindaca Chiara Appendino e all’assessore al Decentramento, Marco Giusta, chiarimenti su che fine avrebbero fatto i 18 milioni assegnati a Torino. Fondi che, assieme a 20 milioni di euro di progetti cofinanziati tra pubblico e privato, rappresentano il tesoretto per i 235 interventi nelle periferie della città. Secondo le stime del presidente di Anci Piemonte, Alberto Avetta, rischiano di saltare «i 93 milioni per la Città Metropolitana di Torino con il progetto Top- Metro e altri 131 nelle province. Quasi 21 milioni ad Asti, oltre 5,5 milioni a Biella, 25 milioni a Vercelli, 30 ad Alessandria e a Cuneo, quasi 8 a Novara e quasi 12 milioni a Verbania».

BOLOGNA. 18 milioni. Prese per auto elettriche e caserma dei carabinieri
Salvi i progetti per 40 milioni previsti in provincia dalla Città metropolitana, ma vengono differiti gli interventi previsti su Bologna per la trasformazione del parcheggio Giuriolo nell’archivio di restauro della Cineteca, la caserma e altri progetti sul Pilastro come piste ciclabili, orti urbani e nuovi arredi. Il segretario Dem Francesco Critelli,  ha commentato: “dopo il dramma sull’A14 Bologna viene sfregiata nelle sue periferie”.

NAPOLI. 40 milioni. Riqualificazione di Scampia, Salerno e Avellino

Saltano 40 milioni per la riqualificazione delle strade di Scampia e soprattutto per i Comuni limitrofi e 18 milioni per il Comune di Benevento.Salvi invece 53 milioni, in quanto non toccati dall’emendamento: si tratta del progetto di Scampia del Comune di Napoli che prevede l’abbattimento delle tre Vele e il recupero di una sola Vela (18 milioni), il progetto di riqualificazione dei rioni collinari a Salerno (18 milioni) e quello di 17 milioni presentato dal Comune di Avellino. Sul fondo per le periferie, 120 progetti in totale, istituito dall’ex governo si è abbattuta una pronuncia di illegittimità da parte della Corte costituzionale. Rientrano tra i congelati: Città metropolitana di Napoli e Benevento.

Città per città, cosa si perde con la mannaia sul bando per le periferie
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TOSCANA. 400 milioni. Rifacimeno di piazze e strade in tutti i comuni
L’Anci Toscana si mobilita contro il blocco della quasi totalità dei fondi del piano periferie per rifare piazze e strade. Dai calcoli fatti dall’associazionesi tratta di 390 milioni che rischiano lo stop, 340 secondo letture più ottimistiche visto che i Comuni di Prato e Grosseto e la Metrocittà di Firenze potrebbero essere salvi. Soldi che i municipi contavano di avere e nella maggior parte dei casi hanno già impegnato per la progettazione e le gare d’appalto e che ora di colpo svaniscono.

VENEZIA. 55 milioni. Stazioni, Casinò del Lido e Forti
55 milioni di euro alla Città metropolitana, 24 al Comune. Cancellati con un tratto di penna i fondi già stanziati (e deliberati dal Cipe) per il “Bando delle periferie”. La grande opera diffusa ispirata da Renzo Piano, approvata dai governi Renzi e Gentiloni.Il blitz arriva a tarda ora, sotto forma di un piccolo emendamento al decreto Milleproroghe. «Inaudito, non era mai successo nella storia», protestano i sindaci. L’Anci annuncia mobilitazione, si parla di diffide e azioni legali. A essere colpiti sono comuni e Città metropolitane. La scure taglia tutti coloro che in graduatoria sono sotto il trentesimo posto. Per molte città (e molte periferie) il bando rappresentava già una certezza. Padova ha già speso un milione di euro in progetti, tutti aspettavano il versamento del 20% di acconto, come previsto dalla convenzione.Ma adesso quei soldi non ci sono più. (La Nuova Venezia)

TREVISO. 13 milioni – Piazza Martiri Belfiore, collegamento ciclabile e pedonale tra viale Brigata Marche e via Tommaso Salsa
L’amministrazione comunale di Treviso  aveva partecipato al bando periferie riuscendo a portare a casa 13,4 milioni di euro di finanziamento sulla base di un progetto da 28 milioni diviso in quattro lotti e sei opere pubbliche. I soldi erano già contabilizzati (dicembre 2017) e le opere avviate in parte dalla ex amministrazione  e in parte dall’attuale  che proprio mercoledì scorso aveva approvato l’avvio della progettazione esecutiva per tre interventi del bando periferie. Treviso in poche righe di emendamento perde l’intero piano per la riqualificazione di piazza Martiri Belfiore, con il rifacimento delle strade e della fognatura dell’area, la realizzazione del collegamento ciclabile e pedonale tra viale Brigata Marche e via Tommaso Salsa. Oltre a questo il grande progetto della ciclabile Selvana-Fiera con parcheggi e aree ristori; l’ampliamento delle strutture esterne delle piscine di Selvana con vasche e aree gioco dedicate a bambini e disabili; la riqualificazione a parco sportivo e di quartiere dell’ex campo dell’Eolo; l’ampliamento delle palestre delle Acquette con l’installazione della videosorveglianza e al riqualificazione dell’intera struttura; e la riqualificazione di parte dell’ex caserma Salsa. (La Tribuna di Treviso)

BELLUNO. 10 milioni – Gabelli, ciclabile Antole-Casoni, Caserma Piave, rifacimento del piazzale della stazione, Parco del Piave
Cinque grandi opere stanno andando in appalto (Gabelli, ciclabile Antole-Casoni, Caserma Piave, rifacimento del piazzale della stazione, Parco del Piave, ndr) e per cui si conta di iniziare i lavori nella primavera 2019, sottolinea il sindaco Jacopo Massaro. «Sulla rigenerazione urbana Belluno, fino al 30 giugno 2018, ha già impegnato oltre 1.100.000 euro». L’emendamento al “Milleproroghe” dà seguito alla sentenza della Corte costituzionale numero 247 del 2017 relativa allo sblocco degli avanzi di amministrazione di Comuni, Province e Città metropolitane. «In questo modo il governo ottempera alla sentenza e consente ai Comuni di utilizzare avanzi nel limite di 140 milioni di euro nel 2018», commenta il sindaco Massaro. «Per consentire questa manovra, però, congela il “Bando periferie” fino al 2020. Ci troviamo di fronte a una situazione gravissima, che mette in crisi il tema della rigenerazione urbana, il più moderno a livello europeo per lo sviluppo socio-economico. (Il Corriere delle Alpi)

PADOVA. 18 milioni – Parco Mura, piazzale Boschetti, Castello Carraresi e telecamere
La gran parte, cioè 5,6 milioni è per il Parco delle Mura: c’è il restauro di quasi tutto il versante est della cinta cinquecentesca, ma anche la realizzazione di un camminamento e di approdi sul Piovego al Portello. E ancora lo svuotamento e la sistemazione delle gallerie del Bastione Arena per creare uno spazio per il museo multimediale, e nuova illuminazione “architettonica”. Rivoluzione programmata anche per piazzale Boschetti, che avrebbe dovuto trasformarsi in un’area verde, grazie ai 2,3 milioni di contributo. Ne serviranno altri 7,3 per restaurare le due palazzine liberty: per una è prevista la realizzazione di un residence turistico con 34 mini-appartamenti e nell’altra invece 8 appartamenti di lusso. L’intervento di restauro verrà pagato dai privati che in cambio sconteranno diversi anni di concessione.Da Roma erano attesi anche altri 3,6 milioni per il restauro del Castello dei Carraresi. Poi un altro milione per la ciclabile tra via Canestrini e via Bembo, e 3 milioni per nuove strutture, campus e foresteria al centro del Petrarca Rugby in via Gozzano. E ancora 1,3 milioni per completare l’ampliamento della scuola Monte Grappa a Montà; un milione per le nuove 282 telecamere di videosorveglianza; 300 mila euro per il futuro museo dell’agricoltura in via Bainsizza nel parco Basso Isonzo.
(Il Mattino di Padova)

MODENA.18 milioni. Fascia ferroviaria e zona a nord di Modena 
I 18 milioni “vinti” dal progetto modenese dovrebbero essere salvi, dal momento che la nostra città è stata una delle poche a partecipare al primo bando, tanto che una parte dei fondi è già arrivata. Una rassicurazione in questo senso è arrivata in serata dal sottosegretario all’Economia Laura Castelli, che ha fatto notare che i primi 24 progetti in graduatoria, e quindi anche quello modenese, saranno immediatamente finanziati, anche se al momento resta qualche dubbio sul fatto che tutti i 18 milioni attesi arriveranno effettivamente a Modena. (La Gazzetta di Modena)

PARMA. 18 milioni. Recupero dell’Ospedale Vecchio,  riqualificazione di piazzale Pablo
Presa di poszione del sindaco Pizzarotti, ex 5 Stelle: Il sindaco di Parma scrive: “Lega e 5 Stelle vogliono togliere ai parmigiani quasi 20 milioni di euro. Vi ricordate? Idee alla mano, nel 2017 io e l’assessore Alinovi eravamo tornati da Palazzo Chigi con 18 milioni da investire nel rilancio delle nostre periferie, tra le altre: San Leonardo, Oltretorrente e Pablo. Fondi ottenuti grazie alla partecipazione al bando delle periferie che, tra le altre cose, avremmo utilizzato in progetti legati a Parma capitale italiana della Cultura. Ma col Milleproroghe Cavandoli e soci vogliono riprendersi da Parma e dai parmigiani investimenti per: la riqualificazione dell’ex Cral Bormioli, Villa Ghidini, l’Ospedale Vecchio, il Workout Pasubio, piazzale Pablo, rustici del podere Cinghio. In pratica dal rilancio delle periferie al niente con un semplice click in Parlamento. Faccio appello al buon senso, se ancora esiste: tornate indietro e fermate questo scempio di ignoranza. Parma vale molto di più di questa follia, e voi dovreste essere al servizio del territorio e non dei partiti”.

https://www.repubblica.it/cronaca/2018/08/09/news/citta_per_citta_cosa_si_perde_con_la_mannaia_sul_bando_per_le_periferie-203723097/?ref=RHPPLF-BH-I0-C8-P5-S1.8-T1

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