Ecco finalmente il pastore sardo per governare il gregge di capre grilline. Un tempo però, i pastori sardi erano colti e intelligenti… doti che si sono perse nel tempo.

Ma non confondete questa gente coi pastori. Non è corretto. Ho conosciuto pastori che sapevano la Divina Comedia a memoria e l’hanno tradotta anche in sardo, pastori che leggevano tre quotidiani al giorno… quando esistevano i quotidiani e i giornalisti; pastori che scrivevano poesie col proprio sangue intingendo una spina di ficodindia nelle vene e pastori che ci hanno dato da vivere senza pretendere chissacchè. Pastori VERI che avrebbero preso a calci nel culo per chilometri di terreno impervio queste merde grilline che non hanno mai studiato né lavorato. Da 30 anni sono peggiorati tutti, anche i pastori che girano col Range Rover e si lamentano sempre. Ho ancora qualche amico pastore che si differenzia degli stronzi e dai grillini: uno che lavora 16 ore al giorno con tutta la sua famiglia, Emilio Concas: http://www.sardiniafarm.com/

Alleva la tua pecora a distanza

M5s porta un pastore sardo in Parlamento, chi è Luciano Cadeddu

Quarantadue anni, eletto alla Camera. L’amico: “Le pecore gliele guardo io”

di ELENA G. POLIDORI

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Luciano Cadeddu (Facebook)

Luciano Cadeddu (Facebook)

3 min

Roma, 14 marzo 2018 – Il Movimento 5 stelle, in questa tornata elettorale, ha certamente raggiunto molti traguardi e infranto altrettanti tabù. Ma uno, in particolare, segna davvero la svolta di un’epoca. Sotto le insegne stellate un pastore sardo è entrato nei ranghi dei deputati della Repubblica. E’ Luciano Cadeddu, 42 anni, occhi grandi e sinceri, originario di Uras ma eletto ad Oristano con il 41,97% contro il 33,03% di Gianni Lampis (Fdi). Attivista della prima ora del Movimento, ha intrapreso la via della politica solo per evitare di continuare “ad essere fregato” da quei politici che “promettono e mai mantengono”.

Faccia pulita e spaesata, Cadeddu ha avuto un grandissimo riscontro da parte dei suoi concittadini che, non a caso, si sono anche detti disponibili a dargli una mano con l’attività quando lui sarà a Roma nei banchi dei legislatori. “Le pecore gliele guardo io molto volentieri – scriveva su Fb il suo amico Carlo subito dopo l’elezione – solo perché ha preso il posto che spettava al solito politicante servo di partito che avrebbe curato solo gli interessi dei soliti noti dei loro figli nipoti e conoscenti”.

A Montecitorio, Cadeddu porterà la sua esperienza nell’agro-alimentare. “Sono un allevatore che svolge il suo lavoro con passione, dedizione e dignità – ha spiegato – motivato nonostante la crisi e gli ostacoli che non mi hanno fermato”. La sua intenzione è anche quella di sbloccare tutte le pastoie burocratiche che hanno impedito alla Regione Sardegna, almeno fino ad oggi, di distribuire i fondi per il microcredito destinati all’agricoltura. “Il mio comparto produttivo – dice – è il motore dell’economia sarda e simbolo della nostra identità. E va difeso”. Per lui pare sia già pronta una presidenza, quella della XIII commissione Agricoltura, ma se il Movimento non riuscisse a conquistarla, Cadeddu ne farà comunque parte. “Chi meglio di lui sa di cosa si parla”, si dice infatti tra i 5 stelle. Già, chi meglio di lui…

TUTTI. Se questi ignorano il grandissimo lavoro del governo Renzi anche in questo comparto e  l’ottimo lavoro del ministro Martina, non serviranno a un beneamato cazzo perché oltre che incapaci sono IGNORANTI! mENO MALE CHE UN GOVERNO COSì DISASTROSO NON SI FARà MAI.

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