Festa sotto i palazzi del potere
“Bye Bye Silvio” a Montecitorio

FOTOGALLERY
TENSIONE TRA FORZA NUOVA E MANIFESTANTI
Tensione in via del Corso. Militanti di Forza nuova con
Sono migliaia i cittadini che presidiano i ‘luoghi della crisì, muniti di fotocamere e videocamere. Da palazzo Giustiniani, dove Mario Monti ha svolto alcuni colloqui, a piazza Montecitorio, passando per largo Chigi per finire al Quirinale, Roma offre uno spettacolo inconsueto.
18 ANNI DALLE MONETINE A CRAXI
Sono passati 18 anni da quel 30 aprile del 1993, quando un gruppo di manifestanti tra cui anche un drappello della Lega (degli indignati ante-litteram, diremmo oggi) invase Largo Febo e attese l’uscita dell’allora leader socialista Bettino Craxi dall’Hotel Raphael. Quando lui si affacciò alla porta dell’albergo, la folla – migliaia di persone – lo sommerse da lanci di monetine e insulti. “Un rogo”, disse Craxi a Giuliano Ferrara anni dopo.
Sono passati 18 anni ma sul web da qualche giorno si sente l’odore della caccia e del sangue, come allora. Su Twitter è stata lanciata l’idea di esporre il tricolore a finestre e balconi al momento delle dimissioni, e sempre sul web è partito il tam tam della gente in strada dopo le dimissioni del “Caimano”. In queste ore la folla davanti a Palazzo Chigi aumenta, e anche davanti a Palazzo Grazioli, la residenza romana del premier, il capannello di giornalisti e cittadini si fa sempre più fitto.
L’iniziativa ha come slogan «Bye bye Silvio», organizzata dal Popolo viola anche davanti a palazzo Grazioli in vista delle dimissioni del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. E la “Resistenza musicale permanente” dà appuntamento anche davanti al Quirinale per intonare l’Hallelujah dal Messiah’ di Haendel in segno di giubilo e di ringraziamento verso Napolitano.
Tutto transennato anche a Piazza Colonna dove c’è la folla delle ‘grandi occasioni’. Mentre a palazzo Chigi è ancora in corso la colazione di lavoro tra il premier Silvio Berlusconi e il neo senatore a vita, nonchè presidente del consiglio ‘in pectore’, Mario Monti, la parte di Via del Corso che affaccia su Piazza Colonna e le vie laterali si sono riempite di molti curiosi, assiepati dietro le transenne vigilate dalle forze dell’ordine. L’ingresso alla piazza è infatti consentito solo ai, tanti, giornalisti, fotografi e cineoperatori che attendono davanti alla sede del governo per ‘catturare’ qualche immagine.
Su via del Corso sono ben evidenti anche i mezzi con le ‘fly’ delle varie televisioni, con la conseguenza che il traffico è rallentato proprio per il numero elevato di cittadini e curiosi che si fermano per sbirciare uno dei teatri della giornata che culminerà con la salita al Colle di Berlusconi, per rassegnare le dimissioni.