Il prete e il principe

Aperta campagna, piena estate. Un prete cammina lungo l’argine di un fiume leggendo il suo breviario quando improvvisamente sente chiamare: “Aiuto, aiuto!”. Alza gli occhi dalla sua lettura, ma intorno è deserto. Pensando ad un abbaglio si rituffa sul breviario. Fa alcuni passi ed ancora: “Aiuto, aiuto!”. Si guarda attorno e ancora nessuno. Pensa fra se’ e se’ … deve essere l’effetto di questo caldo… allucinazioni. “Aiuto, aiuto, qua in basso”. Finalmente se ne accorge. Ad invocarlo è un rospo vicino all’argine del fiume. Il prete rimane sbalordito ma da buon cristiano risponde: “Dimmi, cosa posso fare per te?”. “Vedi io una volta ero un bel principe azzurro, ricco e buono. Poi una strega maligna mi ha denudato e trasformato in rospo. Se ora tu mi porti a casa tua, mi metti sul tuo letto e mi baci io tornerò ad essere come una volta…”. – Questa, almeno, era la tesi sostenuta dalla difesa –

papagama

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