La differenza tra un grande statista e un grande leader internazionale e i piccoli gnomi che devastano i cittadini e il panorama politicante italiota.

 

Enews 594, lunedì 7 ottobre 2019

7 Ottobre 2019

Dicono tutti che Italia Viva è un piccolo partito, che ha sondaggi bassi, che non cresceremo mai. Però poi parlano tutti di noi. Chissà perché.

Forse perché pensano che stiamo crescendo sempre di più nella società? E del resto stiamo crescendo anche in Parlamento: qui il post di adesione a Italia Viva di Annamaria Parente, bravissima senatrice esperta di sociale e di lavoro, che all’ultimo congresso, peraltro, aveva votato Zingaretti.

Diciamo la verità.

Il punto è che noi stiamo discutendo di proposte e idee concrete, non di chiacchiere. Io ho fatto tre interventi scritti – negli ultimi giorni – che hanno aperto la discussione.

I. La lettera al Corriere sulla situazione economica

II. L’intervista al Foglio sulla visione strategica

III. La lettera al Sole su Family Act e investimenti

Brevi spunti di riflessione sulla politica vista la settimana appena trascorsa.

1- Nella guerra quotidiana della comunicazione il gioco è semplice: dipingere Italia Viva come quei cattivoni che mettono in discussione il governo. Noi non siamo contro il Governo: noi siamo contro l’aumento delle tasse. Suggerirei a tutti di pensare meno allo spin comunicativo e pensare più ai dossier di Governo. Per noi questa legislatura arriva al 2023, punto.

2- Chi mi accusa di aver fatto un complotto insieme a Obama contro Trump non si accorge di quanto sia ridicolo. E ho chiesto un milione di dollari a un ex consigliere di Trump che su un quotidiano italiano ha sostenuto questa tesi. Detto questo io difendo e difenderò sempre le donne e gli uomini dei servizi segreti: loro sono quelli che rischiano la pelle, che portano a casa gli ostaggi, che ci difendono dal terrorismo. E penso che sia utile che, se ci sono dubbi sull’operato di qualche dirigente, si affronti il problema nella sede idonea, che è il Comitato Parlamentare sui servizi segreti.

3- Chi pensa che la Leopolda sia come il Papeete come ha detto a nome del PD il vicesegretario vicario Orlando, dimostra una banale verità: continuano a mettermi sullo stesso piano di Salvini. Fanno la guerra al Matteo sbagliato. E alla fine spiegano le ragioni della nostra separazione consensuale. Auguri a chi rimane in un PD che pensa che i due Matteo siano la stessa cosa, che Leopolda e Papeete siano la stessa cosa.

4- Il populismo ha fatto un danno strutturale alla nostra politica. Lanci un’idea e ti accusano di aver lanciato un ultimatum. Discuti nel merito e ti accusano di voler far polemica. Il populismo vuole ridurre tutto a una gara a chi è più simpatico: ma la politica dovrebbe misurare la serietà, non la simpatia. In politica dovrebbe vincere chi risolve i problemi, non chi racconta le barzellette. Fanno intere trasmissioni sul mio carattere. Io ho rinunciato da tempo a voler “fare il simpatico”. Ma non rinuncio alla politica.

5- Da dopo la Leopolda sarà attiva la struttura provvisoria della nostra Casa, Italia Viva. Non vedo l’ora che finisca questa fase transitoria di partenza di Italia Viva per tornare alle mie enews in cui parlare anche di altro, non solo di politica italiana. Ma oggi c’è tantissimo entusiasmo per la nascita di questa avventura: i comitati sono oltre 2.000 e le richieste di adesione crescono. Giusto dare il tempo che merita alla grande scommessa di un’Italia viva. Di un’Italia vivace.

Sintesi.

Chi verrà alla Leopolda vedrà uno straordinario popolo che ha voglia di fare politica. E fare politica significa confrontarsi sui temi almeno quanto essere populista significa parlare solo di simpatia o carattere dei leader. Chi vuol dare una mano alla Leopolda con idee, interventi o contributo economico trasparente può farlo qui.

Come funzionerà la Leopolda?

– È la Leopolda del decennale. Dunque ci sarà spazio per una carrellata delle proposte che sono state lanciate alla Leopolda e sono diventate leggi dello Stato. Ma soprattutto parleremo di come sarà il mondo tra dieci anni, secondo noi. Di come guardare al futuro, insomma, senza torcicollo. E ci sarà un’alluvione di idee, di proposte, di progetti. Non tutti saranno realizzati, ovvio: ma tutti saranno discussi. Questa è la forza della nostra gente.

– Mostreremo il simbolo di Italia Viva, su cui tornerò nei prossimi giorni sui social. Firmeremo davanti a un notaio l’atto costitutivo del nuovo movimento. E sabato mattina faremo una cinquantina di tavoli di lavoro – come sempre – con i parlamentari di Italia Viva, ma non solo i parlamentari. Presenteremo il Piano Verde per il futuro del Paese, il Family Act, il Piano Industriale per tornare a crescere.

– Per chi sarà alla Leopolda ci sarà anche la possibilità di visitare la mostra di alcune foto del nostro grandissimo Tiberio Barchielli: una Leopolda senza di lui non vale. E infatti sarà con noi, comunque, non solo con il ricordo.

– Domenica mattina come ormai tradizione chiuderemo con gli interventi di Teresa Bellanova e con il mio.

Un sorriso,
Matteo

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