Manovrella. I trucchi del nano delinquente per salvarsi il culo.

PROCESSO BREVE NELLA MANOVRA

Pdl e Lega scaricano la stangata sul prossimo governo rimandando al 2013 i tagli a bilancio e Casta
Ma nella bozza inseriscono intere parti della legge ideata per garantire l’impunità a Berlusconi

Umberto Bossi ha dovuto cedere sui rifiuti di Napoli, ma ha incassato ciò che neanche immaginava: la modifica del Patto di stabilità per i comuni virtuosi. Silvio Berlusconi è riuscito a convincere Giulio Tremonti a scaglionare i 47 miliardi di manovra così da farli pesare sostanzialmente su 2013 e 2014 (leggi l’articolo di Davide Vecchi). Infine, il ministro dell’Economia l’ha spuntata sul taglio delle tasse: non ci sarà. Il vertice di maggioranza è servito sostanzialmente a sancire un patto (comunque precario) di non belligeranza intorno al premier e a confezionare una polpetta avvelenata al governo che verrà dopo l’attuale. Chi siederà a Palazzo Chigi dal 2013 erediterà la manovra pensata da Tremonti. Basta guardare gli scaglioni per rendersi conto dell’allegro scaricabarile (leggi) affidato ai posteri: dei 47 miliardi previsti, due riguardano l’anno in corso, cinque il 2012, mentre per gli anni 2013 e 2014 sono previsti per la correzione dei conti i restanti 40 miliardi suddivisi in due trance da 20 miliardi ciascuno. E dalle pieghe del documento spuntano interi stralci della legge ideata per garantire l’impunità al premier (leggi)

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