Nessuno nel Pd imputa al delinquente di hardcore la devastazione attuale. Ecco perché io voterò Vendola o Di Pietro

L’amnesia del Pd in aiuto del comandante B.

Come ai tempi dell’astuta campagna elettorale di Veltroni, nessun esponente del Partito democratico pronuncia mai il nome e il cognome di Silvio Berlusconi, come principale artefice del danno che ci assedia. L’altra sera Enrico Letta (da Santoro) parlava come uno smemorato, mai una volta che abbia detto chiaro chi e come ha incagliato l’Italia, perfezionando il naufragio, fino all’ammutinamento dell’Europa, di Napolitano, e dello spread.

A differenza di Schettino – appeso al cappio del pubblico ludibrio – il comandante Silvio gode ancora di libera circolazione sul pontile dei soccorsi. Nessuno che gli chieda conto (cento volte al giorno) della sciagura a cui ci ha condotto. Con le riforme mai fatte. Con le bugie. Con la minorenne di Casoria e quella di Mubarak. Con le pagliacciate in pubblico, le cricche al telefono, le macerie de L’Aquila e di Bertolaso, le bestemmie e gli sgravi fiscali alla Chiesa, la Finanziaria varata in 9 minuti, l’assalto ai magistrati, alle frequenze, agli incassi pubblicitari.

Possibile che Bersani e soci non sappiano che sta proprio in quel vuoto di memoria la sopravvivenza di Silvio e della sua scialuppa che potrebbe ricondurlo a bordo dei nostri incubi?

Pino Corrias
°°° Mi fa piacere che qualcun altro ricordi quello che ripeto ogni giorno. Non è un caso se siamo nella merda: lo sfascio si chiama silvio berlusconi.

L'Italia l'ha sfasciata e derubata Berlusconi, non dimentichiamolo MAI!

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