Non vogliono essere presi per culo nemmeno i babbei del voto di scambio del sud.

La rivolta di Taranto contro i parlamentari M5s

I parlamentari grillini erano andati a Taranto per propagandare le riforme del governo. L’accoglienza che gli hanno riservato non è stata quella sperata

Rabbia e contestazioni. A Taranto va in scena la protesta contro il M5s. Le promesse (irreali) in quella terra erano state molte. E dopo pochi mesi di Governo sono state tutte infrante. Ilva e Tap in entrambi i casi il voltafaccia è stato clamoroso. La giustificazioni delle penali, qualcosa che non ha convinto i cittadini. Così i deputati M5s Giovanni Vianello, Gianpaolo Cassese e Anna Macina hanno ricevuto un’accoglienza da incubo. Sembra passato un secolo da quando le visite in città erano accompagnate da applausi. Adesso la colonna sonora sono fischi e insulti. Tutto riportato sul quotidiano La Stampa da Jacopo Iacoboni (leggi)

La rabbia è tanta per chi pensa a ragione di essere stato preso in giro. L’iniziativa aveva un nome che ha ancora di più scaldato gli animi: “Se lo diciamo lo facciamo”. Uno slogan falso che i tarantini hanno provato sulla loro pelle. I tre malcapitati parlamentari grillini hanno provato a mediare, ma non c’è stato verso.

Video incorporato

Mario Lavia@mariolavia

Clamorosa e significativa contestazione a Taranto contro il m5s

 “State con i fascisti”, “Siete morti”una situazione irreale con Vianello che provava a dire “Non siete cortesi”, citazione di Grillo a Oxford e che cercava il dialogo: “Fateci parlare. Siete venuti per il dialogo sì o no?”.

Insomma una piccola dimostrazione del sentiment da parte di chi aveva dato tanto credito al M5s e ha visto tutte le promesse fatte non mantenute.

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