NUOVE MALATTIE: LA SARDITE.

Cos’è la SARDITE? E’ una malattia che ho scoperto al mio rientro in Sardegna, 11 anni fa, e che prima non esisteva. Consiste in questo: tu hai rapporti di conoscenza o di lavoro con delle persone, le più svariate, che si impegnano e promettono le cose più diverse… “Ci vediamo domani pomeriggio, passo io” “Ci penso io e ti faccio sapere” “Ti chiamo domani alle cinque” “Ne ho tanti di martelli, te ne porto un paio io lunedì” “Giovedì mattina passo a prenderti e andiamo a funghi” “Ti servono venditori di pubblicità per il giornale? Conosco un sacco di gente, ci penso io. Tranquillo” “Ci vieni a pescare calamari con me? So un paio di posti. Ti chiamo e ci organizziamo” “Voglio comprare la tua immagine e voglio che tu mi studi un paio di spot per la mia azienda”…

Potrei andare avanti per tutta la mattina. Dopodiché, subentra la Sardìte e… PUFF! Spariscono tutti! Spariscono proprio! Non li vedi e non li senti più. Provi a chiamarli e non rispondono al telefonino. Qualcuno, raramente, richiama quando gli fa comodo e non si scusa nemmeno!!! Per loro è tutto normale. E’ normale così. Pessima malattia questa sardìte, non credo che mi ci abituerò mai.

A Roma, nei primissimi anni ’80, conoscevo un tipo che chiamavamo “CULOSECCO”. Era un poveraccio sui trenta che non aveva voglia di fare niente. Mai studiato, mai lavorato, ma aveva sempre le diecimila lire per il “fumo”. Indossava sempre lo stesso paio di jeans che ormai stavano in piedi e camminavano da soli: mai lavati. Ce lo trovavamo sempre attaccato al culo ovunque. Coi miei amici musicisti o universitari o colleghi di Cinecittà andavamo a mangiare una pizza? Ecco che si presentava Culosecco a scrocco. Andavamo a un concerto? E ZAC! che sbucava Culosecco a cercare di imbucarsi senza biglietto. Lui era famoso anche per un altro motivo: a qualunque appuntamento preso NON SI PRESENTAVA MAI. “Se vedèmo uno de ‘sti ggiorni a ‘na cert’ora sulla Nomentana.” MA CHE CAZZO DI APPUNTAMENTO è?! Quando, messo alle strette, era costretto a prendere un impegno preciso: “Domani alle cinque davanti al cinema Barberini.” “Còntace, sto già lì!” rispondeva. E poi non lo vedevi per un mese. Ma forse la sua era ROMANITE.

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