REGIME: Berlusconi-Bersani in tv: 20 minuti-17 secondi

Berlusconi-Bersani in tv: 20 minuti-17 secondi

di Natalia Lombardo

berlusconi bersani 640

Il pluralismo in tv è al minimo e si rischia il bavaglio ai talk show: il gruppo di ascolto di Roberto Zaccaria, Pd, ha rilevato che il tempo dedicato dai tg a Berlusconi è «esorbitante: lunedì sera 20 minuti e 47 secondi di cui8 minuti sul Tg4, contro i 17 secondi per Bersani»; per non parlare dei videomessaggi di moda: nel Tg5 per Mara Carfagna 1 minuto e 34 secondi. Sui talk show però l’Authority per le Comunicazioni ha giocato d’anticipo, lasciando alla commissione di Vigilanza Rai il cerino acceso sulla scelta di imbavagliare Annozero, Ballarò e gli altri prima delle amministrative del 15 e 16 maggio. L’Agcom ha approvato all’unanimità il regolamento sulla par condicio per le tv private (Mediaset, La7 e Sky): netta distinzione tra spazi di comunicazione politica (le tribune) e programmi di informazione, in linea con la pronuncia del Tar del Lazio che hadichiarato «illegittima » l’equiparazione tra comunicazione e informazione, come ha stabilito la Corte Costituzionale. L’Agcom ha deciso il contrario del colpo di mano tentato in Vigilanza da Pdl, Lega e Responsabili, ma i due regolamenti dovrebbero essere uguali. Ieri l’opposizione, Pd, Idv e Udc ha rivolto un appello al presidente Sergio Zavoli perché valuti «l’inammissibilità» dell’emendamento che prevede le tribune nei talk show più seguiti e «anche in sostituzione degli stessi». Oggi Zavoli non dovrebbe accettare le modifiche; si voterà il regolamento con un presidio di Articolo21 e Popolo Viola fuori da Palazzo San Macuto. I conduttori sono sul piede di guerra – lunedì all’esordio di Potere Lucia Annunziata si è associata all’appello a Zavoli lanciato da Santoro, protesta anche Vespa. TG2, CDA NELLO STALLO La maggioranza però è nei guai a Viale Mazzini: la riunione del Cda è stata raddoppiata (giovedì e venerdì) per sciogliere il nodo Tg2. La «guerra » è sempre tra la berlusconiana del Tg1 Susanna Petruni, il leghista Gianluigi Paragone e Gennaro Sangiuliano, braccio armato di Minzolini nell’attaccare i pm quanto Fini. Ieri il «direttorissimo» era a Montecitorio per il ricordo del giornalista Maurizio Marchesi. Allegro e strafottente come sempre, le critiche scivolano sul paltò di cachemire di Minzolini: Petruni o Sangiuliano al Tg2? «Uno dei due, sono sempre miei, così facciamo squadra», risponde, quando sembra che spinga per Sangiuliano come sua emissione al Tg2, e avrebbe assicurato a Berlusconi che di questo si può fidare, della bizzosa Petruni meno. Del resto, è la provocazione di «Minzo» alla Buvette, «il mio è un tg baricentrico…». Ride. MadalCdapotrebbe uscireuna fumata nera sulla nomina al Tg2 (o un interim a DeScalzi)come sui direttori vacanti delle Testate e del Gr Parlamentari. I due consiglieri Petroni (Pdl) e Bianchi Clerici (Lega) sono pressati dalla multa della Corte dei Conti per la nomina dell’exDgMeocci (Fini non ha ammesso la norma «salvaCdaRai» nella legge comunitaria). C’è chi pensa che potrebbero non presentarsi nel Cda di giovedì, Bianchi Clerici risponde così: «Se riesco a spostare un impegno andrò di sicuro». Sul piano giudiziario, Berlusconi è indagato per concussione e minacce e la Procura di Roma ha chiesto per la terza volta al Tribunale dei ministri di sollecitare la Camera perché autorizzi l’uso delle intercettazioni della procura di Trani sulle presunte pressioni esercitate dal premier nel 2009 sull’Agcom per far zittire Santoro. Mission che ritenta Masi: il 4 aprile sarà discusso il ricorso presentato dalDgalla Corte di Appello contro la sentenza di secondo grado che ha stabilito il reintegro di Santoro. Masi vuole «sospenderla» in attesa della Cassazione. Vuole spostare Annozero a mezzanotte, perdendo quei 5 milioni e più di ascoltatori?

30 marzo 2011
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