Rifiuti a Napoli, 14 arresti°°° Io dico che arrivano anche a bertoladro, cosentino e burlesquoni.

Rifiuti a Napoli, 14 arresti
Indagato anche Bassolino

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Marta Di Gennaro, ex vice di Guido Bertolaso alla Protezione Civile ed il prefetto Corrado Catenacci, ex commissario ai rifiuti della Regione Campania sono stati arrestati nell’ambito di un’operazione per reati ambientali eseguita in varie zone d’Italia dai carabinieri del Noe (Nucleo Operativo Ecologico) e dalla Guardia di Finanza di Napoli, coordinata dalla procura della Repubblica di Napoli. Ai due è stato concesso il beneficio degli arresti domiciliari. Nella stessa operazione sono state arrestate altre 14 persone. Le accuse sono di associazione per delinquere, truffa e reati ambientali.

Ci sono anche l’ ex presidente della Regione Antonio Bassolino, l’ex assessore regionale Luigi Nocera e l’ex capo della segreteria politica di Bassolino, Gianfranco Nappi, tra le persone indagate nell’ambito dell’inchiesta sui reati ambientali, legati allo smaltimento dei rifiuti in Campania ed in particolare del percolato, che ha portato all’arresto di 14 persone. Sono complessivamente 38 le persone indagate dalla procura della Repubblica di Napoli.

L’accusa
Risparmiare denaro e guadagnare tempo per risolvere l’emergenza rifiuti di quegli anni in Campania. Sarebbe stato anche per questo, secondo gli inquirenti di Napoli che hanno portato avanti l’indagine che oggi è sfociata in 14 arresti in diverse città, che tra l’inizio 2006 e la fine del 2007 in Campania era stato deciso di ‘far sparire’ il percolato prodotto nelle discariche regionali utilizzando depuratori che si sapeva non essere idonei. Con il risultato che i liquami finivano dritti in mare, così come erano.

Bassolino: fiducia nei giudici
«Esprimo rispetto e fiducia verso la magistratura. Sono sereno e certo che l’ulteriore sviluppo delle indagini dimostrerà la mia estraneità ad ogni ipotesi di reato», scrive in una nota l’ex presidente della Regione Campania Antonio Bassolino, indagato per lo smaltimento del percolato.
Le carte
Sequestri di documentazione sono stati messi in atto in diverse sedi istituzionali, come la Prefettura di Napoli, la Regione Campania ma anche la Protezione civile di Roma e in sedi di aziende di rilievo nazionale.

Mascazzini commissario in Abruzzo
Gianfranco Mascazzini, ex direttore generale del Ministero dell’Ambiente – arrestato nell’ambito dell’operazione contro reati ambientali, coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli – è commissario in Abruzzo per la gestione di 40 milioni di euro finalizzati a interventi per far fronte al rischio idrogeologico. La nomina dell’ingegnere – di competenza ministeriale – era stata comunicata lunedì scorso dal presidente della Regione, Gianni Chiodi, nella presentazione dell’accordo di programma quadro tra il Ministero dell’Ambiente e la Regione relativo al rischio idrogeologico.

28 gennaio 2011


°°° Io dico che arrivano anche a bertoladro cosentino e burlesquoni. Tutti noi sappiamo che il casino per cacciare il grande Prodi fu architettato da questi loschi elementi. Poi la merda gli è rimasta in mano.

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