Rifiuti, Roma diventa Napoli…
E Alemanno resta a guardare

Sulla gestione dei rifiuti a Roma e nel Lazio si è gridato tante volte «al lupo al lupo» ma ormai siamo sull’orlo del precipizio. La discarica di Malagrotta è colma e l’ultima proroga, di sei mesi, scadrà a giugno. Ma la soluzione del problema non c’è. «Dovrà chiudere e, allora, altro che Napoli», sostiene Antonio Rugghia (Pd), relatore insieme a Candido De Angelis (Fli) per il Lazio nella Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti.
È un fallimento a tutto campo quello descritto dalle conclusioni della relazione, secondo cui il Lazio è andato nella direzione opposta a quella dichiarata e trasformata in legge. Il piano di smaltimento di Renata Polverini, che ricalca quello di Marrazzo, ha per obiettivo il 60% di differenziata ma nella realtà «anziché ammodernare e potenziare le strutture di trattamento è stato privilegiato il ricorso allo smaltimento in discarica».
°°° Quando al posto di uno statista e di un governo ci sono un malavitoso e una cricca di ladroni incapaci, questo è il minimo che può capitare. Nessuna visione, nessuna programmazione, nessun progetto: tranne quello di comandare e di ARRAFFARE!