Dedicata a Lino Lampis

DOPO CENA

Non è vecchio, ma anziano abbastanza
È seduto in veranda a fumare
E a guardare il ruscello che schiuma
Per un po’ di corrente.

È sereno e serena è la notte.
Arrovescia la testa e le stelle
Gli vengono incontro.
Si sistema per bene e sospira
Scorgendo la moglie da un po’ di finestra.
La donna sistema in cucina
Tranquilla e precisa.
– Noi soli – lui pensa
E la guarda
E ricorda milioni di cose
Momenti di gioia, problemi risolti
Fatiche tremende per crescere i figli
Ormai sistemati.
– Insieme…- pensa
E la guarda.
E l’adora cogli occhi
Finché piano piano si leva
E con passo leggero va dentro
La raggiunge, le cinge le spalle
E le sfiora in silenzio la nuca
Esprimendo una vita in quel bacio.
Lei si schermisce ridendo e pigliandolo in giro
Lui stringe le labbra, strizzando un po’ gli occhi
– Insieme… – pensa
È felice.

 

“CARA, MA PRECISAMENTE… A CHE ORA è NATA TUA MAMMA?”

suocera

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ALLARMI, AMICI! FATE GIRAREEEEEEEEE

Marco Travaglio

Il partito dell’amore

Siccome l’Italia non è un regime, tre giorni fa accadono due stupri a Roma: uno consumato, l’altro sventato per miracolo. Ma la questura non dice niente: vedi mai che qualche elettore patito della «sicurezza» capisca che la destra ha tradito anche quella promessa. La notizia esce perché un giornalista, avvertito da un amico poliziotto, la mette su facebook. Allora la questura è costretta a sputare il rospo. Sempre tre giorni fa, siccome l’Italia non è un regime, arriva alla Rai, in viale Mazzini a Roma, una lettera con un proiettile per Michele Santoro. L’ufficio posta la trasmette al posto di polizia. Ma nessuno avverte il destinatario, cioè Santoro. Silenzio di tomba per due giorni, dalla Rai e dalla polizia. Così chi l’ha minacciato di morte ha la conferma di quanto già sapeva: Santoro è isolato persino nella sua azienda. Ieri la lettera viene aperta: una foto di Santoro, la scritta «Morirai» e una cartuccia Winchester inertizzata. Intanto un’altra busta con proiettile arriva a Di Pietro. Il senso è chiaro: chi si mette di traverso sulla strada del padrone d’Italia deve morire. Era già accaduto in un’altra campagna elettorale al calor bianco, quella del 2001: Indro Montanelli ricevette alcune telefonate mute sul suo telefono privato, trovò una lettera minatoria sul tavolo del ristorante dove pranzava e la Digos gli intimò di cancellare le iniziali I.M. dal citofono di casa sua. «Il berlusconismo ­ commentò il vecchio Indro ­ è la feccia che risale il pozzo. Questa è la peggior Italia che abbia mai visto. Peggio di quella fascista». E non aveva visto quella di oggi.

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Foto

Dopo una lunga notte d’amore, intensa e torrida, un ragazzo si distende sul letto e osserva la camera dove è avvenuto l’incontro con la sua partner. Ad un tratto vede una foto sul comodino accanto a lui che mostra un uomo giovane e prestante. Si preoccupa e comincia a chiedere: “E’ tuo marito ?”.
“Ma no, stupidone!” gli risponde la ragazza distendendosi sopra di lui. “Un tuo amico, allora?”.
“Ma no!” esclama lei mordendogli un orecchio. “Tuo padre o tuo fratello?” le chiede per rassicurarsi. “Certo che no !” esclama lei ridendo”.
“Ma, allora, chi è?” domanda perplesso. Con calma, la ragazza lo abbraccia e lo bacia e gli mormora all’orecchio: “Ma, caro, ero io, prima dell’intervento!”

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Ravioli

Oggi mi sono fatto dei ravioli da sturbo: ricotta fresca che mi ha regalato Franco Pilia tre giorni fa, mozzarella, scamorza locale, pecorino semifresco, parmigiano, uova, foglie di ortica del mio giardino, sale. Ho tirato la pasta con farina e semola sarda fine e due uova. Una pacchia. Li abbiamo conditi con sugo leggero di pomodoro e basilico e tanto amore.
Poi quella talpa di Josto mi manda questa segnalazione, che mi ha aiutato a digerire felicemente:

La curva del Milan contro Berlusconi: “Vattene!”
Seduto in tribuna a San Siro per assistere all’ultima partita casalinga di Paolo Maldini, Silvio Berlusconi è stato pesantemente contestato dal tifo organizzato del Milan.

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Seduto in tribuna a San Siro per assistere all’ultima partita casalinga di Paolo Maldini, Silvio Berlusconi è stato pesantemente contestato dal tifo organizzato del Milan.

Nei primi minuti della sfida contro la Roma, la Curva Sud rossonera ha esposto due striscioni all’indirizzo del presidente del Consiglio.

“Vendi Kakà per risanare la società e non spendi più i tuoi milioni. Caro Berlusconi grazie di tutto e vai fuori dai coglioni!”

La contestazione verso Berlusconi è andata avanti anche durante la partita, con cori e striscioni esposti dalla Curva Sud. “Sono anni che compri bidoni e figurine. Quest’anno chi compri…le veline???”.

°°° Ma non era amato dal 75,5% degli italiani? C’è qualcosa che non va? Oh, mi dispiaaaaaasce… signora mia… Conoscendolo, è già al telefono a mandare affanculo tutti i suoi servi e ad allertare quelli più fedeli della Rai. Non so cosa si inventerà, ma sinceramente… NON ME NE FREGA UN CAZZO. Se ci fosse ancora Prodi, si andrebbe alle elezioni a Ottobre e lui andrebbe immediatamente in galera. Peccato. Però l’ulcera se lo magnerà vivo.

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Benefattore

In fila sulla Paullese al «Luna parking»
dove l’amore si fa nel box auto
Trecento coppie al mese. «All’alba suona la sirena». Il proprietario: «Sono stremato: vivo qui 24 ore»

Dal nostro inviato Andrea Galli
BAGNOLO CREMASCO (Cremona) — Il ragazzotto esce dalla macchina, barcolla. S’avvicina alla cassa, deve pagare, ha finito, è stato tre quarti d’ora nel box; c’è una ragazza, rimane a bordo. Il ragazzotto allunga la banconota. «Tutto bene?». «Sì. E faccio l’abbonamento». Forse le ha appena giurato amore eterno, fatto sta che alle due di notte dell’altro ieri la notte di Marco Donarini s’impenna. Con i soldi del ragazzotto timbra il primo incasso pesante di giornata, ma poi pesante si fa per dire. Al «Luna parking» il pienone è venerdì e sabato, «venti, trenta coppie». In un mese, sono «trecento ingressi totali». In un mese quanto incassa? Tremila? «Meno, meno».

Marco Donarini, il proprietario del «Luna Parking»: appartarsi in uno dei trentotto box costa 5 euro (Del Puppo)

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Donarini, 45 anni, separato, tre figli, aveva una ditta di calcestruzzi, e il passato ritorna nei pesantissimi colpi di tosse. Nel 2007 ha venduto, e ha voluto e realizzato un parcheggio dell’amore. Trentotto box, tre pareti, sulla quarta — l’ingresso — scende una tenda che copre. Niente soffitto: si vedono il cielo e le zanzare. Cinque euro l’ora la permanenza. Dice Donarini: «I motel costano troppo, devi dare i documenti. Da me, meno problemi. E meno rischi. Con tutti gli stupri in giro… I genitori mi ringraziano. Un carabiniere mi ha detto: “Bravo. Con mia figlia da te, io dormo più tranquillo”». Un po’ si vede, Donarini, come paladino. Difatti si è messo contro i poteri forti: il vecchio curato (oggi in pensione) organizzò veglie con salmi penitenziali inseguendolo all’urlo di «peccatore!». Il sindaco non lo ama. I bagnolesi non lo degnano di menzione, o forse è solo facciata. «Senta. Ci sono mamme che dopo aver accompagnato i figli a scuola si presentano con l’amichetto, ce ne sono altre che si presentano invece la domenica. Al marito dicono che vanno a messa… Ci sono anziani che anziché stare al circolino a far la briscola il pomeriggio fanno un salto». I vecchietti sono l’angoscia di Donarini. «Deve vedere che volti di color viola… E se con ‘sto caldo ci rimangono?».

Il «Luna parking» sta sulla statale Paullese. La Paullese è un’infilata di Mcdonald’s, cantieri stradali, prostitute che la notte si mettono attorno ai fuochi, sexy-shop, motel con doppia vasca idromassaggio, balere che — raccontano — ci si va per un obiettivo soltanto, ponti sull’Adda, prostitute che di giorno aspettano nelle stradine di campagna in mezzo ai trattori, sotto ombrelloni con marche di gelato. Sulla Paullese comandano il traffico e gli aguzzini; incidenti, investimenti, e violenze e barbarie. Inutili gli allargamenti di corsia, e le retate. Di Crema, qui vicina, si ricordano due casalinghe protagoniste di film porno che sconvolsero la città. Dicono che questa sia una terra di provincia, vizio, sesso. E di lavoro. Bagnolo Cremasco, posto molto cattolico (fresca di stampa la storia ufficiale del paese scritta da un sacerdote) ha 5mila abitanti e 300 aziende. Quattrocento gli stranieri, per lo più indiani che lavorano nelle stalle. Il paese è raccolto attorno alla piazza, che ospita il monumento in memoria dei 36 caduti in guerra. Don Lorenzo Roncali, 37 anni, è il curato. Il sindaco è Carlo Peretti, 61 anni; guida una lista civica di centrodestra; è in pensione, lavorava con l’Eni. Don Lorenzo dice che «il parcheggio è in una zona isolata, non lo vede nessuno». Peretti dice che «è un postribolo, ci vanno le prostitute». Donarini s’arrabbia. «Le prostitute no. Questo posto è la sana e semplice celebrazione della camporella, dell’appartarsi. Le coppie stanno insieme, punto. Rischi? Ci sono mura di cinta. Di guardoni, nemmeno l’ombra». In paese si dice che voglia vendere. Che cerchi pubblicità. «Sto rilanciando. Metterò un sistema di pagamento automatizzato e di telecamere. Sono stremato: vivo qui 24 ore. All’alba qualcuno mi telefona, “vieni ad aprire”; certe notti resto fino alle 4, qualcuno si addormenta in macchina, sono costretto a far partire la sirena dell’allarme, per svegliarlo. È una vitaccia. E quel vecchio curato mi accusava di essere un peccatore… Oramai sono l’unico, che non pecca».

Andrea Galli

abbraccio

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Fra cazzo da Cracovia

Grande successo per il libro di un frate francescano sulle gioie del sesso
“Mostratevi amore in ogni modo”: ma è solo per coppie sposate e senza contraccezione

Polonia, un kamasutra cattolico
con la “benedizione” della Chiesa
dal nostro corrispondente ENRICO FRANCESCHINI

Polonia, un kamasutra cattolico con la “benedizione” della Chiesa

Padre Knotz con il suo libro

LONDRA – Sesso, amore e fede. E’ una sorta di nuova santissima trinità, quella celebrata da un libro che è diventato rapidamente un best-seller in Polonia e sta per essere tradotto in mezza dozzina di lingue, compreso l’inglese e l’italiano: “Seks”, ovvero sesso, sta scritto a caratteri cubitali in copertina, e nel sottotitolo, molto più in piccolo, “per le coppie sposate che amano Dio”. Il Guardian di Londra ne parla oggi in prima pagina descrivendolo come un “kamasutra cattolico”: già, perché l’autore è un frate francescano polacco, padre Ksawery Knotz, che prega e lavora in un monastero vicino a Cracovia.

Un manuale di sesso scritto da un sacerdote cattolico sarebbe già abbastanza sorprendente, ma ancora più sorprendenti sono le istruzioni che il frate dà alle coppie. Chi pensasse che il suo libro suggerisce di limitarsi alla posizione “del missionario” e a considerare il coito un esercizio unicamente diretto alla riproduzione della specie, resterebbe deluso, osserva il Guardian. Padre Knotz, al contrario, consiglia di prendere il sesso con allegria e di farlo, per così dire, in tutte le salse. “Ogni atto, un certo tipo di carezze, una certa posizione sessuale, fatto allo scopo di suscitare eccitazione, è permesso e fa piacere al Signore”, scrive il frate. “Durante un rapporto sessuale, le coppie sposate possono mostrare il loro amore in qualsiasi modo, possono scambiarsi le carezze più ardite, possono fare ricorso a stimolazioni orali e manuali”.

Il libro, che ha ricevuto la benedizione ossia l’approvazione della chiesa cattolica polacca, nota per il suo conservatorismo, segue l’ortodossia tradizionale in altro ambito: si rivolge esclusivamente alle coppie sposate, come se il sesso non potesse esistere fuori dal matrimonio, e scoraggia l’uso di qualunque genere di contraccettivi, “perché possono condurre una coppia fuori dalla cultura cattolica e verso uno stile di vita completamente differente”. Ma a parte questo, una volta che l’unione è santificata dal sacramento del matrimonio, sotto le lenzuola tutto è permesso. “Alcune persone credono che il sesso nella vita matrimoniale debba essere privo di gioia, di frivola giocosità, di fantasia e di posizioni eccitanti. Pensano che debba essere triste come un tradizionale inno religioso”, afferma padre Knotz nel suo libro. “Fanno fatica a capire che Dio è interessato anche alla felicità della loro vita sessuale, e che anche così ha dato loro un suo dono”.

Sebbene il manuale del “kamasutra cattolico” abbia già avuto numerose ristampe in Polonia, e sia in procinto di essere tradotto in slovacco, italiano, inglese e altre lingue, qualcuno si domanda dove abbia messo insieme un’esperienza in fatto di sesso il suo autore, che come frate cattolico ha fatto voto di celibato. Padre Knotz ammette che le sue informazioni in materia sono “di seconda mano”, ma aggiunge che gli hanno dato lo stesso un’ampia conoscenza della materia. “Parlo con un sacco di coppie sposate, li ascolto, e cerco di aiutarli a essere più contenti della loro vita sessuale, a capire che il sesso nel matrimonio non deve avere sensi di colpa o provocare tensioni”, spiega. Il successo è tale che, oltre al libro, ha aperto un sito internet dove dispensa i suoi insegnamenti in fatto di sesso ai devoti. A patto che siano sposati, naturalmente.


°°° Dopo il sito internet, padre Knoz ha intenzione di aprire una catena di pornoshop, di gettare la tonaca alle ortiche – dopo aver fatto un sentito gesto dell’ombrello al vaticano – e di organizzare festose orge e scambi di coppie, nella sua nuova villa acquistata coi proventi delle vendite del manuale. Amen.

padre

kamasutra

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