I danni tragici del veterofascista silvio burlesquoni, il volgare pagliaccio del mondo.

Aosta, esercito abbandona cerimonia 25 aprile durante discorso Anpi

ultimo aggiornamento: 26 aprile, ore 20:58
Aosta – (Adnkronos) – I militari presenti hanno sciolto il picchetto e sono andati via, seguiti dal sindaco, Bruno Giordano, e dal presidente della Regione, Augusto Rollandin
°°° Ormai sta diventando davvero insopportabile la devastazione operata da questo delinquente col completo controllo dei media. Media che ha RUBATO, come tutto il resto che possiede. Qui si configurano alcuni reati gravissimi: alto tradimento, vilipendio alla costituzione, colpo di stato, ecc. Tutta questa feccia dovrebbe immediatamente essere tradotta in carcere e interdetta a vita dai pubblici uffici e dai diritti che l’Anpi ci ha graziosamente e a prezzo di tanto sangue REGALATO!


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Di Pietro e l’ipocrita cazzaro

Milano, 16:06
25 APRILE: DI PIETRO, NON E’ GIORNO DEL ‘VOLEMOSE BENE’

“Oggi e’ la giornata della Liberazione e non del ‘volemose bene’, ipocrita e di un giorno solo”. Il leader dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro che sta celebrando la liberazione al corteo organizzato dall’Anpi a Milano, commenta cosi’ le dichiarazioni di Berlusconi che oggi ha parlato di una ‘festa di tutti’. Secondo Di Pietro c’e’ chi si comporta come “il buon cristiano in chiesa, che promette di non farlo piu’ e invece il giorno dopo si comporta allo stesso modo. Noi sappiamo che gia’ da domani si riprendera’ con il solito sistema di riduzione degli spazi di democrazia in parlamento, denigrazione della magistratura. Il 25 Aprile non fa primavera”. Quanto alla piccola contestazione avvenuta durante il corteo quando e’ sfilato il presidente della regione Lombardia, Roberto Formigoni, Di Pietro non e’ voluto entrare nel merito. Ma sul fatto di definire il 25 Aprile una festa di tutti, cosi’ come ha fatto stamane il premier, non e’ d’accordo. “Questa idea che dev’essere una festa di tutti – ha detto il leader dell’Italia dei Valori – e mettere insieme vittime e assassini, coloro che hanno subito e coloro che hanno prevaricato non e’ una buona cosa. E’ la festa di tutti coloro che si riconoscono nei valori di liberta’. La presenza al corteo certo e’ aperta a tutti i cittadini, ma a tutti quelli che ci credono davvero, ma non soltanto oggi e non soltanto a parole, ma anche con i fatti. Oggi e’ una giornata importante: occorre difendere la Costituzione che e’ in pericolo. Quindi questa idea di parlare di una festa di tutti dopo che si e’ banchettato alle spalle della democrazia mi pare un po’ una presa in giro”.

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