La Camusso a Cagliari: «I sardi non si rassegnino» Da sardo, non ho mai visto un popolo più rassegnato e coglione.

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°°°I sardi veri non esistono che in pochi esemplari, come i panda. Questi di oggi sono in gran parte gli stessi coglioni che piangono e NON fottono. Sono quelle scimmiette decerebrate, per intenderci, che non si rendono conto di quanto sono beoti e che mi insultano in pvt… in maniera anonima. Quelli che entrano in Internet a scrivere stronzate su Youtube sulle pagine a me dedicate o su Wikipedia. Ma sono, soprattutto, quelle teste di cazzo che hanno votato berlusconi, sgarbi e barbareschi e che adesso piangono. STRONZI!

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Camusso a L’Aquila: “Città fantasma solo propaganda, favoriti gli affari”

Arrivata all’Aquila, dove ha firmato la legge di iniziativa popolare di solidarieta’ nazionale per le catastrofi naturali, il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, ha chiesto di visitare il centro della citta’ distrutto dal terremoto del 2009. Giunta nel capoluogo abruzzese per partecipare alla giornata di chiusura della scuola di formazione nazionale dei Giovani Democratici, Camusso ha percorso la zona rossa, accompagnata dagli esponenti locali del Pd, tra i quali il deputato Giovanni Lolli e l’assessore comunale alla Cultura, Stefania Pezzopane.

A invitarla a firmare la legge di iniziativa popolare e’ stato il segretario provinciale della Cgil L’Aquila, Umberto Trasatti. ”Ho voluto spingere il nostro segretario alla firma perche’ questa legge risolve in primo luogo problemi di governance che, allo stato attuale, condizionano l’evoluzione della ricostruzione post sisma. Viviamo in un momento – ha aggiunto Trasatti – in cui i rapporti tra gli enti locali e la struttura commissariale vivono disagi”. ”L’impressione e’ quella di una citta’ dove si e’ usato molto lo strumento della propaganda e, invece, oggi la realta’ presenta un conto doloroso”.
”Se penso alla politica degli annunci che c’e’ stata – ha proseguito -, da un lato siamo di fronte a una citta’ fantasma, dall’altra constatiamo che quel miracolo effettivamente non c’e’ stato”. ”Mentre passeggiavo tra le rovine – ha dichiarato – venivo informata delle persone che sono al gelo, delle tante persone che sono ancora negli alberghi e di queste strane forme di assistenza per cui anziani e persone sole sono tra i piu’ abbandonati, mentre sono quelli che avrebbero piu’ bisogno di un sostegno da parte dello Stato”. A proposito della legge di iniziativa popolare, il segretario Cgil ha ritenuto opportuno firmare perche’, ha spiegato, ”qualsiasi cittadino affezionato alla sua citta’ vorrebbe la ricostruzione. Dato che non c’e’ l’iniziativa del governo, e’ giusto che si parta dal basso e si provi a creare una prospettiva”.

”Siamo alla conferma che il modello della Protezione Civile che puo’ saltare le regole e’ un modello che ha favorito gli affari, e non la ricostruzione”, ha detto la Camusso, aggiungendo: ”C’e’ bisogno di pensare rapidamente a cosa serva, perche’ il tempo aggiunge degrado. Non serve una nevicata per scoprire che L’Aquila e’ una citta’ freddissima, basta leggere i libri delle elementari”. E’ importante che l’economia delle aree colpite dal terremoto, come nel resto del Paese, ”riparta dal lavoro. Abbiamo denunciato tante volte che si poteva procedere a ricostruire questa citta’ favorendo anche l’occupazione locale, la ripresa dell’economia. Basti pensare alla situazione dei centri commerciali oppure al fatto che c’e’ una Giunta regionale che mette in liquidazione le sue societa’ invece di pensare a promuovere il lavoro”. ”E’ come se ci fossero degli accanimenti – ha aggiunto Camusso – e non ci si rendesse conto che un’economia non riparte se le persone non hanno lavoro e non hanno prospettive. Noi abbiamo giustamente rivendicato la cassa integrazione come strumento di produzione dei redditi, ma non vogliamo uno strumento infinito di protezione, dobbiamo ripartire dal lavoro”. Il segretario generale della Cgil ha anche fatto riferimento alla situazione studentesca. ”In una citta’ universitaria come L’Aquila e’ fondamentale fornire agli studenti le strutture per poter tornare a studiare: non basta la riduzione delle tasse universitarie, servono servizi e sostegno”. All’Aquila il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, ha rilanciato l’ipotesi delle agevolazioni fiscali per le aree colpite dal terremoto. ”E’ inevitabile, quando ci sono delle tragedie cosi’, che le persone si trovino nude. I provvedimenti di rinvio del pagamento delle tasse sono importanti, dopodiche’ – ha aggiunto – lo Stato non puo’ essere amico all’inizio e crudele poi, deve rendersi conto degli elementi di ricostruzione e di ripresa dell’attivita’ economica, perche’ non esiste solo il ‘dove dormo’, ma anche se ‘io ho una vita’, per questo motivo e’ importante trovare degli incentivi”.
19 dicembre 2010

barbone ricco

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