Gasparri, ragazzi, uno che piscia senza sapere a 55 anni che PRIMA si deve aprire la patta!

Gasparri sul numero dei partecipanti, dato dalla Questura,nella manifestazione romana dei partiti del governo:

“Siamo meno grati al Questore di Roma che evidentemente in preda a stress o in crisi etilica ha diffuso cifre false, in difetto”.

°°° Questo ratto stolido, che non è stato accettato nemmeno nell’arma dei carabinieri, pur essendo figlio e parente di graduati, e che fino a dieci anni fa faceva le commissioni… ora è un pezzo grosso della cosca. Pensate a che elementi di valore si è affidato Berlusconi!

GASPARRIBEAN

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Silvio, Vlady e i dossier fasulli

la Repubblica.it

“Marrazzo ricattato per un video”

Arrestati quattro carabinieri

Il governatore: “Filmato è falso”

I militari avrebbero preteso 80 mila euro per non divulgare un filmato che ritrarrebbe il presidente della , in momenti intimi. Il suo commento: “Sconcertato, vogliono colpirmi a pochi mesi dalle elezioni. Io non ho mai ricevuto niente e non ho pagato nessuno”. Franceschini: “Ricatti vanno puniti”

SORPRESA  PER  MARRAZZO CON DOCUMENTI FALSI. IL SOLITO BURLESQUONI…

sorpresa

°°° Ora abbiamo la conferma che Berlusconi si è recato da Putin, con tanto di aerei di stato, per farsi i cazzi suoi e per prendere in consegna PERSONALMENTE i nuovi dossier fasulli, preparati dal Kgb. Sta crollando, ci sono le elezioni regionali in prossimità… e il killer feltri aspetta nuovo sangue da spargere sui gogli del suo miserabile giornalaccio padronale. Ma credono davvero che siamo tutti fessi?

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Berlusconi porco e bugiardo

Berlusconi a Chi:

«Mai festini, solo

cene simpatiche»

°°°  Vero.  Si  invitano  simpaticamente delle  zoccole  e  delle simpatiche  minorenni, figlie  di

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l’uomo è solo

Vibo, uccide a coltellate la moglie

che voleva chiedere il divorzio

Colpisce a morte la donna e scappa. Poi viene arrestato dai carabinieri: “Bravi mi avete preso”.

Ieri nel Varesotto un uomo ha ucciso la moglie che voleva separarsi e i due figli. Poi si è tolto la vita

°°° Insomma, amici, più questo regimetto di cocainomani, imbriaconi, e impotenti  fa il duro… e più l’ uomo della strada che vota per loro (e qui non si discute) si sente fragile, impotente, perduto. Ed ecco i risultati: stragi familiari. Però, tranquilli, Mafiolo è lì che si fa liposuzionare a spese nostre e prepara il , inutile per un’ennesima puntura di granito, ghedini abbaia, fede-vespa-minzolini-mimun e altri mille invertebrati leccano… TUTTO PROCEDE. E il debito pubblico è alle stelle come la disoccupazione, il mondo ci ride dietro e davanti. Basta non farlo sapere alle scimmiette che devono votare.

b-dream

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E figuriamoci…

… se con la mafia al potere non sparivano le prove!

L’ultimo mistero siciliano è una carta sim scomparsa nelle stanze della Corte d’Appello

Dentro c’è anche il numero dell’agente segreto che trattò con Vito Ciancimino

Palermo, sparita una prova

dei

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Noi sappiamo, e siamo in tanti

Salvatore Borsellino: mio fratello sapeva della ”trattativa”

“Mio fratello era stato sicuramente informato dagli organi istituzionali della trattativa in corso tra mafia e Stato, perche’ erano in mano sua…

…le indagini sull’assassinio di Falcone e sulla mafia in Sicilia. Non poteva non esserne informato”. Cosi’ Salvatore Borsellino, fratello del magistrato Paolo Borsellino, ucciso il 19 luglio 1992 in via D’Amelio commenta le nuove rivelazioni sul patto tra Stato e mafia fatte da Massimo Ciancimino.
Borsellino e’ intervenuto a ”24 Mattino” su Radio 24. ”Sostengo dal 1997 – ha aggiunto Borsellino – che il motivo dell’accelerazione della eliminazione di Paolo sia stato il fatto che lui si era messo di traverso rispetto a questa trattativa nel momento in cui ne fu informato, e questo avvenne al ministero dell’Interno il primo luglio 1992. A quel punto era necessario, per poter continuare a condurre la trattativa, eliminare l’ostacolo principale, Paolo Borsellino, ed eliminarlo in fretta”. Ciancimino jr. ha detto che una copia del famoso ‘papello’ era nella cassaforte di casa sua a Mondello ma i Carabinieri durante una perquisizione evitarono di controllare: ”C’e’ da chiedersi il perche’ non sia stata aperta quella cassaforte – ha detto Borsellino – Credo che sia lo stesso motivo per cui dopo l’arresto di Riina e’ stato lasciato incustodito il suo rifugio, finche’ squadre della criminalita’ organizzata hanno potuto ripulire la casa e prelevare la cassaforte, nella quale c’erano cose che non dovevano venire fuori. Ciancimino non e’ un pentito – ha detto Borsellino – ma uno che vuole salvare il salvabile, quel famoso tesoro del padre di cui evidentemente gli hanno sequestrato solo una minima parte. Ora ha scelto di collaborare e sta dando un validissimo contributo, ma per patteggiare la sua impunità”.
Infine una battuta sulla ricorrenza di quest’anno, il 19 luglio: “Quest’anno ho voluto rompere con le manifestazioni avvenute negli ultimi 17 anni quando ci hanno continuato a imporre i funerali di Stato che rifiutammo nel 1992 – ha detto Borsellino – Ancora ce li impongono con ‘autorità’ che vengono in Via D’Amelio, mettono corone, pronunciano discorsi spesso ipocriti. Faremo invece una manifestazione in cui se qualcuno si dovesse presentare, e spero che non lo faccia, a mettere corone e pronunciare discorsi di circostanza, sara’ accolto da un mare di persone che avranno in mano un’agenda rossa. Quell’agenda rossa di mio fratello sparita dalla macchina poco dopo l’attentato”.

Adnkronos

banda_bassotti

b-arrestato

b+capello

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Con quella bocca…

a Roccabianca, nel Parmense

Evita stupro con un morso ai genitali

Un 28enne ha fatto entrare in casa una coetanea con una scusa e l’ha aggredita, ma lei si è difesa

MILANO – È finito in carcere con l’accusa di tentata violenza sessuale un 28enne di Roccabianca, in provincia di Parma, che nei giorni scorsi aveva tentato di stuprare una coetanea dopo averla invitata con una scusa nella propria abitazione. La ragazza si era difesa dalle sue avances sessuali mordendolo ai genitali e poi, dopo essere scappata, rifugiandosi dai carabinieri del paese.

LA RICOSTRUZIONE -Secondo la ricostruzione della donna, dopo una giornata passata con amici comuni, il giovane l’aveva invitata in casa propria con il pretesto di doversi cambiare d’abito, rassicurandola: «Abito con i miei genitori». Una volta nell’appartamento, però, sono cominciate le avances e, dopo un primo rifiuto, il tentativo di violenza, a cui la donna è riuscita a opporsi mordendo l’aggressore ai genitali. Per questo l’uomo è andato poi al pronto soccorso di Vaio (Parma), dove è rimasto ricoverato alcuni giorni a causa della profonda ferita riportata. Ieri i carabinieri hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del tribunale di Parma.

°°° Già me lo vedo, col prispolo al vento: “Sù, prendi questo, piccola.” E lei: “E tu PRENDI QUESTO…  GRRRRR… GNAM!!!”

comesi manipolaunuomo

LA RAGAZZA INDIFESA

forzuta

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La legge è uguale per Totti?

Salvatore Scognamiglio aveva portato via una confezione di biscotti da 1,29 euro
Era recidivo e per effetto della legge Cirielli non ha potuto beneficiare delle attenuanti

Napoli, ruba un pacco di wafer

condannato a tre anni di carcere

NAPOLI – Aveva rubato un pacco di wafer da 1,29 euro in un discount ed è stato condannato a tre anni di reclusione. Salvatore Scognamiglio, 40 anni, non ha potuto beneficiare dell’attenuante del danno lieve per gli effetti della legge Cirielli che ha introdotto un giro di vite per i recidivi.

La sentenza è stata emessa oggi dal giudice monocratico di Marano, sezione distaccata del Tribunale di Napoli, al termine di un breve dibattimento che era stato chiesto dal pm nelle forme del giudizio immediato. Assistito da un difensore di ufficio, l’imputato – che per questa accusa si trova agli arresti domiciliari – non ha chiesto l’adozione di riti alternativi come patteggiamento o rito abbreviato che avrebbero determinato una pena più lieve.

Scognamiglio è stato riconosciuto responsabile di rapina impropria. Nei giorni scorsi all’interno di un discount di Melito, in provincia di Napoli, fu bloccato da due addetti alla sicurezza che lo avevano notato mentre si impossessava di un pacco di biscotti. Invitato a consegnare la refurtiva – come emerso oggi al processo – tentò di divincolarsi, ma fu presto immobilizzato e consegnato ai carabinieri. “Mi vergogno, avevo fame…”, si è giustificato Scognamiglio, che è tossicodipendente e che in passato ha già riportato condanne per piccoli furti.

Il giudice, in base alle norme sulla recidiva della Cirielli, che non consente in questi casi di concedere le attenuanti (generiche e danno lieve) prevalenti, gli ha inflitto tre anni di reclusione, il minimo consentito dalla legge.

°°° Bene! Un altro pericolosissimo criminale è stato assicurato alla  inflessibile giustizia italiana. Un altro duro colpo è stato inferto alla potente lobby dei mangiatori di wafer a scrocco. E’ un’indecenza che in un paese occidentale esistano ancora dei gangster così, che appannano  il grande lavoro e l’immagine immacolata del nostro premier e della sua fenomenale squadra di governo. Io gli avrei dato sei ergastoli e il 41 bis a questo Scognamiglio!

ALTRI DELINQUENTI ALL’OPERA

pronto intervento

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Il Bel Paese… di cacca

(da Repubblica)

1) “Bambini, giocate, ma in silenzio”
Asilo, casa, parchi, è pioggia di divieti

A Stradella (Pavia) un giudice di pace ha intimato agli insegnanti di un “nido” di evitare rumori. Ma dappertutto è diminuita la tolleranza di M. N. DE LUCA

2) Pedofilia, maxiblitz della Polizia postale
Operazione record: coinvolte 253 persone
Le indagini del compartimento di Catania. Nome in codice “Smasher”. Quattordici arresti. Sequestrato materiale spaventoso con scene di violenza. Gli indagati in 68 città, di tutti gli strati sociali e di età dai 25 ai 50 anni. La collaborazione con i tedeschi.

3) Incinta sull’autobus, nessuno si alza
Sui mezzi con la telecamera nascosta

Al settimo mese di gravidanza, la nostra cronista ha preso tre bus e la metropolitana in una giornata di caldo con il pancione bene in evidenza. Solo due persone le hanno dato il posto di GIULIA SANTERINI

4) Palermo, 11:23
VIOLENTA NIPOTINE, OPERAIO ARRESTATO NEL PALERMITANO

Un operaio 57enne, originario di Termini Imerese, e’ stato arrestato a Monreale con l’accusa di violenza sessuale sulle nipotine di 5 e 7 anni e maltrattamenti in famiglia. I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Monreale hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Termini. Il provvedimento a carico del nonno delle piccole e’ scaturita dalle indagini condotte dai militari in seguito a una segnalazione sul degrado in cui vivevano le due sorelline. Gia’ nel luglio 2007 era stato accertato che le bambine non frequentavano la scuola in maniera regolare e vivevano in un ambiente domestico sporco, disordinato e sovraffollato. Da qui l’avvio delle indagini anche sull’ipotesi che avessero potuto subire abusi sessuali da parte del nonno con il quale coabitavano. Secondo l’accusa, l’uomo avrebbe, in tempi diversi e fino al luglio del 2007, mediante l’uso della forza e con la minaccia di picchiarle, abusava ripetutamente delle due nipotine; inoltre le avrebbe sistematicamente sottoposte a percosse, lesioni e continue sofferenze fisiche e morali. Il gip del Tribunale di Termini, a seguito della informativa di reato prodotta dai carabinieri, ha emesso ieri la misura cautelare in carcere che e’ stata immediatamente eseguita. L’uomo adesso si trova nella casa circondariale di Termini Imerese.

militanti

CI SIAMO FATTI RIDURRE COSI’

nose-pick

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