Il regime incalza

Punirne uno, per educarne cento

di Peter Gomez

La censura scattata contro Vauro e l’ordine impartito a Michele Santoro di “riequilibrare” nella puntata di domani di Annozero quanto raccontato giovedì scorso nei servizi sul terremoto, sono un crimine contro la libertà di parola. In qualsiasi democrazia liberale idee e opinioni possono essere sempre espresse. L’unico limite è quello dettato dal codice penale: posso dire quello che voglio, ma non posso calunniare o diffamare chi critico.

Nessuno ad oggi è stato in grado non di affermare, ma nemmeno di ipotizzare, che Vauro o i giornalisti di Annozero abbiano commesso qualche reato o detto falsità occupandosi del sisma in Abruzzo. Molte, se non tutte, le domande sollevate durante la trasmissione sono anzi rimaste senza risposta.

L’intervento del direttore generale della Rai, Mauro Masi, è dunque semplicemente sbagliato e dimostra ancora una volta come l’azienda radiotelevisiva di Stato non sia più un servizio pubblico, ma solo una tv al servizio dei partiti. I partiti sono i padroni di viale Mazzini e visto che più o meno tutti i partiti (compreso il Pd) hanno detto che la puntata non era piaciuta, l’editore, come avrebbe fatto qualsiasi altro editore privato, è corso ai ripari. Vauro è stato “sospeso” e ai collaboratori e ai dipendenti Rai è stato dato un segnale preciso: qui si fa come vogliamo noi.

Restano due problemi. Il primo: il servizio pubblico è del pubblico, cioè dei telespettatori. Tra di essi vi sono milioni di persone che, pur essendo in minoranza nel Paese, hanno diritto di veder rappresentato il loro punto di vista. Annozero e Vauro hanno insomma il diritto di andare liberamente in onda esattamente come ha il diritto di andare in onda Bruno Vespa o Gianluigi Paragone.

Ovviamente sia Santoro, che Vespa, che Berlusconi, Di Pietro o Franceschini, sono criticabili. Personalmente non condivido una parola del pensiero di Aldo Grasso che dalle colonne de “Il Corriere della Sera” ha accusato Annozero di «abuso di libertà» dando di fatto il via all’intervento in stile sovietico della politica italiana. Ma credo che Grasso abbia tutto il diritto di esprimere ciò che pensa e, parafrasando Voltaire, sarei disposto a dare la vita per difendere il suo diritto.

E qui veniamo al secondo problema: quanti tra i sedicenti liberali alle vongole protagonisti della vita pubblica italiana, politici, editorialisti, direttori di giornali, capitani d’industria, prenderanno posizione per difendere non Santoro o Vauro, ma un principio? Io credo pochi. Perché la libertà di parola nasce nel ‘700 per poter parlare male di chi stava al potere. Per parlarne bene, infatti, c’erano già i cortigiani. C’erano allora e ci sono ancora.

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DI PIETRO: INFORMAZIONE DI REGIME PRETENDE RIPARAZIONE…

DI PIETRO: INFORMAZIONE DI REGIME PRETENDE RIPARAZIONE…
(Agi) – “Basta ipocrisie e sotterfugi. A L’Aquila sono crollati edifici pubblici, tra cui l’ospedale e la casa dello studente, e tutti sapevano, in anticipo, che stavano per crollare, come tutti sapevano che le scosse si ripetevano ormai da tempo. Questo gli studenti lo stanno raccontando con la loro schietta testimonianza. Il fatto che la libera informazione, come e’ successo con Annozero, lo abbia evidenziato e’ un bene per evitare che in futuro questa tragedia accada nuovamente”. Parla Antonio Di Pietro, commentando le decisioni dei vertici Rai su Annozero. “L’informazione di regime pretende, addirittura, una puntata di riparazione, pur non essendoci nulla da riparare, ma piuttosto da ribadire. E cioe’ che le conseguenze del terremoto avrebbero potuto essere evitate o, quantomeno, attenuate se ci fosse stata piu’ attenzione e una reale azione preventiva”.

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Vauro


VAURO SOSPESO DALLA RAI

Per queste vignette sul terremoto presentate ad AnnoZero (GUARDA) Vauro è stato sospeso dalla trasmissione di Raidue. Secondo voi il provvvedimento è giusto?
Si
(8792 voti) 16%

No
(45323 voti) 83%

Non so
(707 voti) 1%

54822 voti alle 22:37. Sondaggio aperto alle 13:55 del 15.04.2009

°°° Come sempre, amici, in TUTTI i quotidiani di destra come negli unici due non ancora asserviti, le percentuali parlano chiaro… Mafiolo ha dalla sua un misero 20% scarso dei cittadini italiani. Chi è LA MAGGIORANZA?

vauro

wecan-wecannot

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Che ne dite?

ANNOZERO: SANTORO A MASI, RESPINGO GLI ADDEBITI

“Respingo gli addebiti che mi vengono mossi in quanto sono certo di aver esercitato con i miei collaboratori la professione di giornalista con grande correttezza”. E’ la replica di Michele Santoro al direttore generale della Rai, Maro Masi, che in precedenza gli aveva trasmesso una lettera contenente rilievi sulla puntata di giovedi’ scorso di ‘Annozero’, tutta dedicata al terremoto in Abruzzo. Nella replica il conduttore sottolinea che alla redazione del suo programma “non sono pervenute richieste di rettifica o annunci di iniziative legali da parte di alcuno”.

°°° E se cominciassimo a bombardare la Rai di email? E se scrivessimo a Santoro di aprire la puntata (o di chiuderla) con le cazzate dette da Mafiolo nel 2001 (identiche a quelle che sta sparando adesso)? Naturalmente, poi NON HA FATTO UN CAZZO DI NIENTE!

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Da Travaglio

Diversamente proni

Bei tempi quando l’editto bulgaro arrivava da Sofia e c’erano una stampa e un’opposizione a protestare. Ora c’è l’editto preventivo e a lanciarlo è il Corriere, bruciando sul tempo Al Tappone e il suo maggiordomo da Camera. Il capo d’imputazione è inedito: «abuso di libertà». In effetti l’Italia soffre di troppa libertà: urge un po’ di sana censura. Detto, fatto. L’indomani, per non farsi scavalcare da Via Solferino, interviene Fini: mentre specula indecentemente sulla tragedia pasteggiando coi terremotati a favor di telecamera, tuona contro «la trasmissione indecente che specula sulla tragedia». A ruota, per non farsi scavalcare da Fini, interviene il Cainano: «La tv pubblica non può comportarsi in questo modo», poi corre a rastrellare voti ai funerali rubando la scena ai morti, baciando vedove, commissionando sondaggi che lo danno al 72% di popolarità sulla pelle dei terremotati e facendosi intervistare dal neodipendente A-lesso Vinci. Trafelati lo inseguono l’acuto Gasparri col caschetto per evitare la fuga dell’eventuale cervello, e il confratello Cicchitto col cappuccio della P2 sopra il caschetto. Dal Pd (Diversamente proni), protestano tal Merlo e il solito Carra, noto ai casellari giudiziari. Sdegnati, beninteso, non contro l’editto bulgaro-abruzzese, ma contro la trasmissione indecente, per la gioia degli elettori superstiti. Il nuovo vertice Rai assicura a pie’ fermo «tutti gli approfondimenti previsti dalla normativa vigente» e il «pieno e forte sostegno alle azioni svolte dalla Protezione civile». Torna finalmente a splendere il sole sui colli fatali di Roma.

MA NOI AMIAMO LA CENSURA DI REGIME!

apotropaico3

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Difendiamo i nostri spazi dalla mafia

Difendiamo Internet e la nostra libertà

Se amate internet e l’informazione libera vi prego di leggere con attenzione questa mia segnalazione.

Negli ultimi mesi ci sono stati diversi tentativi di “imbavagliare la rete italiana” con delle iniziative legislative di controllo molto poco chiare e mal concepite.

Ultimo esempio è la discutibilissima proposta di legge di Gabriella Carlucci, parlamentare di Forza Italia, nata per combattere la pedofilia online ma che lascia invece trasparire nel suo contenuto ben altri intenti.

Sulla vicenda Carlucci ormai è stato detto tutto, non mi dilungo dunque su questo punto ma inserisco 3 link utili per chi ancora non fosse a conoscenza dei fatti:

1) Il consulente segreto dell’onorevole Carlucci e il contrabbando di parole
2) Internet, ecco la legge Carlucci uno scudo per il diritto d’autore
3) Ecco il disegno di legge firmato da Gabriella Carlucci

Amo Internet

Ovviamente sui tradizionali media non viene dato spazio a questi avvenimenti che rischiano invece di minare pesantemente la crescita del web italiano e la dovuta libertà di informazione ed espressione che ne sono caratteristiche fondamentali.

Ci sono purtroppo diverse persone che, pur non conoscendo a fondo le dinamiche del web, hanno il potere di legiferare e non si preoccupano di capire realmente come stanno le cose, spesso sono ben altri gli interessi in gioco.

La proposta di legge della Carlucci rischia di minare gli equilibri della “rete” italiana, a farne le spese potrebbero essere tante aziende e professionisti validi che vedrebbero compromessa la loro possibilità di business.

Vogliamo crescere e poi abbiamo una classe politica che rischia di affossare il paese con decreti legge inutili o malfatti.

L’appello che vi faccio è quello di cercare di difendere con tutti i nostri mezzi la libertà di espressione che il web ancora ci permette di avere, in rete potrete trovare diversi blog e gruppi che affrontano il problema.

Nel mio piccolo vi segnalo www.amointernet.it dove potrete informarvi su quanto stà accadendo e contribuire in prima persona per alzare la voce contro chi cerca di togliervela.

Grazie

°°° La faccenda è semplicissima: Mafiolo odia i comici, i prestigiatori (tutta gente che lo fa a pezzi su un palco) e… Internet. Sapete perché? Per due ottimi motivi, dal suo punto di vista:
a) In Internet il 90% dei navigatori ha un cervello, una cultura, è informato e NON SI FA PIGLIARE PER IL CULO DALLE SUE CAZZATE.
b) Negli ultimi 16 anni Internet ha SOTTRATTO alle tv generaliste di merda (eterocomandate da lui e dai suoi scagnozzi) circa 18 milioni di utenti.
Ecco spiegato l’odio viscerale che ha nei nostri confronti e nei confronti di qualunque libertà, che non sia la sua. Ma le merdine della sua cosca, vallette fallite come la carlucci, ci odiano ancora di più. Fosse per noi: SAREBBERO MORTE DI FAME DA UN PEZZO!

bavag

bavagl

bavaglio

carlu

carlucci

oscenita

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Intervieni sul nostro di tubo!

Il ministro Alfano: “Il governo
vuole intervenire su You Tube

GENOVA – Forse non si aspettava la domanda (o non era preparato per la risposta): il ministro della Giustizia Alfano ha comunque detto che il governo è intenzionato a “intervenire su You Tube”. “Appena i tecnici del governo Berlusconi troveranno il modo, arriverà una nuova legge per contrastare gli abusi sempre più frequenti su Internet. Come in You Tube ad esempio”.

Così Alfano, durante un incontro pubblico del Pdl, ha risposto a un bambino della classe 5 B della scuola elementare Brignole Sale di Albaro. Dimenticando che anche internet è già sottoposto alle leggi dello Stato.

Il bambino lo interrogava sulla possibilità di interventi specifici contro gli eccessi presenti nel web, in particolare sul più famoso sito di condivisione video, Youtube. “Il nome stesso di rete – ha detto il ministro Alfano – rimanda a una maglia difficile da controllare, ma stiamo lavorando sul tema”.

Da tempo il governo studia forme di controllo sul web. Ma i progetti di legge presentati hanno incontrato l’opposizione del mondo web. L’ultimo è quello di Gabriella Carlucci.

zoccolificio

°°° Da segretario-fattorino a fattorino-ministro; da aspirante velina ad ASPIRANTE… E li chiamano GOVERNANTI! Questi non saprebbero nemmeno rigovernare la loro cameretta…

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Censura di TOU TUBE?

Merdaset può andare a cagare: sono anni che RUBA format (a me ne ha rubato cinque o sei: Striscia la notizia, Forum, Brutto anatroccolo,ecc.); ruba format all’estero, RUBA TUTTI I FILMATI di Paperissima, ecc. Infine, Mafiolo ha rubato tutto ciò che possiede, a cominciare dalle televisioni, dalle concessioni pubbliche, e dalle frequenze… che NON PAGA! Merdaset, MA BACCAGAI!!!

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