Cinecittà: l’ultimo grande crimine del mafionano ladro e ignorante.

Conto alla rovescia per Cinecittà
Via gli studios, arriva il Luna Park

°°° Il Cinema italiano ha fatto grande l’Italia nel mondo, oltre ad aver portato sempre parecchi punti di Pil. Sempre, finché il gangster volgare e rozzo non ha messo le grinfie anche sul Cinematografo, rendendolo una discarica di ezigreggi e di vanzina. Questo ennesimo scempio non lo possiamo permettere. FACCIAMOCI SENTIRE!

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Ecco chi ha ucciso il Cinema italiano, insieme a Burlesquoni.

UN FILM GIÀ VISTO – LE COMMISSIONI PER IL CINEMA, ZEPPE DI MOGLI CELEBRI DEL PDL NOMINATE IN EXTREMIS DA GALAN, CONCEDONO I GIÀ RISICATI FONDI SOLO AI “BARONI” – 800 MILA € A SALVADORES, 700 MILA € A CASTELLITTO, 650 MILA A DE LAURENTIIS PER L’ULTIMO FILM DI VERDONE, UN MILIONE AL LEGHISTA MARTINELLI, MA SOLO UNA PACCA SULLA SPALLA PER DEL MONTE, VICENTINI E INFASCELLI – INSORGE L’ASSOCIAZIONE DEI 100 AUTORI – VERDONE CONTRO: “BISOGNA AIUTARE I FILM PIÙ DIFFICILI E CORAGGIOSI”…

Michele Anselmi per “il Secolo XIX

Giancarlo GalanGIANCARLO GALANPurtroppo tutto come previsto. Basta collegarsi al sito della ministeriale Direzione cinema per scoprire come stanno agendo le famose commissioni cinema nominate dall’ex ministro Giancarlo Galan un attimo prima di andarsene dai Beni culturali. Cioè male. A novembre i lettori del “Secolo XIX” sono stati i primi ad essere informati della bizzarra composizione di quei consessi di “esperti” che amministrano, solo alla voce produzione di film di qualità, tra i 18 e i 25 milioni di euro all’anno.

Perché bizzarra? Perché vi figurano – ricorderete – mogli celebri, tutte di area Pdl: come Antonia Postorivo, consorte del barone Antonio D’Alì Solina, attuale presidente della commissione Ambiente del Senato; come Valeria Licastro Scardino, che fu segretaria particolare di Fedele Confalonieri negli anni Novanta e oggi consorte dell’ex deputato Antonio Martusciello nonché commissario Agcom; come Anselma Dell’Olio, consorte di Giuliano Ferrara, ma almeno lei si occupa di cinema. Per non dire degli altri, pescati perlopiù tra amici e conoscenti, quasi una succursale della trasmissione “Cinematografo” di Gigi Marzullo.

LORENZO ORNAGHILORENZO ORNAGHIIl neoministro Lorenzo Ornaghi avrebbe potuto, anzi dovuto, azzerare tutto. Purtroppo non l’ha fatto.

 

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