E questa?

Arrivano i video su carta:

così la tivù si fonde con i giornali

Esordisce il “video in print advertising” con lo spot della Pepsi sulle pagine di Entertainment Weekly

Ed ecco il massimo della convergenza dei media: la televisione che si fonde con la stampa e finisce sulla carta. Altro che ebook. L’avevamo già anticipato qui quasi un mese fa, ma è di oggi il battesimo del sistema di videoannunci sui giornali di carta che si chiama “video in print advertising“: l’esordio, uno spot della Pepsi Max girato dalla Cbs, è avvenuto sulle pagine di Entertainment Weekly a Los Angeles e New York.

Se piacerà al pubblico cambierà il modo di fare giornali: il nuovo sistema, che permette di vedere filmati sfogliando il giornale di carta grazie a un chip con un piccolo schermo applicato sulla pagina che può riprodurre fino a 40 minuti di filmati e batteria ricaricabile tramite una minuscola connessione usb, promette di rivoluzionare non solo la pubblicità, ma anche il giornalismo multimediale del futuro.

Per ora, la lamentela più diffusa è che l’inserto, di cartoncino spesso per poter ospitare il microchip della californiana Americhip, rende la rivista troppo spessa e poco maneggevole.
Per non parlare dei costi di stampa dello “spot”: pare si aggirino intorno a 20 dollari per ogni numero della rivista. Se li accolla tutti l’investitore pubblicitario?

In compenso, gli inventori ci tengono a precisare che non è “usa e getta”: i lettori possono riutilizzare il piccolo monitor a cristalli liquidi e registrarci sopra altri video. E’ già stato collaudato per gli album di foto nuziali, in cui aggiungere un videoclip.

Interessante il potenziale di questo nuovo strumento per far convergere giornalismo della carta stampata con giornalismo televisivo: per esempio un’inchiesta o un’intervista scritta può essere corredata di clip video, proprio come sul Web.  E’ per questo che i giornali di carta vedono in questo strumento la salvezza dal declino inesorabile in quest’era digitale.

Ma gli internauti sono perplessi: che senso ha portare la convergenza multimediale, che è propria del Web, sulla ben più costosa e poco ecologica carta?

Ecco il video che la Cbs ha messo su YouTube

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