Finti parlamenti e finti ministeri a Monza

Finti parlamenti e finti ministeri a Monza

L’idea, espressa da Cota in tv, che il governo della Repubblica italiana abbia voluto fare uno «sgarbo istituzionale» convocando i presidenti di Veneto e Piemonte nel giorno i cui si riunisce il parlamento padano, sarebbe pure divertente. Se non fosse che il parlamento padano non esiste, esattamente come la padania. E come tutta l’altra paccottiglia inventata da Bossi, del cui repertorio immaginifico fanno parte, insieme a corna, bicorna e devolution, anche i ministeri deportati alla villa reale di Monza. A proposito: che fine hanno fatto quelle finte e desolate sedi di un governo ormai sciolto nel discredito planetario? Sono state abbandonate subito dopo le dimissioni di Berlusconi? O vengono ancora abusivamente usate dai leghisti per le loro farneticazioni antinazionali? Sarebbe meglio che, tra tanti sacrifici da sopportare, il popolo italiano fosse alleggerito almeno di quelli che andrebbero a vantaggio dei secessionisti bifronti, sempre disposti a rientrare nei ranghi per partecipare alla mangiatoia. Il taglio ai costi della politica dovrebbe cominciare proprio da loro.

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