Franco Ballerini, ADDIO!

Voglio salutare il grande “Ballero”, testimone di uno dei pochi sport che mi piacciono, come la boxe, quando sono puliti. Amici, vi ripropongo una cazzatina che avevo scritto per il Pirata: un grande, ucciso dai caimani che hanno inficiato anche il ciclismo.

 

 

 

 PANTANI (poesia conservata al MUSEO PANTANI di Cesenatico)

Pantani era lento

Rispetto al pensiero

Pantani era il vento

Un vento guerriero

Pantani mostrava radici

Radici di denti ridenti

Forzando i pedali

In piedi

In piedi spremeva la bici

Spremeva il sudore e i suoi mali

Pantani spiegava le ali.

E andava menando il suo culo

Quel culo di muscoli tesi

di muscoli tesi e nervosi

come archi già pronti a scoccare.

Il Pirata correva per noi

Vincendo il Pordoi

Arena di giovani eroi.

Suonava

che pareva Santana

quando in pochi arrivavano in cima

e gettava la vecchia bandana

salutava i più forti con lui

e scappava

Pantani volava.

 Questa foto viene riproposta ogni anno “ad minchiam”, dai soliti gazzettieri d’accatto. Si vede benissimo che è Coppi a passare sportivamente la borraccia a Bartali: il quale ha la sua VUOTA nel suo contenitore.

coppi_bartali

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