Scuola devastata dalla Gelmini. I cittadini continuano la ribellione.

Alt alle classi affollate

Dal Consiglio di Stato via libera alla prima class action contro la pubblica amministrazione

FLAVIA AMABILE

Basta con le classi pollaio, superaffollate a dispetto di leggi e norme sulla sicurezza. Anche il Consiglio di Stato ha dato il suo via libera alla class action promossa dal Codacons sulle aule sovraffollate dove il numero di alunni supera il limite previsto dalle leggi. A questo punto si procede con la prima class action italiana contro la pubblica amministrazione.

Secondo il ministero dell’Istruzione si tratta di pochi casi visto che le classi con un numero di alunni pari o superiore a 30 – ha più volte ripetuto viale Trastevere – sono appena lo 0,4% del totale. Ma anche se fosse vera questa cifra – ha fatto notare l’Udc – lo 0,4% corrisponde comunque a 1.500 classi per un totale di 45 mila studenti.

La legge, comunque, parla chiaro. Nelle materne si può arrivare al massimo a 26 alunni (elevabili in casi eccezionali a 29). Nella scuola primaria il tetto è di 26 alunni (elevabili in casi
eccezionali a 27). Nella secondaria di primo grado e di secondo grado si può arrivare fino a 27 alunni (elevabili in casi eccezionali a 30). Nelle classi con alunni disabili si può invece al massimo avere 20 alunni. Limiti quasi sempre disattesi nella realtà come dimostra la class-action.

Ora – secondo l’associazione dei consumatori Codacons – il ministero «dovrà obbligatoriamente emanare il piano di edilizia scolastica come stabilito dalle leggi vigenti». Il Tar aveva già ordinato al Ministro di emanare il Piano generale di edilizia scolastica, ma il dicastero dell’Istruzione aveva presentato un ricorso al Consiglio di Stato, ricorso ora rigettato sottolineando, tra l’altro, la necessità di una «riqualificazione dell’edilizia scolastica, in specie di quelle istituzioni non in grado di reggere l’impatto delle nuove regole introdotte con riguardo alla formazione numerica delle classi».

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SCUOLA ALLO SFASCIO.Un altro giovane si è tolto la vita perché andava male a scuola

UN SEDICENNE DI SASSARI SI E’ IMPICCATO!!!

Ma dove stiamo finendo? Famiglie inesistenti e impreparate, insegnanti validi licenziati solo perché sono di sinistra e la feccia che ormai sta prendendo possesso anche della scuola pubblica… E LA STA DEVASTANDO. E UCCIDE I NOSTRI RAGAZZI PIU’ DEBOLI! Io sono stato costretto a ripetere la terza media, e sono stato mandato in una scuola a 40 km del mio paese (con tutti i sacrifici che capirete) solo perché avevo picchiato un professore fascista che rubava lo stipendio per parlarci di mussolini. Quando mi interrogò su garibaldi, che conoscevo come se fosse stato mio nonno, gli risposi: “Garibaldi? E chi è? Mi chieda qualcosa su quella merda di mussolini… lei non ci parla d’altro!” Mi diede del figlio di puttana e io, anche se non avevo rapporti con mia madre, lo aspettai fuori e gli feci abbattere una pianta a colpi di testa.

gelmini decollata

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L’italietta è un paese di incompetenti, squallide amanti dell’anal, che diventano ministre devastanti.

“Quelli del Pdl hanno cercato di comprarmi”

Una telefonata della Gelmini e poi l’offerta di un posto sicuro in Mondadori per fare pace con Nicole Minetti. A parlare è Sara Giudice, l’ex pidiellina, adesso passata a Fli, che ha criticato i metodi di selezione del suo ex partito

“Mi hanno offerto un posto in Mondadori per rientrare nei ranghi”. Se proprio in quel momento non fosse arrivata in studio la notizia della solidarietà espressa da B. a Roberto Lassini, (l’uomo dei manifesti “Fuori le Br dalle procure”), forse Sara Giudice, la giovane ex pidiellina che ha raccolto 12 mila firme per chiedere le dimissioni di Nicole Minetti dal Consiglio regionale della Lombardia, lo avrebbe detto in diretta ad ‘Annozero‘. Invece ha avuto solo il tempo di raccontare che qualcuno aveva cercato di “comprarla”. Ecco la storia completa.

Sara, chi ha cercato di comprarla?
Poco più di un mese fa ho ricevuto una telefonata di Maria Stella Gelmini. Ero appena stata da Gad Lerner, la famosa puntata della chiamata di Berlusconi in cui parlava di “cosiddette signore” e stavo per essere ospitata ad ‘Annozero‘. La Gelmini mi chiese di non partecipare alla trasmissione di Santoro, perché la

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Saif al Islam Gheddafi, ha copiato la tesi come il Trota o una Gelmini qualsiasi.

London School apre inchiesta
sulla tesi del figlio del raìs

Saif al Islam Gheddafi, secondogenito del raìs libico, avrebbe violato le norme dell’etica accademica copiando passi della sua tesi di dottorato.

°°° Senza pudore come un renzo bossi o una gelmini qualsiasi…

SAIF  DAVANTI ALLA  UNIVERSITA’  LONDINESE

bell'uomo

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