La propaganda del delinquente B. da 20 anni ci dice che i magistrati italiani lavorano poco…

Il Cepej, European commission for the efficiency of justice, indica i livelli comparati di produttività, comparati si intende con i colleghi giudici degli altri paesi europei. Ci informa, il rapporto Cepej 2008, che i magistrati italiani fanno registrare 4518 cause civili definite ogni 100.000 abitanti, contro le 2573 dei giudici francesi e le 2925 dei giudici spagnoli.

°°°Destronzi di merda, altro che la magistratura italiana lavora poco!

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A Strasburgo i banchi italiani sono vuoti: i ladri di stipendi d’oro.

Giampiero Gramaglia

A Strasburgo i banchi italiani sono vuoti

Altro che assenteismo in fabbrica e nel pubblico: eurodeputati campioni. Tre i “cattivi” De Mita, Bonsignore e Magdi Allam. Sempre in aula solo due leghisti e un Pdl

Bruxelles – Prendi i voti, e i soldi, e poi scappa; o, almeno, non farti vedere in giro spesso, tra Strasburgo e Bruxelles. È la politica dell’assenteismo di molti eurodeputati italiani: la politica del seggio vuoto. A due anni dall’elezione a suffragio universale della settima legislatura del Parlamento europeo, Andrea D’Ambra, giornalista e attivista con un occhio a Beppe Grillo, si ripete: stila le pagelle degli europarlamentari italiani, chi c’è (quasi) sempre e chi non c’è (proprio) mai, nelle aule delle plenarie e delle commissioni.

L’esercizio ha il pregio della

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Il governicchio inutile e incapace del FARD. Lasciati soli gli italiani in Libia.

Una voce da Tripoli: «Noi italiani lasciati soli dall’ambasciata»

La testimonianza di un tecnico petrolifero via Skype: «Devo tornare in patria, mi hanno detto di arrangiarmi». «Andrò per mio conto all’aeroporto, sfidando cecchini e mercenari»

MILANO – «L’unità di crisi della Farnesina è impossibile da contattare, l’ambasciata italiana a Tripoli non sa cosa fare e sostanzialmente ci dice di arrangiarci». Giuseppe Ascani è direttore di un’azienda italiana che lavora in ambito petrolifero, da due anni vive a Tripoli e vorrebbe provare a rientrare in Italia. Ha un volo prenotato per mercoledì mattina, ma il suo problema è capire se all’aeroporto riuscirà ad arrivare indenne. «La situazione va sempre più peggiorando – racconta al Corriere.it via Skype -, molte zone della città sono in mano ai mercenari assoldati dal regime e non sono affatto sicure. Abbiamo visto immagini di persone con i corpi dilaniati, senza gambe e senza braccia. Tripoli è letteralmente in fiamme. Non c’è modo di sapere se il tragitto verso l’aeroporto possa essere percorso con tranquillità. Sentendo certe dichiarazioni secondo cui tutto è a posto e tutto organizzato mi sono sentito ribollire il sangue».

TRAGITTO A RISCHIO – Il volo di Ascani partirà all’alba. «Ma all’aeroporto – spiega il tecnico – ci dovrò però andare nel pomeriggio di oggi e vi trascorrerò in qualche modo la notte. Il personale della mia azienda, che mi sta supportando in tutto, si è offerto di accompagnarmi, mettendo a rischio anche la propria vita. Viaggiare nelle ore di luce sarà comunque pericoloso visto che le strade sono insicure e la situazine cambia di ora in ora, tra l’altro ho avuto notizia di altri raid aerei a Tripoli e Bengasi, ma non lo sarà mai come mettersi in strada di notte a bordo di un automezzo privato». Ascani ha saputo che altre ambasciate hanno invece organizzato diversi punti di raccolta nella città per poi promuovere dei convogli fino all’aeroporto. «A me invece è stato detto che avrei dovuto cavarmela da solo».

TELEFONI FUORI USO – Il tecnico non è riuscito a mettersi in contatto con altri italiani di che vivono nella capitale: «I telefoni cellulari non funzionano, è possibile utilizzare solo Skype, ma in situazioni normali non è una piattaforma che viene molto utilizzata e non ho dunque indirizzi di contatto. Non so se ci sono altri connazionali nella mia stessa situazione e non ho idea di come si siano eventualmente organizzati». Ora Ascani spera che la sua testimonianza possa servire come stimolo affinché l’ambasciata non lasci da soli altri italiani. «E voglio che sia anche una denuncia: se mi sarà successo qualcosa durante il trasferimento dalla mia abitazione all’aeroporto, sarà ben chiaro di chi sarà stata la responsabilità».

Alessandro Sala
22 febbraio 2011

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Gli italiani all’estero: «Vogliamo un’Italia che ci renda orgogliosi»°°° CHE VERGOGNA!

Gli italiani all’estero: «Vogliamo
un’Italia che ci renda orgogliosi»

L’appello lanciato in Rete: italiani, ovunque voi siate, impegnatevi per fare del nostro Paese quell’Altra Italia…L’Italia della nostra Costituzione.

°°°  MA MINIMO! Non mi sono mai vergognato di essere italiano come in questi ultimi 20 anni. Fatte salve le brevissime parentesi dei governi Prodi. E voi?

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ITALIANI, popolo di santi, navigatori, evasori fiscali e… segaioli o bauscia.

Si fa la lapide e accusa la moglie: «Vita sessuale sofferta, non perdono»

Ilarità ma anche indignazione nel cimitero di un paesino padovano, Tombolo, dove un’arzillo 83enne si è preparato quella che sarà la propria lapide incidendovi sopra un atto d’accusa verso la moglie, defunta: «Vita sessuale sofferta, non perdono Flavia, le sue ceneri non qui».

L’uomo, conosciuto in paese come personaggio colto ma piuttosto estroverso – scrive oggi Il Mattino di Padova -, ha messo sulla lapide tanto di foto, data di nascita e accanto a quella del suo trapasso ha scritto: «attendo, o decido io».

La moglie era morta nell’aprile del 2008, a 82 anni, e le sue spoglie erano state cremate.

L’anziano si è presentato ieri nel camposanto di Tombolo, portando a mano la pesante lapide, che poi ha sistemato in un loculo della tomba di famiglia, per una sepoltura preventiva con «sgarbo» coniugale.

gattina-masturba

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Salute e grano! Le tasche degli italiani…

“Noi non metteremo mai le mani nelle tasche degli italiani!”

Quante migliaia di volte abbiamo sentito questa minchiata, vergognosa quanto falsa, da parte del regime berlusconiano?

Tante, quante volte ce le hanno messe, amici.

Chi conosce Silvio Berlusconi anche solo un pochino sa benissimo che è falso e ipocrita come nessuno, ladro come pochi, delinquente più di tutti.

Come dice Prodi, questa frase è VERGOGNOSA! Perché? Ma forse che  per pagare scuole, ospedali, strade, ecc. le mani le mettono nelle tasche dei tedeschi o degli indiani? Ma le facessero almeno, tutte queste cose! Invece no:ci derubano da una vita e i soldi se li pappano loro. Loro e i loro sodali del vaticano, i faccendieri, i mafiosi. Infatti, la cultura è sparita, il turismo agonizza, l’economia e il welfare sono morti,  le scuole crollano o sono al collasso (ma solo quelle pubbliche), la sanità è un’allegra mangiatoia, le strade sono sempre quelle degli anni ’70…

Di che parlano, dunque,questi banditi incapaci?

DI SLOGAN! Tutta la loro politica è racchiusa  in dieci slogan fasulli quanto vuoti. Slogan, titoli senza una canzone sotto,

PUTTANATE!

L’importante è rubarsi i titoli dei tg e dei giornali, ogni giorno,ogni sera. Poi… la situazione la vediamo:è sotto gli occhi di tutti, anche delle scimmiette decerebrate.

A queste ultime vorrei chiedere: com’è che sotto il Governo Prodi guadagnavate lo stesso stipendio,ma potevate far fronte a tutte le spese correnti, andare al cinema-teatro-ristorante cinque/dieci volte al mese, fare le vacanze senza chiedere un prestito alle finanziarie, etc. e  ora, dopo soli due anni e mezzo, con lo stesso stipendio non arrivate nemmeno al 15 del mese, vi siete riempiti di debiti  e vi siete dimenticati tutti gli sfizi? RISPONDETE!

La crisi c’era anche tre anni fa! Solo che per fortuna c’era anche un signor governo che sapeva come affrontarla. Un governo che pensava al bene comune, aveva dei progetti per il futuro immediato e prossimo e… DOVE NESSUNO RUBAVA!

Queste merde hanno negato la crisi fino a  ieri e oggi pretendono altre lacrime e sangue, mentre il mondo intero sta rimontando la china, qui stiamo precipitando nell’abisso più profondo come una palla di cannone: senza strategie, senza un progetto, senza  più lacrime e senza più sangue.

 Ché… se ci incontra Dracula, ci fa una trasfusione.

berlusconi_prodi

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