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Magistrati controllati dai politici

Interessante dibattito, ieri ad Omnibus, sui rapporti tra giustizia e politica. Partecipavano tra gli altri gli ex magistrati De Magistris (Idv) e Carofiglio (Pd), che hanno espresso la loro preoccupazione per le cosiddette riforme del governo e il rischio di mettere i pm sotto il controllo diretto dell’esecutivo. La deputata Moroni ha tolto loro ogni dubbio, ammettendo con onestà che è proprio quanto si vorrebbe fare: sottoporre i magistrati alle decisioni della politica, con le necessarie contromisure, che però non ha saputo indicare. Chiaro che, se i pm si muovessero solo su indicazione dei politici, non sarebbe mai nata Tangentopoli, indicata ovviamente da De Michelis come fonte di tutti i mali e prodotto di quello Stato etico, tanto aborrito. Anche se non si capisce perché, almeno chi si definisce socialista, non aborrisca pure lo Stato iniquo, che colpisce i deboli e premia i forti e corrotti; chiede le impronte digitali ai bambini e tiene in Parlamento i condannati per mafia.

mazzetta

°°° Dove sono finiti tutti quei cittadini indignati?

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