Quagliarulo

Al reparto alimentari si presenta un omino di Cinisello con faccia da pignolo e piantagrane, e chiede al commesso mezzo cocomero. “Un momento solo signore, devo chiedere una cosa al responsabile”. Il commesso si avvia verso gli uffici direzionali senza accorgersi che il cliente lo segue. Entra nell’ufficio del responsabile e prorompe: “Direttore, c’è un cretino di la’ che mi ha chiesto mezzo cocomero”. Cenni disperati del responsabile, che ha visto il cretino in questione. Il commesso si gira e, senza fare una piega, dice: “E poi ci sarebbe questo gentleman che sarebbe interessato a prendere l’altra metà”. Risolta la situazione, il responsabile e il commesso si ritrovano da soli nell’ufficio: “Giovanotto”, dice il direttore, “stava per combinare un bel disastro, ma non ho potuto fare a meno di ammirare il sangue freddo con cui ne è uscito fuori. Vorrei sapere qualcosa di più sul suo conto. Come si ch iama?”. “Mi chiamo Pasquale Quagliarulo, signore, e vengo da Napoli, città di grandi calciatori e grandi mignotte”. Il direttore: “Mia moglie è di Napoli…”. “Ah, si’? E in che ruolo gioca?”.

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Napoli. Lite per il super compenso a Vecchioni

Lite per il super compenso a Vecchioni

«Al cantautore di sinistra 220 mila euro». De Magistris: cifre diverse . Il Pd: «Una sola parola d’ordine: austerità».

NAPOLI – E sempe senza sape’ pecché/ tenimm’a meglio spigola p’o Re… Adesso, venticinque anni dopo quei versi d’amore per la sua Napoli (pur cresciuto a rime e nebbia sulla collinetta di San Siro, è comunque figlio di un commerciante di San Giorgio a Cremano e di una pasticciera del Vomero), c’è chi sostiene che per assecondarne le pretese ci voglia altro che una spigola reale. Duecentoventimila euro per due anni da presidente del Forum delle culture, mica uno scherzo in questi tempi di magra. I giornali d’ispirazione berlusconiana, che non gli hanno perdonato la performance sanremese sul « bastardo che sta sempre al sole » (verso mai del tutto chiarito e politicamente velenosetto nella canzone con cui ha vinto l’ultimo Festival), scrivono che ha trovato «l’oro a Napoli» (Marotta nella tomba li perdonerà per l’approssimazione).

LUI: «DEMAGOGIA E ILLAZIONI» – E molti rovesciano su di lui, Roberto Vecchioni, il menestrello che ha fatto innamorare tre generazioni con la colonna sonora di Luci a San Siro , un luogo comune un po’ retrò ma sempre efficacissimo: se sei «compagno», i soldi per te devono essere sterco del demonio. «Demagogia e illazioni», lascia filtrare il Professore , ormai ammutolito nel suo sdegno, mentre attorno le polemiche gli sibilano da destra a sinistra come sampietrini. Perché, sì, il suo sbarco ai piedi del Vesuvio su chiamata del sindaco de Magistris un effetto l’ha ottenuto: sollevare polvere e mugugni bipartisan sopra una città sempre pronta a esplodere, con i disoccupati di nuovo minacciosamente in strada ad attendere un cenno della camorra e la mondezza che incombe per la prossima eventuale crisi natalizia.

MA PER STRADA C’E ANCORA L’IMMONDIZIA – Per dire, i ritardi nel Piano rifiuti potrebbero costare prima o poi una multa europea di seicentomila euro al giorno: parametrato all’aritmetica delle sciagure, il compenso di Vecchioni diventa suo malgrado una specie di metafora delle malattie partenopee. La sua prima dichiarazione all’atto della nomina, «l’ho fatto per amore», non aiuta. Con questi quarti d’ora, nulla di bizzarro che anche il Pd campano si ritrovi in trincea: «Noi abbiamo una sola parola d’ordine: austerità. L’abbiamo detto a de Magistris», sostiene Enzo Amendola, il segretario regionale. E persino i blog del Fatto , il giornale più vicino a Gigino ‘a manetta , sindaco giustizialista, trasudano scetticismo: «Largo ai giovani!», ghigna Sfascio repubblicano (Vecchioni ha passato i 68…); «Quanto costa, quanto rende e quanta immondizia c’è ancora per strada?», s’interroga Angelo51. Una fetta dell’ intellighenzia è perplessa. Sprezzante Raffaele La Capria: «Un canzonettista per la città di Croce? Mah! A Napoli le canzoni le fa il popolo, e sono bellissime». Ironico Mimmo De Masi: «Dovessimo fare motociclette, capirei uno di Milano. Ma qui abbiamo i Martone, i Servillo… Soprattutto ci vorrebbe qualcuno che sia intellettuale e manager, diciamo Menotti. Lei lo vede il mix?». Tempi difficili.

IL FORUM? NON E’ UNA FESTICCIOLA – «Il Professore ha dieci miliardi di impegni e niente da dichiarare», mormora gentile una collaboratrice di Vecchioni. In realtà trapela che «nulla è deciso» e molti a Napoli assicurano che alla fine il cachet sarà ben più basso della prima cifra richiesta e filtrata malandrina dal consiglio d’amministrazione del Forum. Ma il danno d’immagine è fatto. L’uomo che ha spiegato latino e greco agli studenti del Parini e del Beccaria, e le malinconie d’ogni giorno ai ragazzi di tutt’Italia, ora deve trovare la maniera di dirci perché, per la manifestazione più importante messa in calendario per il 2013 dalla città del suo sangue, s’è buttato a far calcoli come il più pignolo dei ragionieri e, quando gli hanno chiesto uno sconticino, ha lasciato balenare lo spettro di apparizioni part time: «Sono pronto a rivedere gli emolumenti, ma è chiaro che il mio impegno dovrà essere compatibile», ha detto sul Corriere del Mezzogiorno. «Il Forum non è una festicciola di quartiere, non sono nozze da fare con i fichi secchi», è sbottato in un’intervista al Matti no. In verità a palazzo Santa Lucia, sede della Regione, qualche vocina di dentro sostiene che, in un mese dalle dimissioni del predecessore, s’è visto sì e no una volta «e non si riusciva nemmeno a organizzarci la conferenza stampa». Cattiverie? Può darsi. E comunque in quei soldi devono starci lo staff, le tasse e chissà cos’altro… Ma accorgersi che il cantore di Milady e di Velasquez s’è trasformato in una specie di contabile dei nostri sogni, sarebbe per molti di noi come scoprire che Robin Hood era un informatore dello sceriffo di Nottingham.

L’ASSE DELLE MOGLI – Folgorato da de Magistris in campagna elettorale, Vecchioni s’è diviso tra il palco napoletano e quello milanese di Pisapia, sempre accompagnato dall’arancione voluto dalla moglie Daria come colore del riscatto antiberlusconiano. Una vulgata vuole che l’asse tra Daria e Maria Teresa, consorte di Gigino, sia stato determinante nelle decisioni sul Forum, davanti a una pizza al Borgo Marinaro. Ora si balla sulle cifre. Il governatore Caldoro frena, pur non volendo rompere col sindaco un’intesa cordiale nata nella gestione dei disastri ereditati dai predecessori. «Gigino, qua i guai sono sanità e rifiuti. Dobbiamo ragionare sulla base dei 55 mila euro che prendono i nostri manager…», deve avergli sussurrato: non è tempo di largheggiare. Ai taccuini dichiara diplomatico: «Le cifre che ho sentito sono incompatibili, ma vedrete che troveremo un accordo». Il cerino dei 220 mila euro, nella nuova stagione di Mario Monti, scotta. E de Magistris è lesto ad allontanarsene: «Sono orgoglioso di avere scelto Roberto», premette sul suo blog, «lontano da logiche partitocratiche». Ma, naturalmente, il suo compenso sarà «adeguato alla condizione economica del Paese e di Napoli in particolare». E, a scanso di equivoci, «c’è un vespaio attorno a cifre che mai, dico mai, sono venute a mia conoscenza!». Deciderà alla fine una cabina di regia con dentro tutti (anche la Provincia, la Curia, il ministero degli Esteri e chissà chi altri): così tanti che non sapremo chi ha deciso. Ma almeno di questi contorcimenti non dovrà stupirsi uno che aveva capito la politica così bene da scrivere Canzonenoz nac : dove il leader della parte chiara e quello della parte scura erano poi la stessa persona, capace di mettere e togliere la barba secondo convenienza.

Goffredo Buccini

°°° Con tutti i miliardi che si rubano quelli della cosca Burlesquoni, con tutti i miliardi che si rubano le cricche e i figli ritardati/parenti/e affini della feccia che ha devastato l’Italia negli ultimi 30 anni… rompono i coglioni per un misero compenso  a Vecchioni?! MA NE VOGLIAMO PARLARE?

vinile

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Tarantini, la Procura di Napoli fa ricorso contro lo spostamento del caso a Roma

GUIDO RUOTOLO

Il gip: trasferire gli atti sul ricatto contro Berlusconi. Doccia fredda per i pm che rilanciano: sulla base delle novità istruttorie ancora non è chiaro di chi sia la competenza.

http://www3.lastampa.it/politica/sezioni/articolo/lstp/421312/

°°° La mafia berlusconiana sta già festeggiando il passaggio al porto delle nebbie (ho sentito oggi i deliri trionfalistici del ritardato gasparri)… CALMA!

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Ego nos absolvo (Marco Travaglio)

Ego nos absolvo

L’altra sera al Tg1 una minzolina bionda presentata come “nostra inviata” nel senso che la paghiamo noi, interrogava severamente il procuratore di Napoli, Lepore, come se fosse lui l’imputato. Il tono era quello del “come si permette di convocare il premier?”. L’alto magistrato tentava di difendersi come poteva, ma l’impressione che i telespettatori ne ricavavano era che fosse (lui) reticente. Non si batteva il petto, non si discolpava, non chiedeva scusa per aver osato tanto.

Intanto, dalle nuove intercettazioni, oltre alla conferma che aveva ragione l’Espresso sulla telefonata in cui B. istiga Lavitola alla latitanza, si scopre che gli ha pure garantito l’assoluzione: “Vi scagiono tutti”. Ecco, oltre all’imputato, al testimone e al pagatore dei medesimi, ora fa pure il

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E girano i culi venduti, la mafia, e le mazzette corpose… E IO PAAAGOOO!

Vincenzo Iurillo

Al vertice dell’ente che dipende da Romano
Nominata la moglie di un Responsabile

Annamaria Vessella, moglie del deputato dei Responsabili, Michele Pisacane, diventa amministratore delegato dell’Isa (l’Istituto di sviluppo agroalimentare), la società finanziaria con socio unico il ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali retto da Saverio Romano. Fondatore insieme a Pisacane del movimento dei Popolari di Italia domani

Curiosa nomina di sottogoverno che sicuramente non sarà dispiaciuta ai Responsabili, quel gruppetto di transfughi che tiene in vita col respiratore artificiale l’agonizzante governo B. Proprio nei giorni in cui la manovra economica attraversava il vaglio di Montecitorio per essere approvata con soli 14 voti di scarto, l’Isa (l’Istituto di sviluppo agroalimentare), la società finanziaria con
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Digos notifica citazione a premier: “Fissi una data o accompagnamento coatto”

Digos notifica citazione a premier: “Fissi una data o accompagnamento coatto”

Ultimatum della procura di Napoli a Silvio Berlusconi. Questa mattina la Digos ha notificato ad Arcore un atto di citazione per il presidente del Consiglio. Nel documento i magistrati gli chiedono, in buona sostanza, di comunicare di domani la data della sua deposizione che comunque deve essere fissata non oltre domenica 18 settembre. I magistrati fanno sapere al premier di essere pronti ad ascoltarlo come testimone parte lesa nel procedimento per tentata estorsione che vede indagati l’imprenditore barese Gianpaolo Tarantini, la moglie Angela Devenuto e l’ex direttore ed editore dell’Avanti! Valter Lavitola in qualsiasi orario fra le 8 e le 20 di giovedì, venerdì, sabato e domenica. A quanto si è appreso, nel caso di un rifiuto a farsi ascoltare, i pm avvierebbero la procedura per l’accompagnamento coatto del testimone.

Ma oggi Berlusconi non si trova ad Arcore essendo impegnato a Bruxelles per incontrare il presidente del Consiglio Ue, Herman Van Rompuy (leggi). Obiettivo secondo il premier: “Spiegare la manovra finanziaria all’Europa”. Scopo sotterraneo, secondo l’opposizione, evitare l’interrogatorio fissato per oggi dai magistrati napoletani che avrebbero voluto sentirlo come parte lesa nell’inchiesta sulla presunta estorsione relativa al caso escort.

b.dimettitiiii

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Donna Maria

Nel quartiere di Napoli dove vive, Donna Maria e’ molto apprezzata per la sua bellezza; moglie di un medico, e’ colta ed elegantissima. Gennaro il custode la desidera pazzamente ed una mattina mentre la signora gli passa davanti si lascia scappare, sia pur sottovoce: “Madonna, che bella femmina! Non so cosa darei per farmela!”. La signora se ne accorge, torna sui suoi passi e dice: “Come avete detto?”. “Niente Signo’, perche’?”. “Su, Gennaro, non fate il furbo! Vi ho sentito benissimo… abbiate il coraggio di ripetermelo in faccia!”. “Ma veramente… ecco non volevo essere scortese, ma… voi… siete cosi’ bella che io… io sto uscendo pazzo, Signo’! Sarei disposto anche a fare una follia… a darvi mille euro!!”. La donna prima si offende e poi piano piano finisce coll’accettare e da’ l’appuntamento a Gennaro per il giorno dopo. L’indomani mattina si presenta puntuale e fa l’amore con quella donna provando emozioni che non posso descrivere. Alle 12 e 30 rientra il marito: “Ciao, Mari’. Come stai?”. “Bene, grazie e tu?”. “Io bene… senti… e’ venuto su Gennaro?”. “Co… cosa? non ho capito”. “Avanti su!… ti ho detto: e’ venuto Gennaro ?!”. “Si’, si’ e’ venuto…”. “E ti ha portato mille euro?!”. “Si’, ma guarda che…”. “Basta cosi’, volevo solo avere la conferma! Pero’ che uomo! L’altro giorno mi incontra e mi fa: “Dottore, prestatemi mille euro che domani, quant’e’ vero Iddio, VE LI RIPORTO!”.

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De Magistris-Alemanno, sfida di stipendi Il sindaco di Napoli: «4200 euro». Il collega:«Io 5.000»] De Magistris-Alemanno, sfida di stipendi Il sindaco di Napoli: «4200 euro». Il collega:«Io 5.000»

http://www.corriere.it/politica/11_agosto_23/alemanno-demagistris_f7e13732-cdcb-11e0-8914-d32bd7027ea8.shtml

°°° Sì, ma De Magistris fa il sindaco, alemagno, oltre a smazzettare, devastare Roma e sistemare parenti e amici a spese nostre fino alla settima generazione… CHE CAZZO FA?

alemagno

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