I grandi del mondo

I Grandi avvertono l’Iran

“Nucleare, sfida al mondo”

Duro monito da Pittsburgh di Obama, Sarkozy e Brown a Teheran dopo l’annuncio dell’esistenza di un secondo impianto di arricchimento dell’uranio: “Violate le regole internazionali.

°°° Sono terribilmente offeso: perché tra i grandi del mondo non è mai presente silvio berlusconi: il miglior mafioso da 150 anni a questa parte?


DUE DEI  PIU’  GRANDI STRONZI  DEL MONDO

B.Gaddafi_

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Che differenza!

Clima, la Camera Usa dice sì
ai tagli alle emissioni. Esulta Obama

La Camera dei Rappresentanti americana ha approvato per 219 voti a 212 la “Climate change bill”, che pone severi limiti alle emissioni di gas inquinanti: -17% entro il 2020 e -80% entro il 2050. La legge, che deve ancora essere approvata dal Senato, è considerata dalla amministrazione Obama una delle maggiori priorità della agenda del presidente americano.

°°° Ma quanto mi piacerebbe essere americano con un presidente-statista come Barack Obama. E a chi non piacerebbe? Qui invece dobbiamo sorbirci i deliri i un dittatorello da strapazzo, che straparla di energia nucleare, di zittire tutti, di ottimismo malato… mentre l’Italia va in crescente sfacelo, NON ABBIAMO PRESENTE NE’ FUTURO, e l’80% delle famiglie non arrivano a mettere insieme il pranzo con la cena dopo il 15 del mese. Rimpiangiamo amaramente Prodi, invidiamo chi ha Obama. E ci attacchiamo al cazzo.

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Ricevo e pubblico

CIAO LUCIO TI PASSO QUESTA E-MAIL, HO PENSATO TI POSSA INTERESSARE, ALMENO PER FARLA GIRARE, L’ARGOMENTO É IMPORTANTE E CI PUÓ INTERESSRE TUTTI DA MOLTO VICINO, CIAO A PRESTO -BAROLE-

Innanzitutto volevo ringraziarti di cuore per aver contribuito alla raccolta delle firme on-line della nostra petizione “Non abbiamo bisogno del nucleare”.
Anche grazie a te abbiamo abbondantemente superato quota 30.000 firme!

Ti scrivo per invitarti a seguire un appuntamento legato alla nostra petizione: mercoledì 24 giugno alle ore 21.30 in diretta da Torino sulla web tv di Per il Bene Comune (www.livestream.com/perilbenecomune) Monia Benini intervisterà il prof. Luigi Sertorio. Ecofisico, formatosi con Amaldi, Sertorio è stato per lungo tempo a Los Alamos negli Stati Uniti, ha approfondito gli studi del reattore francese di ultima generazione (Superphoenix) e ha lavorato per tre anni per la NATO. Durante l’iniziativa (che attraverso la chat potrà essere interattiva), il Professore spiegherà le ragioni per le quali è possibile parlare di inganno nucleare per l’Italia.

Per dare ancora più forza alla nostra voce vogliamo accompagnare queste firme virtuali con altrettante decine di migliaia di firme cartacee. Per questo abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti.
Per le strade di tutta Italia abbiamo organizzato e continuiamo ad organizzare banchetti per la raccolta delle firme. Se vuoi puoi aiutarci scendendo per strada insieme a noi o facendo firmare parenti, amici e conoscenti.
Scrivimi a questo indirizzo e ti farò sapere se sono previsti punti di raccolta nella tua zona.
Puoi scaricare i moduli per le firme sulla pagina del nostro sito, dove hai aderito alla petizione:
http://www.perilbenecomune.org/index.php?mod=petition
I moduli firmati vanno inviati alla sede centrale del movimento:

Per il Bene Comune
P.le della Stazione, 15
44100 – Ferrara (FE)

A presto

Sergio Mazzanti
postmaster Per il Bene Comune

berlusconiappalti1

accordo-sul-nucleare

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Volete ridere?

ENERGIA NUCLEARE
Nucleare, Tesoro boccia il ddl
“Manca copertura finanziaria”

Allo stato attuale, l’intero provvedimento sul nucleare è “in contrasto con l’articolo 81 della Costituzione”. Ricadute anche per i consumatori. Bocciata anche la rottamazione delle auto

ROMA – Sonora bocciatura da parte del ministero del Tesoro su 34 novità introdotte nel ddl “sviluppo” durante il passaggio in Senato. Il ministero ha anche richiesto la soppressione di ben 18 norme “incriminate” che “metterebbero a rischio l’equilibrio economico dell’intero provvedimento sul nucleare e che allo stato attuale è in contrasto con l’articolo 81 della Costituzione”.

Per il Tesoro – si legge nella lettera indirizzata alla commissione Bilancio della Camera – le misure potrebbero determinare “incrementi delle tariffe a carico dei consumatori risultando pregiudizievoli a carico degli utenti finali”.

La lista dei rilievi del ministero dell’economia è articolata. Sono tre le norme del provvedimento (collegato alla finanziaria e in terza lettura alla camera) imputate di possibili ricadute negative sui consumatori. Il comma 3 dell’articolo 26 sul nucleare, che prevede di reperire 100 milioni dalla componente tariffaria a2 sul prezzo dell’energia elettrica, secondo via xx settembre è “in contrasto con l’orientamento del governo in tema di contenimento delle tariffe, in funzione anticrisi” e determina “oneri privi di adeguata copertura finanziaria”. Anche l’articolo 32, comma 6, prevedendo una possibile trasposizione di costi di terna sui clienti energivori, prefigura “un aumento di costi delle bollette” sul quale il ministero “esprime la propria contrarietà soprattutto alla luce dell’attuale contesto economico-finanziario”. “Non è in linea con l’attuale orientamento governativo” nemmeno il comma 4 dell’articolo 36 comma che autorizza lo sviluppo economico a utilizzare consulenti esterni.

Quanto alla ‘tenuta dei conti’, si inizia dall’articolo 1 sulle reti d’imprese: si contesta la titolarità al solo ministero dello sviluppo economico e non anche a via XX settembre dell’autorizzazione per le misure su ricerca e sviluppo già stabilite per i distretti. Sempre per motivi di onerosità si chiede la soppressione degli articoli 4 (attuazione di un regolamento Ue sull’accreditamento e vigilanza del mercato per la commercializzazione dei prodotti), 5 (delega per il riassetto normativo delle prescrizioni e degli adempimenti procedurali per le imprese), 31 (semplificazione di procedure) e 56 (contributi all’editoria coperti dall’incremento della robin tax). In particolare, l’articolo 31, alleggerendo la certificazione energetica degli edifici, può avere “effetti elusivi”, e l’articolo 56, incrementando l’aliquota della Robin tax, ha “copertura del tutto inadeguata, in quanto altera equilibri di operatori nei cui confronti le aliquote in esame non possono essere eccessivamente aggressive, posto che si producono effetti contrari”.

Bocciata anche la modifica alla rottamazione delle auto: estendere l’agevolazione prevista per il gpl “determina maggiori oneri” e allargare “la platea dei destinatari in modo talmente eccessivo rischia di vanificare del tutto l’efficacia di una disposizione diretta ad assicurare il rilancio dell’economia nazionale del settore automobilistico riducendone la portata positiva finora conseguita”.

°°° Hanno aumentato le sigarette e la benzina almeno sei volte in un anno e raddoppiato o triplicato le bollette Enel… e ancora non hanno un cent! CAZZARI! BUFFONI!!!

b-cazzaronucleare

ITALIANI STUPIDI CHE HANNO BEVUTO LE MINCHIATE DI MAFIOLO:

crisi-fisco

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Silvio, potresti andare a cagare?

Secondo un sondaggio presentato al Forum «QualEnergia» di Roma
Energia: agli italiani piace rinnovabile
Gradimento dell’ 80% per il solare ed eolico. Al nucleare, ritenuto «pericoloso e costoso» solo il 14%

ROMA – E’ il mix formato da energia solare più eolica quello che sta nel cuore degli italiani: l’80% di un campione rappresentativo della popolazione nazionale vorrebbe che fosse la fonte principale con cui produrre l’elettricità. Solo il 14% opta per il nucleare, di cui tanto si parla in questi mesi a causa del progettato rilancio da parte del governo. Questi dati, presentati al Forum Qual Energia, promosso a Roma da Legambiente e dal Kyoto Club, sono il frutto di una ricerca condotta da Lorien Consulting, un gruppo specializzato in indagini socio-economiche e del mensile La Nuova Ecologia. Dal nuovo sondaggio emerge una fotografia dell’Italia molto consapevole e informata sulle questioni energetico-ambientali che, per il 68,7% degli intervistati, rappresentano i problemi più rilevanti rispetto ad altri, come il rischio del terrorismo (22,1%) o la casa (4,9%). Sul nucleare in particolare emerge che più del 60% degli intervistati lo considera pericoloso e costoso e preferirebbe evitarlo.

DISPOSTI A PAGARE DI PIÙ – Ma il dato forse più significato emerso dall’indagine è quello relativo ai sacrifici che gli italiani sono disposti ad affrontare pur di garantirsi in futuro ambientale e dei sistemi di produzione energetici puliti. «Anche in tempi in cui si tende a diminuire il budget quotidiano (37,7% degli intervistati), gli italiani dichiarano un’aperta disponibilità a pagare di più per garantirsi energie pulite e sostenibili», ha riferito Antonio Valente, amministratore delegato di Lorien Consulting . Anche secondo il presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza lo scarso indice di gradimento del nucleare dovrebbe fare riflettere: «Nonostante la recente pressione mediatica, la stragrande maggioranza del campione intervistato, a prescindere da fattori anagrafici, socio-economici e di appartenenza politica, definisce l’energia nucleare cara e pericolosa, e privilegia le fonti rinnovabili. Solo una minoranza (14%) indica il nucleare come fonte da preferire; una minoranza che, di fronte all’ipotesi di abitare vicino a una centrale o a un deposito di scorie radioattive, avrebbe comunque seri dubbi».

LE PERCENTUALI – Il Forum QualEnergia, giunto quest’anno al secondo appuntamento, propone tra i temi la crisi economica e gli stili di vita sostenibili e, nei propositi degli organizzatori, vuole essere un’occasione per dare una risposta ai problemi energetici: dai cambiamenti climatici ai limiti delle risorse. La crescente attenzione degli italiani per le energie rinnovabili è anche il tema di un rapporto presentato dalla Fondazione Sviluppo sostenibile presieduta dall’ex ministro dell’Ambiente Edo Ronchi, secondo cui, entro il 2020, un kilowattora su tre (pari al 33%) dell’ energia elettrica può essere prodotto utilizzando fonti energetiche rinnovabili. «L’attuale obiettivo di produrre entro il 2020 solo un kilowattora su quattro, pari al 25%, di energia elettrica utilizzando fonti energetiche rinnovabili –sostiene Ronchi – sarebbe infatti un freno alla crescita del solare, dell’eolico e delle biomasse: si può fare di più». Il 33% di rinnovabili, che corrisponde a 108 terawattora (Twh) di produzione nazionale al 2020 (partendo dai 58 prodotti nel 2008) comporta l’obiettivo di 50 nuovi TWh rinnovabili da produrre entro il 2020. Tale obiettivo è impegnativo ma, secondo la Fondazione Sviluppo Sostenibile, raggiungibile nel modo seguente: 22 Twh di nuovo eolico, 11 Twh di nuove biomasse e biogas, 7 Twh di nuovo solare, 5 Twh di nuovo idroelettrico.

Franco Foresta Martin
27 maggio 2009

°°° Come dire… silvio berlusconi e claudio scajola, ANDATEVELA A PRENDERE NEL CULO!

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Adieu

Rinviato il decreto sul piano casa
Salta il patto dopo il no delle Regioni

08:21 POLITICA
Gli enti sostengono di non avere ri­cevuto garanzie sufficienti. Errani: «Il governo dia risposte su questioni fondamentali». Berlusconi e il sisma: abitazioni a novembre.

°°° E FLOP! Un’altra cazzata di Mafiolo sbugiardata immediatamente. E meno male che le regioni che contano di più, le più virtuose e progredite, sono amministrate dalla sinistra! Berlusconi, come tutto il mondo sa, tarocca tutto: i suoi pensieri, i suoi delirii, ma soprattutto tarocca i conti… quelli suoi da una vita e quelli pubblici ogni vo0lta che può. Perché è saltato il decreto? Semplice: Vasco Errani e gli altri governatori LIBERI hanno scoperto che NON C’E’ UN EURO! Manca la copertura finanziaria, così come manca per tutti gli altri decreti legge “ad minchiam” di questo regimetto; così come manca, e meno male, per le deliranti bufale del nucleare e del ponte sullo stretto. Ma non c’è un cent, e si vede, nemmeno per la ricostruzione né per ristorare e alleviare i disagi degli attendati. Purtroppo… Ma mafiolo se ne fotte: è troppo impegnato a farsi fotografare per l’ennesimo volumetto agiografico e FALSO da distribuire a spese nostre alle famiglie, in vista delle Europee; a partecipare a festini e festicciole di minorenni; a correre in discoteca a Sharm, a sparare coglionate dal suo zerbino preferito di Porta a Porta… Cosa volete che gli freghi a lui dell’Italia e dei suoi cittadini?

gravity-defying-homes


ALTRO CHE “PIANO CASA”, BURLESQUONI VATTENE! CI HAI ROTTO IL CAZZO!!!

rotto_ilcazzo

ber1

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POllice verso

L’atomo non scalda gli italiani
la maggioranza resta contraria

Un sondaggio Eurispes rivela che il 45,75% della popolazione non vuole il ritorno del nucleare: “Pericoloso e non risolve”

ROMA – La campagna governativa per il ritorno al nucleare per il momento non ha fatto breccia nel cuore degli italiani. Malgrado l’attivismo del presidente del Consiglio e del ministro delle Attività produttive Claudio Scajola nel sostenere la necessità di costruire il prima possibile nuove centrali atomiche, una larga maggioranza di cittadini rimane comunque contraria. A confermare l’ostilità che la rivolta del 2003 contro il sito di stoccaggio per le vecchie scorie radioattive progettato a Scanzano Jonico aveva già indicato in maniera molto chiara, è ora un sondaggio svolto dall’Eurispes nell’ambito del Rapporto Italia 2009.

Analizzando attraverso un questionario scritto un campione di 1.118 persone rappresentative dell’intera popolazione nazionale, l’istituto di ricerca ha rilevato una percentuale di contrari al ritorno del nucleare pari al 45,75%. La quota di favorevoli si ferma invece al 38,7%, ma in realtà andrebbe ulteriormente ridimensionata visto che ben l’8,2% di questi “sì” è vincolato al fatto che le nuove centrali vengano edificate lontano dalla loro zona di residenza.

Scavando tra le motivazioni del “no” all’atomo, l’Eurispes ha verificato che per il 27,3% il rifiuto è dettato dai rischi che tale scelta comporterebbe, mentre un 18,4% non ritiene l’atomo una soluzione rapida per risolvere i problemi connessi all’energia. Tra i favorevoli, invece, l’orientamento prevalente (30,1%) è quello di chi giudica il nucleare una buona soluzione per porre rimedio alla crisi energetica.

L’installazione di centrali nucleari sul territorio vede soprattutto contrari i residenti nell’area del Nord-Ovest (49,5%), nel Meridione (47,9%), nelle regioni centrali (47,2%) e nel Nord-Est (45,7%). In controtendenza invece le Isole, con una maggioranza di favorevoli (50%).

Il Rapporto Eurispes ha sondato poi anche la percezione degli italiani sulle problematiche ambientali in generale. Stando alle risposte fornite dal campione intervistato, l’emergenza numero 1 è quella dei rifiuti, con il 30,8% delle segnalazioni. Le preoccupazioni immediatamente successive sono quelle legate al riscaldamento globale (24,8%), l’inquinamento atmosferico (19,9%) e questione energetica (16,4%).

°°° Preoccupanti le scimmiette decerebrate delle isole al 50%. Tutto dovuto all’assoluta DISINFORMAZIONE.

nucl

accordo-sul-nucleare

fanculo2

coglione

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Firmiamo tutti!

http://www.perilbenecomune.org/index.php?mod=petition

PETIZIONE POPOLARE

NON ABBIAMO BISOGNO DEL NUCLEARE
Al Presidente della Repubblica,
Al Presidente del Senato,
Al Presidente della Camera Deputati,
Al Presidente del Consiglio,
Ai Parlamentari tutti

Noi cittadini e cittadine italiane, visto il “Piano Triennale per lo Sviluppo”, approvato dal Consiglio dei Ministri, che lancia “il ritorno all’energia nucleare”, facciamo presente che:

a. Il popolo italiano ha votato a larghissima maggioranza, con i 3 referendum del 1987, l’uscita definitiva dell’Italia dall’avventura nucleare, come hanno deciso anche Austria e Polonia (che non hanno avviato le loro centrali già costruite), Danimarca, Grecia, Norvegia e Irlanda (che hanno rinunciato alla loro costruzione), Germania, Belgio, Olanda, Spagna e Svezia (che hanno deciso di non costruire più centrali nucleari nel loro territorio, puntando sulle energie rinnovabili).

b. Il nucleare non ci libera dalla dipendenza dall’estero: l’uranio è una fonte esauribile; per far funzionare le centrali dovremmo importarlo e il suo prezzo sta salendo ancora più rapidamente del petrolio: dal 2001 al 2007 si è moltiplicato per dieci.

c. Non esiste il nucleare “sicuro” e “pulito”: i reattori di “quarta generazione” sono previsti tra 25-35 anni (dopo il 2030, attorno al 2040); intanto il governo vuole costruire centrali di “terza generazione” che non hanno risolto né il problema della sicurezza ( non c’è solo Cernobyl, ma decine di incidenti gravissimi come quelli che hanno provocato 7 morti nelle centrali giapponesi tra il 1995 e il 2005) né di come smaltire le scorie che restano radioattive per centinaia e migliaia di anni.

d. La strada maestra sono le energie rinnovabili: Germania, Spagna, Austria, Grecia, Danimarca e tanti altri stati, europei e non, si stanno liberando dalla schiavitù del petrolio investendo grandi risorse sull’energia solare termica, fotovoltaica e a concentrazione, sull’energia eolica e sul risparmio e razionalizzazione degli attuali consumi. In Italia basterebbe coprire di pannelli fotovoltaici solo lo 0,1% (un millesimo) del territorio nazionale (utilizzando un decimo di tetti, pensiline, barriere autostradali ecc.) per soddisfare il 20% del fabbisogno nazionale di energia elettrica.

e. Il nucleare è fuori mercato, vive grazie a sovvenzioni statali e militari: Le stime Usa per i nuovi impianti danno il costo del kWh nucleare a 6.3 cent, addirittura il 20% in più dei 5,5 cent del gas o 5,6 del carbone (anche questi, peraltro, dannosi per la salute e l’ambiente). Per questo negli Usa, nonostante gli enormi incentivi stanziati da Bush, nessun privato ci investe dal 1976. L’unico reattore in costruzione in Europa è in Finlandia, perchè quello stato carica sul proprio bilancio (dei contribuenti) smaltimento delle scorie e smantellamento finale della centrale (che costa quasi come la costruzione). Gli altri 8 stati che, nel mondo, investono nel nucleare, lo fanno, quasi tutti, per produrre anche materia prima per le bombe: Cina, India, Russia, Pakistan, Giappone, Argentina, Romania e l’Iran, attualmente nel mirino degli Usa, perchè non è suo alleato.

Perciò chiediamo ai massimi rappresentanti di Stato e Parlamento di non tradire la volontà popolare e non imboccare, con i nostri soldi, questo costosissimo vicolo cieco.

I firmatari sono informati, ai sensi dell’art. 13 decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 [Codice in materia di protezione dei dati personali], che promotrice della petizione è la lista civica nazionale PER IL BENE COMUNE con sede nazionale in Ferrara, Piazzale Stazione 15 , e che possono esercitare i diritti di cui all´art. 7 del codice della privacy scrivendo al responsabile del trattamento dati personali dott.ssa Benini Monia. I dati personali verranno trattati per le sole finalità della presente petizione.
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CAP:
Provincia:
Signup

Firmatari: 29331

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