I disastri di Berlusconi

Terremotati o “clandestini”?
Tensione con gli immigrati

L’AQUILA – Le più spaventate erano le famiglie di filippini nelle tende della fila numero uno. “Adesso ci mandano via tutti, noi stranieri. Adesso ci picchiano. Adesso scoppia la guerra”. Donne e bambini si sono chiusi nelle tende, hanno abbassato anche i teli delle finestrelle che permettono di respirare. In silenzio, ad ascoltare le urla che arrivavano dal campo, dicendo anche ai bimbi di stare zitti, per fare finta di non esistere. Erano le otto di sera di lunedì e la “guerra” era scoppiata da un’ora. “Un ragazzo romeno, 15 anni, grande e grosso, ha picchiato un bambino italiano di dieci anni. E’ successo davanti al gazebo dei clown”. Urla, spintoni, minacce, con i romeni da una parte e gli italiani dall’altra. “Il ragazzo romeno ha picchiato anche la zia del bimbo italiano, che si era permessa di sgridarlo. Il padre del bambino picchiato si è messo a cercare l’altro padre e per tutta sera gruppi avversi si sono inseguiti nel campo”. Sono arrivati i carabinieri e i poliziotti, si sono messi in mezzo e sono riusciti a evitare il peggio. “Andate a casa vostra – gridavano gli italiani – voi che non siete aquilani. In città non vi avevamo mai visto, da dove siete arrivati?”. “Siamo in regola, paghiamo i contributi. Voi siete solo dei razzisti”.

Una tregua è stata trovata solo alle 11 della sera, ma la paura è che basti un altro cerino acceso per incendiare tutto. Alle 2 di notte un altro romeno è stato denunciato per tentata violenza sessuale. Ha cercato di baciare una ragazza italiana. “Ormai da molti giorni – raccontano Cristina e Fabiana – si sentiva che la rabbia verso gli stranieri stava crescendo. E’ bastata una scintilla e la tensione è salita alle stelle”.

La tendopoli di piazza d’Armi, la più grande, è il nuovo “centro storico” dell’Aquila. Ci sono i tossicodipendenti che prima andavano al Sert, ci sono gli ospiti psichiatrici di una comunità. Ci sono, su 1400 persone, 390 extracomunitari, fra i quali 173 romeni, 93 peruviani, 78 filippini. Già in passato ci sono state tensioni. “Nella tenda vicino alla nostra – raccontano Maria e Vincenzo, madre e padre del bambino picchiato – la settimana scorsa i romeni hanno tirato fuori i coltelli. Sono centinaia, qua dentro. Sono arrivati anche da Roma per mangiare gratis. Fanno i terremotati sperando di avere una casa e dei soldi. Il censimento? Non vale nulla. I romeni si scambiano i cartellini di riconoscimento e di notte entrano da un buco che c’è nella rete. Per capire quanti sono, vada in mensa all’ora di pranzo o di cena. Sono quasi tutti forestieri. Debbono andare via tutti, questi stranieri. Se proprio vogliono tenerli, li mettano in un campo a parte e ben sorvegliato. Gli italiani sono con noi”.

Il maresciallo dei carabinieri, subito dopo la rissa, ha detto ai romeni che dovevano andare via, in un altro campo. “Siamo in regola, terremotati come tutti gli altri, e non ci muoviamo da qui”. Il responsabile della tendopoli, Gian Marco Venturoli, ha cercato di mediare. Ha chiesto alla famiglia italiana se poteva accettare un trasferimento in albergo, e la famiglia ha detto sì. “E così siamo noi ad andare via e i romeni resteranno qui a fare danni. Sono diventati i padroni a casa nostra. Il nostro bambino, dopo l’aggressione, ha un occhio nero e non vuole più parlare, nemmeno con noi. Andiamo via perché qui non si vive più. Abbiamo saputo che c’è anche un pedofilo, in questa tendopoli. I politici che sul terremoto fanno tante chiacchiere vengano ad abitare qui per qualche giorno. I delinquenti arrivati dalla Romania fanno di tutto e se tu protesti ecco la loro carta segreta: “sei un razzista”, ti dicono subito. Ma noi vogliamo soltanto rifiutare le prepotenze”.

“Sono state ore molto pesanti – dicono Cristina e Fabiana – Gli italiani da una parte, i romeni dall’altra. Ma noi italiani ci siamo divisi subito. Da una parte chi gridava “delinquenti andate via”, “non potere venire a fare i vostri comodi a casa nostra” e dall’altra quelli come noi che cercavano di fare ragionare. Siamo tutti sotto pressione, siamo stanchi di questa vita, ma l’unica cosa che non ci serve è il razzismo. Lo sapete tutti che anche noi siamo stati emigranti in mezzo mondo. Restiamo uniti per avere, tutti, una vita più decente”.

“Questo – dice Demetrio Egidi, capo della Protezione civile dell’Emilia Romagna, che guida la tendopoli – è un campo troppo grande e molto delicato. Il razzismo purtroppo non mi stupisce, perché è dentro il Paese, dunque anche in una tendopoli, dove i contrasti sono più forti perché si vive male. Noi abbiamo rassicurato tutti: vogliamo la convivenza e cerchiamo di spianarle la strada. Certo, lavorare in un campo con 1400 persone e 26 etnie diverse, non ci aiuta”.

Nei prossimi giorni arriveranno i condizionatori e i teli per fare ombra alle tende. Ma per ora, nelle tende c’è “puzza di gatto morto”, per l’erba dell’ex campo da calcio marcita sotto i teli. E il caldo non aiuta certo a calmare questa guerra fra poveri.

tenda


°°° ANCORA NON E’ NIENTE. COSA VO ASPETTAVATE CHE SUCCEDESSE CON MIGLIAIA DI PERSONE AMMASSATE E ABBANDONATE, SENZA COMFORT NE’ ASSISTENZA? PERSONE CHE HANNO PERSO TUTTO E HANNO SENTITO SOLO LE MINCHIATE DI SILVIO BERLUSCONI E DEI SUOI GIANNIZZERI?

antirazzisti1

Condividi
  • Facebook
  • Digg
  • Google Bookmarks
  • Live
  • YahooMyWeb
  • LinkedIn
  • StumbleUpon
  • Twitter

Ma quanta sfiga porta silvio?

°°° Questo verme di burlesquoni, amici miei, è ancora peggiore di COSSFIGA!

Maltempo, allarme fiumi
Alessandria, seimila evacuati
Pioggia e vento nella notte su quasi tutta la penisola. Dopo le due vittime in Sicilia, un uomo disperso nel Pavese per il crollo di una palazzina. Paura per il Tanaro (foto), già straripato vicino ad Asti. Ad Alessandria sgomberati alcuni quartieri. Il livello del Po è cresciuto di tre metri

ansa_15651497_15370

pioggia1

apotropaico6

Condividi
  • Facebook
  • Digg
  • Google Bookmarks
  • Live
  • YahooMyWeb
  • LinkedIn
  • StumbleUpon
  • Twitter

Quando vi sveglierete?

1) Milano: rissa tra stranieri, un morto

29 mar 09:23 Cronache

MILANO – Una rissa tra stranieri, questa mattina, a Milano ha causato la morte di un cittadino marocchino di 33 anni. Lo ha reso noto la questura del capoluogo lombardo, precisando che l’omicidio si e’ verificato vicino a un locale frequentato da extracomunitari. Gli agenti stanno ancora lavorando per ricostruire la dinamica dei fatti. (Agr)

2) Roma: tre accoltellati davanti a un bar, un morto

29 mar 09:18 Cronache

ROMA – E’ di un morto accoltellato e di due feriti il bilancio di un’aggressione avvenuta a Roma, nella zona ostiense. I tre uomini sono stati soccorsi davanti a un bar. Ancora sconosciuta la loro nazionalita’. Secondo gli investigatori che stanno indagando sul caso l’aggressione sarebbe avvenuta in seguito a una rissa. (Agr)

3) Giovane bruciato vivo nel Cosentino
«È stato ucciso dagli amici ubriachi»

09:27 CRONACHE
L’aggressione con la benzina dopo una lite
in un pub fra i tre che stavano cenando. I due, di 19 e 20 anni, sono stati fermati dai carabinieri: uno è rimasto ustionato al braccio destro

°°° Amici, anche ieri ho avuto delle discussioni (inutili) con due persone che – non sapendo un cazzo di niente – difendevano Mafiolo a spada tratta. Questi poveretti NON hanno cultura, NON hanno argomenti, si bevono come acqua fresca le minchiate del mafionano e quelle dei suoi pappagallini televisivi o della cartastraccia di unionesarda,ilgiornale,libero,ecc. Fateci caso: SONO TUTTI FATTI CON LO STAMPINO. Ho segnalato solo tre avvenimenti che riporta il corriera della serva di oggi. Potrei sfogliare dieci quotidiani e i tre casi diventerebbero trenta/cinquanta… TUTTI I GIORNI! Cosa voglio dire? Semplicemente che Mafiolo ha preso moltissimi voti da questi decerebrati che hanno creduto alle sue stronzate ANCHE in fatto di sicurezza! E dov’è ORA la sicurezza? Prima, fino a un anno fa, perlomeno si stava risalendo la china della crisi e SI STAVA MOLTO PIU’ TRANQUILLI,a casa nostra e per strada. Ma Mafiolo e la sua cosca hanno inventato IL PROBLEMA SICUREZZA, che NON c’era! Hanno bastonato con le loro tv e con i loro giornalacci – a tutte le ore e per mesi – i cervelli e gli scroti degli italiani… ed ecco i risultati: sono triplicati i reati, la gran parte delle città: specialmente quelle dove comanda la destra, sono davvero insicure e pericolose. Sono invivibili perché sono deserte già al tramonto: non essendovi CULTURA né EVENTI, i cittadini se ne stanno chiusi in casa e le città restano in mano ai delinquenti e alle ronde razziste. Milano è così, Verona è così, Roma è stata devastata allo stesso modo in soli 11 mesi!!! Torino, ad esempio, governata dall’ottimo Chiamparino, ha oltre mezzo milione di persone che ogni sera e ogni notte si riversano in centro: teatri e cinema pieni, ristoranti pieni, ragazze sole nei bar o a passeggio e… tutti si divertono e NON succede quasi mai nulla di riprovevole. Concludendo, questo regimetto ha sperperato il tesoretto di 28 mld lasciati da Prodi, ha perso un milione di posti di lavoro, ha fatto aumentare a dismisura il debito pubblico, ha devastato la sanità-la scuola-la ricerca e la cultura, ha fatto crollare il Pil, ha smerdato l’immagine internazionale dell’Italia tanto faticosamente ricostruita da Prodi e… ci ha sprofondati nelle mani della delinquenza e nella paura. Rialzati, Italia!

bferroviere

Condividi
  • Facebook
  • Digg
  • Google Bookmarks
  • Live
  • YahooMyWeb
  • LinkedIn
  • StumbleUpon
  • Twitter