Provenzano e il “ministro” rOMANO, DELLA COSCA MAFIOSA E PIDUISTA DI BURLESQUONI.

Provenzano e il ministro

di Lirio Abbate

Un nuovo pentito accusa Saverio Romano: lo conosco bene, il padrino ci ha ordinato di farlo eleggere in Parlamento. E la procura di Palermo scrive: “Si è messo a disposizione per aiutare Cosa nostra. Intascando mezzo milione”

(19 ottobre 2011)

Bernardo Provenzano è uno che sulla politica ha sempre avuto la vista lunga, scegliendo i giovani su cui puntare, quelli destinati ad andare lontano. E la sua attenzione sarebbe stata catturata da un rampollo democristiano, un ragazzo sveglio che non disdegnava i contatti con gli amici degli amici. E’ così che secondo i nuovi verbali raccolti dagli investigatori il padrino corleonese nel 2001 avrebbe investito sulla carriera di un parlamentare particolarmente promettente: Saverio Romano. Una nuova accusa contro l’onorevole che nello scorso dicembre ha lasciato l’Udc garantendo la sopravvivenza del governo di Silvio Berlusconi e ottenendo poi la poltrona di ministro dell’Agricoltura.

Pochi giorni fa, le prime intercettazioni trasmesse dalla procura di Palermo alla Camera hanno spinto Gianfranco Fini a chiederne le dimissioni, innescando uno scontro con il segretario del Pdl Angelino Alfano. Ma adesso “l’Espresso” è in grado di rivelare tutti gli elementi raccolti dagli investigatori nei confronti dell’esponente siciliano dei Responsabili. A partire dalle dichiarazioni inedite di un collaboratore di giustizia considerato di primo piano dagli inquirenti: Giacomo Greco.

Non è un mafioso qualsiasi, perché arriva da una famiglia che per decenni è stata al fianco di Provenzano. E conosce Romano da sempre perché sono cresciuti nello stesso paese, a Belmonte Mezzagno, piccolo centro a 24 chilometri da Palermo, con una forte presenza mafiosa. Nel 1997 i carabinieri li fermarono insieme durante un controllo di ruotine: con loro c’era un’altra persona, poi assassinata. Ma soprattutto il pentito è il genero del boss Ciccio Pastoia che per decenni curò gli interessi economici e la latitanza del vecchio padrino di Corleone. Nel 2004 Pastoia fu intercettato da una microspia mentre confidava i

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Leggi porcata: Federalismo fiscale, comuni (del Sud) a rischio stangata

Federalismo fiscale: ci perde il Sud (Sardegna esclusa), guadagna il Nord

Le città più penalizzate sono L’Aquila e Napoli (-60%). Milano +34%, Parma +105%, ma Genova -22, Torino -9%

MILANO – I capoluoghi di provincia perderanno oltre 445 milioni di euro in totale con il federalismo fiscale, ma con forti disparità tra Sud e Nord, con il primo penalizzato (Sardegna esclusa) e la regioni settentrionali che beneficeranno di nuove risorse, pur con qualche eccezione. E le città che vedranno la maggiore diminuzione di risorse saranno Napoli e L’Aquila.

DATI – Sono i dati che emergono da uno studio del Partito democratico realizzato dal senatore Marco Stradiotto sui dati della Commissione tecnica paritetica per l’attuazione del federalismo fiscale (Copaff). La perdita di risorse per i servizi essenziali per i 92 capoluoghi di provincia presi in esame, nel passaggio dai trasferimenti statali all’autonomia impositiva prevista dalla riforma, è pari complessivamente a 445.455.041 euro. È il risultato del confronto tra i trasferimenti relativi al 2010 e il totale del gettito dalle imposte devolute in base al decreto attuativo sul fisco comunale (tassa di registro e tasse ipotecarie, l’Irpef sul reddito da fabbricati e il presunto introito che dovrebbe venire dalla cedolare secca sugli affitti). Dei Comuni presi in esame, 52 otterrebbero benefici mentre 40 ne verrebbero penalizzati.

L’AQUILA E NAPOLI – In particolare, il Comune dell’Aquila perderà 26.294.732 euro pari al 66% delle risorse, quello di Napoli non avrà 392.969.715 euro, pari al 61% dei trasferimenti. Napoli ora è il Comune che riceve i trasferimenti statali più alti: 668 euro per abitante di fronte a una media di 387. I cittadini aquilani dal 2014 pagheranno, infatti 188 euro di Imu (Imposta municipale unica), mentre attualmente per ognuno di loro vengono dati al Comune 548 euro. Tutto il Sud sarà penalizzato: Messina perderà il 59%, Potenza -56%, Palermo e Cosenza il 55%, Taranto il 50%, Roma il 10%.

CHI GUADAGNA – Il capoluogo di provincia che avrà più da guadagnarci è Olbia, pieno di seconde case abitate pochi mesi all’anno (spesso solo uno). Il Comune sardo vedrà i propri introiti balzare del 180%. Chi guadagna è complessivamente il Nord: Imperia (patria dell’ex ministro Scajola) segna +122%, Parma +105%, Padova +76%, Siena +68% e Treviso +58%. Milano avrà il 34% di risorse in più, Bologna il 40%, mentre tra i capoluoghi del Nord perderanno Torino (-9%) e Genova (-22%).

°°° Fateci caso: perdono di molto le città governate (bene) dal centrosinistra e guadagnano troppissimo quelle derubate e devastate dalla destra mafiosa, razzista,  e piduista.

TUTTI BRAVI A FARE I FROCI COL CULO DEGLI ALTRI…

paradiso-gay

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Ultimi rantoli del piduista mafioso

La banda piduista rialza la testa e punta sul Corriere della Sera

di Rinaldo Gianola (l’Unità)

 Ieri pomeriggio c’era un’emozione palpabile nella Sala Buzzati, dentro il vecchio palazzo del Corriere della Sera, dove i familiari, i vertici del gruppo, i vecchi amici, i giornalisti si sono ritrovati per ricordare Walter Tobagi, ucciso trent’anni fa a Milano, e quel periodo tragico di morte e dolore per il nostro paese. Il ricordo è sembrato non rituale quando il notaio Gaetano Marchetti, abituato a misurare le parole, ha spiegato come intende il ruolo di editore: «Io dico no, un no senza se e senza ma alla legge sulle intercettazioni».

Marchetti è il presidente di Rcs, una

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Nauseante

Amici, ho appena visto il video di Travaglio pubblicato qui sotto. Trovo davvero nauseante che tutta la truppa di regime continui a vomitare fiele e calunnie contro Annozero e il suo dominus. Così come trovo ributtante che CASCO D’ORO: il piccolo cazzaro piduista che, non contento sei suoi capelli di plastica, si aggiri – a reti unificate e in perenne propaganda fascista -tra morti e faliliari dei morti, con un altro bel tre kg di plastica pompieristica sulla testona disabitata a sparare le sue solite minchiate: promesse che NON manterrà MAI (come non ne ha MAI mantenuta una in passato) e riferimenti a sondaggi fasulli. Dobbiamo assolutamente farci carico di diffondere a manetta l’informazione REALE in rete e fuori dalla rete. Non permettiamo altri scempi di verità.

b-idiota

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