Un povero, vecchio, pirla

Nota del premier dopo l’inchiesta del nostro giornale sul caso Noemi
Sul giornale in edicola domani la risposta del nostro direttore
Palazzo Chigi: “Da Repubblica
campagna denigratoria”

Il Pd: “Il Cavaliere si deve abituare alla libertà di stampa”

b-pirla

ROMA – “Invidia e odio nei confronti di un presidente del Consiglio che ha raggiunto il massimo storico della fiducia dei cittadini: sono palesi i motivi della campagna denigratoria che la Repubblica e il suo editore stanno conducendo da giorni contro il presidente Berlusconi”. E’ quanto sostiene una nota dell’ufficio stampa della presidenza del Consiglio dei ministri, dopo la pubblicazione dell’inchiesta sugli aspetti contraddittori del caso Noemi, che ha dato il via alla decisione di Veronica Lario di chiedere il divorzio.

“Attacchi di così basso livello, in vista delle prossime elezioni europee e amministrative, confermano non solo l’assoluta mancanza di argomenti politici concreti di quel giornale e della sua parte politica, ma anche una strategia mediatica diffamatoria tesa a strumentalizzare vicende esclusivamente private – conclude la nota – a fini di lotta politica”.

In mattinata arriva la replica del Pd: “L’attacco che arriva dai durissimi comunicati di Palazzo Chigi contro Repubblica – dice Paolo Gentiloni – va ben al di là di ogni polemica, fino a sconfinare nella minaccia. Il presidente del Consiglio non può usare queste parole, non può lanciare accuse di questa gravità e con toni tanto aspri quando proprio ai suoi più stretti collaboratori spetta il compito delle politiche e del sostegno alla stampa. Si deve abituare alla presenza di giornali che scrivono anche cose scomode: la libertà di stampa è un diritto garantito dalla costituzione”.

Il direttore di Repubblica Ezio Mauro risponderà alla nota di Palazzo Chigi sul giornale di domani.

°°° Mumble, Mumble… Repubblica si è limitata ieri a porre delle elementari domandine. Nulla a che vedere con le 18 domande che pose tre anni fa il Financial Times a Burlesquoni, dove gli si chiedeva espressamente (cosa che nessun giornalista italiota ha mai fatto) DOVE avesse preso i soldi per iniziare e per uscire dalla bancarotta nel 1993/4; che rapporti avesse con la Mafia, ecc… Mafiolo usò le sue tv – LUI SI’ – per diffamare il giornale più importante del mondo e minacciò una sfilza di querele. Preso per il culo dal mondo intero, querelò davvero… Indovinate chi ha vinto la causa? Non ne sapete nulla, vero? Certo, perché questo delinquente vive di annunci e di slogan. Poi, quando il gioco si fa serio, si caga in mano e fa delle immani figure di merda. Ma veniamo alla nota delirante di palazzo Chigi (che ha ospitato ben altre personalità… CHE VERGOGNA!):
Dice bonaiuti o servo equipollente:
Invidia e odio nei confronti di un presidente del Consiglio che ha raggiunto il massimo storico della fiducia dei cittadini

Ora, a parte il fatto che NON POTENDO VANTARE UN SOLO PROVVEDIMENTO COMMENDEVOLE, continuano a menarcela coi loro sondaggi FASULLI, INVENTATI, E SMENTITI DAI FISCHI e DAGLI SPUTI CHE RICEVE OVUNQUE SI PRESENTI… ma se c’è un verme che ODIA, chiunque non possa comprare, è proprio silvio burlesquoni medesimo!
Invidia?! Fatemi capire… cosa avrebbe da invidiare uno gnomo morente alto un metro e un cazzo sdraiato, impotente da una vita, pieno di cocaina come un uovo, con l’organismo putrefatto che lo obbliga al brodino vegetale o al risottino in bianco da almeno 30 anni, ignorante e volgare come una zoccola, con una fedina penale orripilante e indagato in mezza Europa, un fallito che non ne ha azzeccato nemmeno mezza come imprenditore (ma poi, un imprenditore è imprenditore in tutto il mondo, se è capace… questa merda di verme, ogni volta che ha messo il naso fuori dall’Italietta, senza l’appoggio di Craxi o della mafia, è stato mandato affanculo in un amen ed è tutt’ora indagato), antipatico come pochi, irriso da tutto il mondo: e cioè da quasi SEI MILIARDI di uomini e donne… Che cazzo avrebbe da invidiare costui?

a_cazzaro5

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Castelli, un pirla in malafede

Il governo attacca anche nel giorno dei lavoratori

Nemmeno nel giorno in cui si festeggiano i lavoratori e si ricordano i troppi morti per incidenti il governo riesce ad essere rispettoso. Secondo il sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti, il leghista Roberto Castelli, si esagera con il conteggio dei morti sul lavoro. Secondo l’ex ministro «serve un’operazione verità sul numero delle vittime degli incidenti sul lavoro. Bisogna depurare le cifre dei morti sul lavoro. Bisogna smettere di far credere che i morti in incidenti stradali verso e dal luogo di lavoro siano legati al problema della sicurezza sul lavoro – sostiene Castelli in una nota -. Non capisco perché le associazioni degli imprenditori accettino questa ipocrisia, che ci mette ingiustamente in fondo alle statistiche europee». Il ministro non capisce perché chi lavora in condizioni non idonee, senza tutele, magari in nero e per orari molto superiori a quelli consentiti possa perdere il controllo dell’auto tornando a casa. Non lo capisce e ci tiene a farlo sapere proprio il Primo Maggio.

castelli

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LA STORIA SIAMO NOI (TAROCCHI)


Giorni fa ho assistito alla più grande rimozione storica degli ultimi 40 anni. Proprio una puntata de “La storia siamo noi”, curata dal genero di Bernabei, “signorsotuttoioepossotutto” giovanni minor-minoli, che è anche stato compagno di banco di claudio martelli, nonché longa manu della malavita Rai e non: individuo con molte buone performances (ma anche immani leccate di culo) nel passato, ora aduso a sperperare miliardi nostri in cagate come “Un posto al sole” e “Agrodolce” (che, putacaso, scaricano vagonate di soldi in Campania e in Sicilia… ) Minoli, dicevo, ha dedicato un’ intera puntata per fare il panegirico di Giovanni Leone: dopo cossfiga, il peggior presidente della repubblica italiana. Leone, NON era quello che si era portato via anche l’argenteria dal Quirinale; NON era il padre di tre figli disadattati e arroganti che – sugli e dagli elicotteri militari – sparavano agli animali nella riserva di S.Rossore, ma anche a mucche e pecore nelle vicinanze; NON era il marito di una signora che gradiva molto di più la compagnia dei corazzieri e degli uomini di scorta piuttosto che quella del ridicolo marito. Insomma, Leone, anche a detta di… andreotti (MINCA, che pulpito!), era UN SANTO…
Mi spiegate come ha fatto a diventare il presidente di quella Repubblica, in un’italietta devastata dai servizi segreti deviati, dagli scandali, dalla P2 e dalla mafia imperante? O noi siamo tutti dei pirla?

leone

minoli

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Testa di minca!

Stop agli scavi, 294 le vittime. Paura per il maltempo

Ancora una scossa di 3.1 gradi nella notte di Pasqua. Dopo i funerali solenni di Stato per 205 delle vittime , in Abruzzo si smette di scavare. Fini e Berlusconi in visita nella tendopoli. Il premier: “Presto fuori dalle tende”.

°°° Dunque: si smette di scavare e, molto probabilmente, nei sotterranei ci sono i corpi degli inquilini immigrati che nessuno ha denunciato, dato che hanno affittato le cantine evadendo il fisco. Fuori dalle tende, ora che arrivano altre ondate di maltempo?! O coglione!!! Ma li ripari tu coi tuoi caschetti da pirla o con la bandana?

uovo

bpompiere1

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E questa?

giovedì, settembre 11, 2008

SORPRESA!
Categoria: Blog
LA CURIOSITA’ / LE IMMAGINI
Libano, la cuoca trova
26 perle in un’ostrica

°°° Però… se andava a Palazzo Chigi trovava 26 PIRLA!

IL GOVERNO BERLUSCONI AL LAVORO:

sniffa

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