Il Popolo Viola di nuovo in piazza per sfanculare e umiliare il mafionano e i suoi lacchè.

Popolo Viola: domani in piazza
pacifici, ma molto rumorosi…

viola

«I cittadini italiani all’estero vivono ogni giorno la vergogna di sentirsi identificare, in quanto italiani, a comportamenti scorretti e umilianti. Per questo abbiamo deciso di organizzare l’iniziativa del 12 febbraio, in più di 35 piazze italiane e straniere». Lo ha detto uno degli animatori Viola Gianfranco Mascia oggi alla conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa.

«Abbiamo pensato all’iniziativa anche per difendere la dignità di tutti i cittadini del nostro Bel Paese che meritano molto di più di un presidente del Consiglio egocentrico, corrotto e immorale, che meritano di essere rappresentati da istituzioni serie e devote alla res publica e non alla res privata del premie. Per questo – ha proseguito Mascia – scenderemo in piazza per chiedere le dimissioni di Berlusconi».

Con questi propositi gli Indignati e il Popolo Viola hanno annunciato le manifestazioni, lanciate dalla Pagina Viola di Facebook, che si svolgeranno in tante città italiane e straniere. Migliaia di persone scenderanno in più di 35 piazze del nostro Paese, oltre che ad Amsterdam, Bruxelles, Londra, New York, Parigi, Berlino, per chiedere le dimissioni di Berlusconi.

Lo faranno in modo pacifico ma ‘rumoroso’, per far sentire la loro protesta attraverso il suono di pentole, mestoli, padelle e coperchi. «Ribadiamo – ha concluso Mascia – che la forza di queste iniziative è la loro organizzazione molecolare e virale, la potenza della indignazione ci sta portando all’autopromozione utilizzando la rete ma anche il passaparola reale nei bar, per strada, nelle librerie, ovunque i cittadini si ritrovino, sgomenti per la situazione di reale pericolo democratico per il nostro Paese».

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Il Popolo Viola torna in piazza il 2 Ottobre! NoBday2

Il Popolo Viola torna in piazza Ecco i cinque motivi per cui dobbiamo sfiduciare Berlusconi

di Giuseppe Rizzo
Al 2 ottobre manca meno di un mese, ma la macchina organizzativa è in moto da settimane. Il Popolo Viola vuole presentarsi al NoBday2 ancora più numeroso e agguerrito del 5 dicembre scorso, giorno in cui migliaia di cittadini per la prima volta colorarono di viola le strade di Roma per manifestare contro Berlusconi.

Questa volta, però, dicono, non sarà solo una manifestazione contro il Cavaliere. «Vogliamo una legge sul conflitto di interessi, una nuova legge elettorale e elezioni anticipate», ci dice in questa intervista Silvia Bartolini (GUARDA IL VIDEO). All’iniziativa hanno aderito, tra gli altri, Liberacittadinanza e le Agende Rosse di Salvatore Borsellino.

Un appello a partecipare “alla realizzazione di una indimenticabile giornata di passione civile”, che vada oltre il NoBday stesso, “senza escludere nessuno e senza che nessuno si escluda”, è rivolto da Andrea Camilleri, Don Andrea Gallo, Paolo Flores D’Arcais e Margherita Hack dalle pagine di MicroMega. I quattro intellettuali non fanno parte dell’organizzazione dell’evento, ma invitano “tutti i gruppi viola, e le numerose altre realtà che si stanno mobilitando perché si riuniscano al più presto per organizzare insieme la manifestazione del 2 ottobre”. A questo appello all’unità hanno aderito in più di 25 mila.

In 38 città, intanto, migliaia di altre persone stanno organizzando pullman per partecipare al corteo che da piazza della Repubblica muoverà verso piazza San Giovanni, mentre dalla Sardegna salperà una nave speciale. Buone notizie anche dall’estero, dove gruppi di volontari stanno provando a organizzare dei NoBday a Madrid e Stoccolma.
Berlusconi testerà la maggioranza chiedendo la fiducia su cinque punti, dal federalismo alla giustizia. Quali sono i 5 su cui voi lo sfiducereste?

Primo: calpesta la Costituzione ponendosi al di sopra della legge, difendendosi dai processi e non nei processi. Secondo: non è capace di gestire gli effetti di una crisi (che ha sempre nascosto) e che sta facendo sprofondare il Paese, il suo tessuto produttivo, le imprese e le famiglie, i lavoratori, i precari come quelli della scuola ma non solo. Terzo: Ha una visione proprietaria delle istituzioni che usa per i suoi fini o le sue soddisfazioni private. Incarna un gigantesco conflitto di interessi che in nessun altro paese liberale sarebbe tollerato. Per le gravi ombre che gravano sul suo passato ma anche sul suo presente in relazione ai rapporti con mafiosi o condannati per reati di mafia che ha pure portato in qualche al governo o in Parlamento. E poi permettetemi di sottolinearne un’ultima che ultima non è: non ha rispetto per le donne e già solo questo basterebbe a mandare a casa un Presidente del consiglio.

Manca meno di un mese, ormai, all’appuntamento, state anche raccogliendo dei fondi, a che punto sono le donazioni e le adesioni?

Abbiamo da poco iniziato una raccolta fondi su Facebook che sta andando bene, ma che adesso rilanceremo con più forza. I riferimenti per sostenerci li trovate sul nostro blog www.noberlusconiday2.wordpress.com; adesione di tantissime associazioni, da Agende Rosse a Liberacittadinanza, ma soprattutto di tantissimi cittadini. Sono già 38 le città in cui si stanno organizzando dei pullman per raggiungere Roma, più una nave speciale dalla Sardegna.
Come lo state pensando, questo 2 ottobre, chi salirà sul palco e di cosa si parlerà?

Sarà come il 5 dicembre, con una differenza: non chiederemo soltanto le dimissioni di Berlusconi e del governo, ma anche una legge sul conflitto di interessi, una nuova legge elettorale e elezioni anticipate libere e democratiche. Dal palco parleranno cittadini comuni, precari, i terremotati dell’Aquila e gli alluvionati di Messina. Vogliamo dare la parola a loro. I temi saranno quelli ripresi sul nostro appello ma anche le questioni che riguardano la vita e il futuro del nostro Paese.
Quali sono i provvedimenti che vi piacerebbe fossero adottati subito dal Parlamento?

Come dicevo prima: legge sul conflitto di interessi e nuova legge elettorale. Ma urgono anche risposte forti per far fronte alla crisi che sta annientando il nostro Paese, gettando nel bacino della povertà centinaia di migliaia di famiglie, occorrono risposte contro la precarietà e in difesa della scuola pubblica.

b.aforas

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