Salute e grano! E forza mafia! Salerno-Reggio Calabria.

Viaggio sulla Salerno-Reggio
ecco i cantieri ostaggio della criminalità

Dopo i lavori, il tracciato finisce prima e ha meno curve ma le spese sono quasi raddoppiate rispetto all’inizio. Zig zag, cambi di carreggiata, niente aree di servizio settecento imprese al lavoro lungo 400 chilometri. In 10 anni i costi saliti da 5,8 a 10,2 miliardi

dal nostro inviato ROBERTO MANIA

Viaggio sulla Salerno-Reggio  ecco i cantieri ostaggio della criminalità 

REGGIO CALABRIA – L’autostrada si è accorciata. Venti chilometri di meno. Finisce prima e ha meno curve. Ma costa di più. La Salerno-Reggio Calabria, a tredici anni dall’inizio dei lavori di rifacimento, rimane uno sgorbio. Resta l’autostrada senza pedaggio, e solo con qualche corsia di emergenza. Infatti non è neanche un’autostrada, come ha certificato l’Unione europea. Un’odissea per chi la percorre tutta. Un lungo territorio da spolpare, sezionare, controllare per la camorra e la ‘ndrangheta. Giulio Tremonti, ministro dell’Economia, l’ha attraversata, accompagnato dai segretari di Cisl e Uil, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti, meno di un mese fa. Due giorni dopo il suo passaggio, a Nocera Terinese, vicino a Lamezia Terme, è saltata una sonda che serve per scavare le gallerie. Un avvertimento, nonostante dall’inizio di febbraio sia presente l’esercito nei vicini cantieri del reggino, trenta chilometri militarizzati.

UN LUNGO CORPO DEL REATO
Benvenuti, allora, nel “più lungo corpo del reato” dell’Italia. Degli scandali, dei morti ammazzati, degli appalti truccati, dei cantieri finti, del calcestruzzo impoverito. Delle code. Benvenuti nell’opera infinita dai costi inarrestabili: dai 5,8 miliardi di euro previsti nel 2002 si è passati ai 10,2 miliardi di fine 2010. Il doppio. Dall’inizio dei

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Voglio sapere!

TERREMOTO: DI PIETRO, DAI CROLLI AD ALLARME GIULIANI, IO VOGLIO SAPERE…
(Adnkronos) – “Io voglio sapere”: sono tanti gli interrogativi sul terremoto sollevati dal leader dell’Idv, Antonio Di Pietro, che dal suo blog domanda in primo luogo perche’ “alcuni edifici pubblici sono crollati come castelli di sabbia. Voglio sapere perche’ -continua Di Pietro- Giampiero Giuliani e’ stato trattato come un pazzo allarmista in un telegiornale di ‘Studio Aperto’ il 2 aprile, 4 giorni prima del terremoto, e poi denunciato per procurato allarme. Voglio sapere perche’ il governo non ha preso in seria considerazione le parole di un esperto, e con chi abbia condiviso di correre questo rischio”.

“Sperando che la risposta non sia quella che ho gia’ ascoltato -aggiunge il leader dell’Idv- e cioe’ che non si sarebbe potuto evacuare l’Abruzzo, ma almeno gli edifici pubblici a piu’ alto rischio compresa la casa dello studente dove da giorni si udivano sinistri scricchiolii. Voglio sapere perche’ i media si affannano a coprire queste notizie”. “Voglio sapere – continua Di Pietro – perche’ il governo sponsorizza l’Impregilo, societa’ coinvolta nello scandalo dei rifiuti di Napoli, nell’eterno cantiere dai finanziamenti senza fondo della Salerno Reggio Calabria, nella costruzione di parte dell’ospedale San Salvatore sgretolatosi a L’Aquila ma costato nove volte in piu’ del preventivato”.
TERREMOTO: DI PIETRO, PERCHE’ GOVERNO SPONSORIZZA IMPREGILO?...
(ANSA) – ‘Voglio sapere perche’ il governo sponsorizza l’Impregilo, societa’ coinvolta nello scandalo dei rifiuti di Napoli, nell’eterno cantiere dai finanziamenti senza fondo della Salerno-Reggio Calabria, nella costruzione di parte dell’ospedale San Salvatore sgretolatosi a L’Aquila, ma costato nove volte in piu’ del preventivato’. E’ quanto scrive il leader dell’Italia dei valori, Antonio Di Pietro, sul suo blog. Di Pietro, chiede ‘giustizia’ per la gente d’Abruzzo e si riferisce in particolare alla societa’ Impregilo: ‘Voglio sapere – dice – perche’ dopo questa conclamata inadeguatezza di uno dei piu’ grossi gruppi edili del Paese, Silvio Berlusconi si ostini ad appaltargli l’opera inutile del Ponte di Messina’.

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