La zoccola ignorante Gelmini: Finanziamento incostituzionale alle private

Augusto Pozzoli

Scuola, l’ultima eredità della gestione Gelmini

Finanziamento incostituzionale alle private

Al comma 14 dell’art.5 della legge di stabilità 2012 l’ex governo ha previsto uno stanziamento per le scuole non statali di 242 milioni che vanno ad integrare i 278,9 del disegno di previsione del Bilancio. L’articolo si basa su una legge già abrogata dalla Consulta

Sul tema scuola il nuovo governo Monti si troverà subito una brutta gatta da pelare. Una disinvolta eredità del precedente governo che al comma 14 dell’art.5 della legge di stabilità 2012 aveva previsto uno stanziamento per le scuole non statali di 242 milioni che vanno ad integrare i 278,9 del disegno di previsione del Bilancio.

L’intervento tuttavia si basa su una norma chiaramente incostituzionale perché si appoggia all’articolo 1, comma 635, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, che la Corte Costituzionale (con la sentenza n.50 del 2008) aveva abrogato. Osserva Osvaldo Roman, esperto di giurisdizione scolastica del Pd: “La circostanza era stata fatta rilevare dall’Ufficio Studi del Senato e segnalata dallo stesso relatore di maggioranza senatore Guido Possa, ma inspiegabilmente non si è voluto modificare il testo iniziale. Come potrà ora il governo in carica dare attuazione ad una norma esplicitamente incostituzionale?”.

Una vera e propria spada di damocle che è destinata a sollevare gravissimi problemi sia sul piano generale delle scuole non statali. Un governo ricco di tante personalità cattoliche che si trova a dover rispondere alle pressioni delle scuole paritarie che sono per lo più religiose e non ha a disposizione risorse legittimamente messe in campo.

Ma in particolare a farne le spese sarà il settore della scuola dell’infanzia che, come è noto, vede i comuni impiegare ingenti risorse per fronteggiare le inadempienze della scuola statale. Come sarà possibile senza questi stanziamenti sostenere le scuole dell’infanzia comunali (in questo senso appunto non statali) e tutte le altre private religiose che suppliscono alla carenza di strutture statali? Il governo Monti si trova ore di fronte a un dilemma insidioso: o trova un rimedio legittimo per rimediare alla disinvoltura dei predecessori, oppure continua a muoversi utilizzando strumenti incostituzionali.

Un criterio quest’ultimo che andrebbe a cozzare con l’impegno di legittimità assunto da Mario Monti al momento del suo insediamento che caratterizza una importante svolta di governo.

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Lega ladrona: come la moglie di bossi si fotte quasi 1 milione l’anno di euro ITALIANI

Elisabetta Reguitti

27 ottobre 2011

Il merito questa volta è tutto di Mariastella Gelmini. Lei che, in diretta a Ballarò, nel suo impeccabile look da istitutrice, ha rispolverato la vicenda di Lady Bossi, baby pensionata, ma foraggiata anche dalla Bosina (Libera scuola dei popoli padani) di Varese di cui Manuela Marrone in Bossi è fondatrice e che ha ricevuto ben 800 mila euro di fondi pubblici “italiani”, non soldi padani.

Ricapitolando: Gianfranco Fini, sulle pensioni, interviene tra l’altro ricordando come nel 1992 la seconda moglie del Senatur andò in pensione a soli 39 anni. Ma ecco che il ministro dell’Istruzione (la stessa del tunnel dei neutrini) prende subito la parola e assicura: “Non è vero, sono andata alla Bosina poco tempo fa e ancora insegnava”. Forse neppure si è resa conto la ministra che per sostenere l’alleato Bossi (non l’ormai nemico Fini) bene avrebbe fatto a tacere. Già perché in questo modo ha rispolverato la recente storia del polo scolastico parificato in quel di Varese – elementari, medie e liceo linguistico – che si presenta come “la scuola del territorio”.

La scuola è parificata e vi insegna per l’appunto (lo certifica la stessa Gelmini) la pensionata dallo Stato e lavoratrice per il privato d’ispirazione leghista (Manuela Marrone in Bossi), socia della cooperativa che gestisce la struttura. Ma siccome quello che conta sono i fatti, la

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Disastro gelmini/burlesquoni. Caos:scuole, in arrivo il taglio di 1.130 istituti

Augusto Pozzoli

17 ottobre 2011

Caos:scuole, in arrivo il taglio di 1.130 istituti

E’ il “dimensionamento” della Gelmini

L’operazione rientra nella politica dei tagli attuata dal ministero. E così oltre alla chiusura e al conseguente accorpamento degli istituti a rischio ci sono anche quasi duemila posti di lavoro

Scuole in rivolta. Obiettivo: il diktat del ministro Maia Stella Gelmini di eliminare 1130 istituzioni scolastiche entro il 31 dicembre prossimo per fare cassa. Si tratta della cosiddetta operazione “dimensionamento”, ossia l’obbligo di portare ogni scuola a
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Le scuole pericolose. Ma che gli frega al mafionano e alla sua cosca? Tanto loro a scuola non ci sono mai andati!

Le scuole pericolose

Secondo i parametri fissati dai ministeri dell’Istruzione e del Tesoro, in Italia quasi una scuola su tre è “a rischio”: il record spetta alla Calabria con più di cinque scuole su dieci, ma anche il Lazio ne conta quattro su dieci. Il risultato è che ogni anno nei plessi scolastici accadono una ventina di incidenti. L’anno scorso, per fortuna, nessuna vittima, ma qualche studente è rimasto ferito

la Repubblica
di SALVO INTRAVAIA e STEFANO PAROLA. Video di ALESSANDRO CONTALDO

Vecchi, trascurati, senza controlli
I numeri neri dei plessi scolastici

Vecchi, trascurati, senza controlli I numeri neri dei plessi scolastici

Liceo Darwin di Torino, l’aula dove è crollato il tetto nel 2008. Perse la vita un 17enne, Vito Scafidi

Un documento riservato firmato da Tremonti e Gelmini dopo la morte, nel 2008 al Darwin di Rivoli, dello studente Vito Scafidi elenca le caratteristiche di un edificio scolastico “a rischio”. E, secondo i dati anch’essi segreti, forniti dalle Regioni, una scuola su tre è attualmente in queste condizioni

Ritorno in classe per sette milioni e ottocentomila alunni nelle “solite” scuole sgarrupate. Il patrimonio edilizio delle scuole italiane continua a soffrire di una cronica carenza di finanziamenti e di interventi di ristrutturazione. Gli ultimi dati disponibili offrono un quadro dei 42mila plessi tutt’altro che confortante.

Edifici a rischio. Sono numeri riservati raccolti dal ministero e che a noi arrivano tramite il sindacato. L’elenco delle scuole messe peggio venne stilato dalle singole regioni nel 2010 e comprende il 30 per cento dei plessi: oltre 12mila edifici. Al Sud si concentrano le situazioni peggiori, mentre al Nord le cose vanno un

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Arrestato preside: ruba alla scuola per viaggi di studio? No, HARD!

Ruba 300mila euro alla scuola
per viaggi hard: arrestato preside

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Hanno falsificato il bilancio della scuola per dieci anni, rubando dalle casse dell’istituto circa 300.000 euro e utilizzandoli per fini personali, per soddisfare esigenze della famiglia o per effettuare viaggi di piacere all’estero. In più occasioni, tra l’altro, i soldi erano serviti per andare in Romania, dove avrebbero avuto anche degli incontri a sfondo sessuale con delle prostitute, anche se questi non erano la finalità principale di quei viaggi. A Piazza Armerina, vicino Enna, sono finiti in manette il dirigente scolastico e l’ex direttore amministrativo del
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Scuola e ricerca. Altri danni epocali creati dal mafioso berlusconi.

La massa mancante dell’universo
scoperta da stagista australiana

E’ una studentessa 22enne alla facoltà di ingegneria di Melbourne. Gli scienziati inseguivano la soluzione del rompicapo da decenni, lei ci è riuscita in tre settimane

La massa mancante dell'universo scoperta da stagista australiana da sinistra: la dottoressa Jasmina Lazendic-Galloway, Amelia Fraser-McKelvie, and il dottor Kevin Pimbblet

MELBOURNE – Team di scienziati di tutto il mondo l’hanno inseguita per decenni. Ma della cosidetta “massa mancante” dell’universo nessuna traccia. L’ha invece individuata, in soli tre mesi, una studentessa di ingegneria aerospaziale dell’Università Monash di Melbourne, Amelia Fraser-McKelvie, di 22 anni, che ha condotto con astrofisici della Scuola di Fisica dell’ateneo una ricerca mirata a raggi X. La scoperta, descritta nella rivista Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, è ancora più notevole perché Fraser-McKelvie, 22 anni, non è una ricercatrice di carriera, ma una studentessa che lavorava come stagista con una borsa di studio. Il suo relatore Kevin Pimbblet della Scuola di Fisica ha sottolineato come gli scienziati si siano scervellati per decenni sulla questione mentre lei ci ha messo solo 90 giorni.

“Si pensava da un punto di vista teorico che nell’universo dovesse esserci circa il doppio della massa, rispetto a quella che è stata osservata”, scrive Pimbblet nella relazione di cui è coautore. “Si riteneva che la maggior parte di questa massa mancante dovesse essere situata in strutture cosmiche di grande scala fra i gruppi di galassie, chiamate filamenti. Gli astrofisici ritenevano che la massa fosse di bassa densità ma alta di temperatura, attorno al milione di gradi Celsius. In teoria quindi avrebbe dovuto essere osservabile sulle lunghezze d’onda dei raggi X. La scoperta di Fraser-McKelvie ha dimostrato che l’ipotesi era corretta”, aggiunge lo scienziato.

Usando le sue conoscenze nel campo dell’astronomia a raggi X, la giovane studiosa ha riesaminato da vicino i dati raccolti dai colleghi più anziani, confermando la presenza dei filamenti, che fino allora era sfuggita. La scoperta potrà cambiare la maniera in cui sono costruiti i telescopi, sostiene Pimbblet.

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