Contuiniamo a smontare le minchiate

Dai microfoni di Radio Anch’io il premier torna sul caso Noemi Letizia
“Pura invenzione, calunnia staccata dalla realtà. Non ho niente da chiarire”
Berlusconi: “Foto innocenti”
Ma denuncia il giornale spagnolo
E sui voli di Stato: “Sono aumentati a causa della crisi internazionale”

ROMA – Nessun commento diretto alla pubblicazione, ma un concetto che torna a ribadire come un mantra: “C’è una violazione della privacy inaccettabile”. E una querela al giornale spagnolo. Dopo le maratone tv di ieri, con poco o nessun contraddittorio, Berlusconi torna ad imperversare sui media. A Radio Anch’io il presidente del Consiglio definisce le foto delle feste a Villa Certosa, in parte pubblicate sul quotidiano spagnolo El Paìs, immagini “assolutamente innocenti”.

Subito dopo l’avvocato del premier Niccolò Ghedini ha denunciato El Pais per la publicazione delle foto. “Sono fotografie – spiega il legale – che provengono da reato, visto che sono state sequestrate qui in Italia proprio perché si ritiene che siano frutto di un comportamento anti-giuridico e quindi di un illecito penale; perciò è evidente che non possono essere acquistate da nessuna parte del mondo”. Non solo. Ghedini annuncia anche “un’azione in sede civile per chiunque ri-pubblichi in italia le fotografie acquistate apparse su El Pais”.

Proprio sul caso delle foto a Villa Certosa Berlusconi è intervenuto stamattina a Radio Anch’io: “E’ scandaloso che si possano fare delle foto con dei teleobiettivi entrando nel privato delle persone. Le persone fotografate a Villa Certosa sono state aggredite”.

Poi aggiunge: “Sulla vicenda non ci sono versioni contrastanti. Sono state tutte invenzioni della stampa. Non ho dato risposte, ritenendo mio diritto non parlare di cose che ritengo fatti miei personali”. E in merito alle dieci domande poste da Repubblica ribadisce: “L’unica domanda alla quale dovevo rispondere da premier era ‘Ci sono stati rapporti piccanti?’, e ho risposto di no”.

Una signora telefona e domanda: “Noemi è sua figlia? C’è anche una certa somiglianza”, e Berlusconi risponde: “Signora non creda a tutte le storie messe in giro…”. Il premier torna così a parlare di “pura invenzione, calunnia staccata dalla realtà, di cui la sinistra ha approfittato non avendo programmi e nemmeno leader presentabili”.

E il signor Letizia autista di Craxi? “Non l’ho mai detto, è stato un senatore del Pdl che è caduto in un equivoco”, sostiene il Cavaliere. “Ci ho messo anche sopra un giuramento sui miei figli, un presidente del Consiglio spergiuro dovrebbe andarsene subito”. E ancora: “Non sono mai stato in una stanza da solo con questa ragazza. Se qualcuno dimostrasse che il presidente del Consiglio è uno spergiuro dovrebbe dimettersi un minuto dopo e andare a nascondersi”.

Nell’intervista il premier affronta anche la questione dei voli di Stato, sostenendo che “ne abbiamo fatti più del governo precedente perché abbiamo lavorato di più e ci siamo trovati in mezzo ad una crisi internazionale, per cui dobbiamo andare spesso in giro per il mondo per delle riunioni”.

A chi gli chiede, infine, se la vicenda avrà ripercussioni sui rapporti con la Chiesa, risponde netto: “Se c’è un governo che è vicino ai cattolici è questo, tanto che un alto esponente del Vaticano ha definito i rapporti tra il governo e la Santa Sede i migliori rispetto a tutti i precedenti governi”.


°°° In attesa che il domestico azzeccagarbugli di Mafiolo (che mi deve oltre TRECENTO MILIONI DI EURO, non dimentichiamoci!) quereli anche me, ora smonto PAROLA PER PAROLA, CAZZATA PER CAZZATA, queste ultime menzogne di silvio berlusconi.

a) Noemi Letizia
“Pura invenzione, calunnia staccata dalla realtà. Non ho niente da chiarire”

NON E’ VERO! Ha ammucchiato un mare di stronzate false, smentendole una dopo l’altra con altre cazzate, ma NON ha spiegato né chiarito un bel niente. Anzi… e mentre tutti i giornali del pianeta lo inseguono con le dieci domande, lui continua a SCAPPARE. Com’è sempre scappato dalle sue responsabilità, dai faccia a faccia con Prodi, con Veltroni, con Di PIetro e con Franceschini. Un verme vigliacco, ecco cos’è!

b) “Foto innocenti”
Ma denuncia il giornale spagnolo

NON E’ VERO! Non sono foto innocenti manco per niente: sono pornografia pura, volgare e indegna rappresentazione della vita di un uomo di governo. Si dovrebbe dimettere solo per queste due foto. Ma io sono certo (perché lo so da testimoni presenti) che ci sono sempre state montagne di cocaina a disposizione degli ospiti e delle minorenni. Ma sospetto anche che in qualche foto siano ritratti dei mafiosi, magari ricercati e latitanti. Denuncia El Pais? Bene, oltre all’ennesima figura di merda davanti al mondo civile, ecco che perderà anche questa causa (come ha sempre perso TUTTE le cause coi giornali, con Di Pietro, con Santoro e Travaglio) e dovrà sborsare un altro bel pacco di milioni per i danni.

c) voli di Stato, sostenendo che “ne abbiamo fatti più del governo precedente perché abbiamo lavorato di più e ci siamo trovati in mezzo ad una crisi internazionale, per cui dobbiamo andare spesso in giro per il mondo per delle riunioni”.

NON E’ VERO! Dal momento che NON SE LO CAGA NESSUNO, si tratta esclusivamente di voli per marchette e marchettari. Anche stasera Obama sarà in Germania per incontrare Angela Merkel. Il mafionano sta pietendo un incontro con lui DA MESI, ma Barack non se lo fila per niente e lo sta mandando al manicomio. Non se lo caga Obama, ma non lo vogliono vedere né sentire nemmeno Brown, Zapatero, e tutti gli altri leader europei e mondiali. Questo fatto sta sotto gli occhi di tutti.
Conclusione: IL NANO SA SOLAMENTE RUBARE, SPARARE CAZZATE E RENDERSI RIDICOLO AGLI OCCHI DELL’INTERO PIANETA. BERLUSCONI, CHIEDI SCUSA E DIMETTITI!

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L’ABISSO per colpa di Mafiolo

ILSOLE24ORE.COM
VISTI DA LONTANO / Financial Times: il vero peccato di Berlusconi è l’economia
di Elysa Fazzino

«ll vero peccato di Berlusconi» è di essere uno dei peggiori gestori dell’economia italiana: l’Italia è sempre più oberata dal debito pubblico e sarà il solo Paese dell’eurozona con tre anni consecutivi di recessione. Il Financial Times torna alla carica e lancia un nuovo affondo al premier italiano, spostando il tiro, questa volta, sull’economia. La critica viene dal blog di Tony Barber da Bruxelles, che si può leggere sul sito www.ft.com.
Il blog parte dal caso Noemi Letizia per poi osservare che gli avversari di Berlusconi, in Italia e fuori, «ribollono di furia» nel vedere come lui esce indenne dalle bufere, l’ultima delle quali è la sentenza che ha condannato l’avvocato inglese David Mills per avere testimoniato il falso per proteggere Berlusconi e la sua Fininvest. «In qualsiasi altro paese europeo, uno scandalo di queste dimensioni avrebbe fatto cadere il primo ministro in minor tempo di quanto ci voglia a dire “papi”. Ma non in Italia, dove Berlusconi è riuscito a fare approvare dal Parlamento una legge che gli dà l’immunità».
Barber definisce «deprimente» il rituale di accuse e controaccuse tra Berlusconi e i magistrati, rituale che continua a ripetersi anche adesso. Quindi mette il premier italiano sul banco degli imputati con l’accusa economica.
«Nel tribunale dell’opinione pubblica – scrive Barber – alcuni potrebbero considerare sorprendente che Berlusconi non sia stato condannato per essere stato uno dei peggiori gestori dell’economia italiana dal 1945 in poi». Il suo breve governo del 1994 «non ha ottenuto niente». I suoi cinque anni al potere dal 2001 al 2006, soprattutto a causa sua, non hanno introdotto le riforme di liberalizzazione di cui l’Italia ha disperatamente bisogno per essere competitiva nell’eurozona. Ora, continua il blog, Berlusconi «sta presiedendo un declino che, secondo il Fondo Monetario Internazionale, farà dell’Italia il solo Paese dell’eurozona dove ci saranno tre anni consecutivi di recessione, dal 2008 al 2010».
La stilettata finale: «Peggio di tutto, il debito pubblico italiano aumenterà al 116 per cento del prodotto interno lordo nel 2010, secondo la Commissione europea. In altre parole, l’Italia tornerà dove era alla fine degli anni ’90. Noemi o non Noemi, questo è il vero peccato di Berlusconi».

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MERDA DI VERME

Cultura
Einaudi non pubblica il Nobel
Saramago: critica Berlusconi

Einaudi non pubblicherà la traduzione italiana del prossimo libro del Nobel Saramago. Secondo il settimanale l’Espresso decisione legata ai «giudizi a dir poco trancianti su Berlusconi, proprietario di Einaudi» presenti nell’opera.

°°° Popolo delle libertà DI UNO SOLO. E per giunta pluripregiudicato, delinquente abituale, mafioso, cocainomane, pedofilo, dittatorello. Bella roba!

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Il governo del fare

Burlesquoni è al G20 e non se lo caga nessuno. Come al solito. Ruba le parole crociate a un commesso e si scervella per più di due ore. Alla fine ha scritto una sola parola. Arriva Gasparri, l’essere più colto della banda, e Silvio dice: “Maurizio, scusa… secondo te… 4 lettere… definizione: “Nell’antica Roma un uomo ci stava sopra,”
“Uhmmm BIGA, capo…”.
“Ah, ecco, dicevo!!! Una cortesia… hai una gomma?”

APTOPIX ITALY BERLUSCONI

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COCAINA

DA NOEMI A MIKE, SILVIO S’AMMOSCIA – L’OTTUAGENARIO A CENA CON IL CAV. PER FARE PACE: “NOI DUE SOLI, LUI STANCHISSIMO, SEMBRAVA COSì SOLO: MI HA MESSO UNA TRISTEZZA” – “LA SERA DOPO LO VEDO VISPISSIMO DA VESPA! DOVE HA PRESO TUTTA l’’ENERGIA?”…

Da “Libero”

Io, Silvio e il minestrone. Mike Bongiorno ce l’ha fatta: dopo il drammatico appello rivolto dalle telecamere di “Che tempo che fa” di Fabio Fazio a Berlusconi: «Perché non mi chiama?», il Cavaliere ha chiamato e invitato a cena Mike il giorno successivo. Lo storico presentatore ha raccontato l’agognato attovagliamento col premier a “Oggi”.

Un incontro melanconico nella villa di Arcore: «Noi due soli», racconta, «nella grande sala vuota. Lui era stanchissimo. Davanti a quel minestrone, cucchiaiata dopo cucchiaiata, diceva: “Sono teso, dormo pochissimo, quattro ore per notte. Mi attaccano da tutte le parti”.

E io pensavo: “Ma guarda un po’, sono qui con l’uomo più potente d’Italia… una cena che tutti m’invidieranno, e mi viene una gran tristezza. Quest’uomo mi sembra così solo! C’era come un senso di freddo e di buio attorno a noi». Mike gli ha parlato della lettera scritta quando nessuno a Mediaset gli dava retta:

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«”Forse non lo sai”, dicevo in sostanza, “ma non faccio più parte del gruppo. Ti volevo ringraziare per quegli anni”. Lui mi ha risposto di non averla mai ricevuta, poi mi ha telefonato per dirmi che l’aveva trovata aggiungendo che avrebbe voluto chiedermi di rimanere a Mediaset, ma qualcuno l’aveva avvertito che avevo già firmato con Sky. Non era vero, ma voglio credere nella sua sincerità».

La chiusa è ancora malinconica, amici ascoltatori: «Non c’era allegria, i ricordi di quando Silvio veniva alle prove di Canale 5 e scherzava con tutti sono lontani e irripetibili. Lo strano è che dopo quella cena dove lui sembrava stanchissimo, l’ho visto la sera dopo a Porta a Porta con Bruno Vespa pimpante e combattivo e sono rimasto di stucco. Era un altro. Dove aveva ritrovato tutta quella energia?». E Mike lascia aperto il mistero.

°°° Nessun mistero, lo sa benissimo anche lui quanta cocaina si pippa il suo “caro amico”. Lo ha semplicemente scaricato, come fa con tutti quelli che non gli servono più e con tutti quelli che lo mandano a cagare da subito.

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La OPPO ,siòri

Stato di umiliazione

Dove non poté l’opposizione, poté la moglie. E Dio solo sa quanto può una moglie, quando è infuriata. E lo sanno anche tanti grandi, anzi piccoli uomini puniti dalle loro donne, come il bancarottiere Felicino Riva, milanista pure lui. Oppure Mario Chiesa, la cui causa di divorzio diede la spinta decisiva alla valanga di Mani pulite. E ora il noto Mario, anzi mariuolo, si è fatto riprendere con le mani nel sacco (dell’immondezza), in complicità con una seconda moglie, versione aggiornata e scorretta della prima. Se si vuole farla franca, infatti, meglio sposare una mariuola pari grado. Mentre la signora Veronica un avvertimento al marito l’aveva già dato, ma lui niente. La Velina dello scandalo, l’ha addirittura fatta ministra. E se qualcuno a sinistra ora dichiara in tv che sono affari di famiglia, è elegante, ma non dice la verità, perché sono affari di Stato. Lo stato di umiliazione in cui è ridotto il Paese.

LE VELINE E LE MINISTRE DI AL PAPPONE

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