Oggi si è avuta conferma

Amici, oggi siamo certi del perché abbiamo perso le elezioni. Ora, compravendita di voti e brogli a parte (certi e certificati entrambi), la verità è una sola: berlusconi usa le tv solo per la becera propaganda, per i soliloqui… eh, ma facendo così pure la mia verduraia prenderebbe più voti di lui! Però Mafiolo scappa come un coniglio dai confronti. Il mafionano è scappato a gambe levate dai confronti televisivi con veltroni, così come cappellacci è scappato dall’unico confronto televisivo – che egli stesso aveva invocato – con Soru. Questa è la verità elementare: questi vermi NON possono sostenere un confronto SERIO nemmeno con un bambino di terza elementare… ne verrebbero seppelliti! Oggi da Santoro c’erano due teste di… serie del padrone del vapore. Se avete visto il programma, immagino che stiate ancora ridendo o piangendo. L’eunuco, il latriniere del giornale di famigghia è stato lapidato a raffica da TUTTI! L’ex sindaco e sottosegretario, con la faccia da buttafuori sfigato del circolo delle bocce, frastornato come i primi avversari di Tyson, ha cercato di arrampicarsi sugli specchi, ma un amaro destino glieli sbriciolava man mano che lui arrancava. E questi sono i più duri! Figurarsi se il capataz, dopo anni e anni di prove fatte negli studi di merdaset, in bassa frequenza – con tanto di sparring partners, registi amici, trucco e parrucco, ecc. – manda i più scarsi proprio dai migliori giornalisti italiani! Una ennesima, grande, figura di merda dei destronzi. Prosit.

bdimissioni2

UNA BELLA IMMAGINE DI GIORDANO:

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Cara scimmietta

SMS di una scimmietta sardignola al giornaletto di dell’utri, il Sardegna:

A chi si lamenta di Silvio. I
dipendenti di Berlusconi, al
contrario del vostro amato
Soru, sono al lavoro e non
stanno a casa o in giro per la
Sardegna perchè disoccupati!
Una persona obiettiva


°°° Cara scimmietta ammaestrata. Premetto che i dipendenti di merdaset NON sono “più di 40 mila” come continuano a darvi da bere e come continuano a sostenere falsamente i suoi pappagallini televisivi, ma sono poco più di 4 mila. Di questi, qualche centinaio ogni anno vengono licenziati perché non in linea con il regime dittatoriale dell’azienda e del governicchio. Io, per esempio, sono sardo e sono stato cancellato perché:
a) NON ho accettato più censure al mio lavoro
b) NON ho accettato di attaccare a comando i nemici del boss
c) NON ho accettato miliardi e visibilità a patto che mi schierassi apertamente col ducetto malavitoso.
Risultato: mi hanno cancellato da tutte le occasioni lavorative, tv,cinema,radio, teatri (visto che è tutto controllato da loro) e silvio berlusconi mi deve oltre 300 milioni di euro: per lavori fatti e MAI pagati, per format miei RUBATI (Striscia la notizia, Forum, Il brutto anatroccolo, ecc.)
Insomma, silvio berlusconi, oltre ad essere un pazzo pericoloso e fascista, oltre ad essere in odore di mafia, è anche un grande LADRO!
Digli di denunciarmi.
Dimenticavo: Soru ha problemi, come tutte le aziende del mondo, ma il tuo signore e padrone ha perso il 67% delle quotazioni delle sue aziende in borsa, mentre Tiscali ha perso solo il 12%. Giusto per. E Soru PAGA ed ha sempre PAGATO tutte le tasse, mantre Mafiolo ha rubato le concessioni pubbliche, NON paga le tasse, e fa pagare a noi oltre TRE milioni di euro al mese per la multa che l’Europa ha comminato all’Italia per l’uso ABUSIVO di rete4 dell’etere e delle frequenze. Piglia, incarta, e porta a casa.

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Io non c’entro

Un amico, qualche giorno fa, mi ha rimproverato di essermi schierato contro Soru e quindi Mr. Tiscali avrebbe perso le elezioni per colpa mia. Non scherziamo, non ho tanto potere. Lui mi ha citato una mia lettera che gira in rete, che è questa:

SADALI Sabato 16 Giugno 2007

Egregio Governatore Soru,

Come sta? Spero tanto che le critiche dei destronzi o i mal di pancia all’interno della sua maggioranza non la turbino più di tanto. Per correttezza e per onestà intellettuale, le dico subito che renderò pubblica questa lettera.

Tanto lei non la leggerà nemmeno e non mi risponderà, come non ha mai risposto alle mie telefonate né alle mie numerose email. Non voglio nemmeno pensare che lei si sia circondata da una caterva di minus habens che non saprebbero nemmeno andare da soli a comprare un pacchetto di sigarette. Sa, di quelli che sbagliano marca o sbagliano strada o quelli che balbettano davanti alla tabaccaia tettona e tornano sempre – come Lassie – ma con una confezione di preservativi al posto delle sigarette. Tantomeno, voglio pensare che ella si sia circondata da leccaculi inutili, come la maggioranza dei politicanti nostrani. Lei è diversa, Governatore.
Lei ha le idee chiare ed ha fatto alcune cose positive, al contrario di quasi tutti i suoi predecessori che nulla hanno mai fatto di buono per la Sardegna. Escludo dalla pletora il mio carissimo amico Mario Melis. Monumento di carattere, di cultura, di ironia e di autoironia. Ella, signor Governatore Soru, ha fatto anche un bel po’ di pasticci: non ne faccio l’elenco ché sarebbe troppo lungo e qualcuno dei suoi sottoposti non riuscirebbe a trarne un sunto. Io le ho portato (a lei e alla coalizione) circa ventimila voti, Presidente. Mi sono fidato di lei. Mi sono affidato, come sardo, a lei. Non ci crede? Si ripresenti candidato e provi a fare i conti, dopo lo spoglio. Vede? Glielo dico in anticipo: non la voterò e non la farò votare una seconda volta. Perché?

Primo, perché non se lo merita.
Secondo, perché non ho mai avuto bisogno di favori. Ho sempre vissuto grazie al mio talento e alla mia fatica. Addirittura li ho rifiutati i favori. Così come ho rifiutato SEMPRE le scorciatoie propostemi dai politici. Provi a chiedere ad Andreotti, a Martelli (e al suo allora segretario Restelli), a Pisanu, a Giorgio Carta, a Gianni Pilo, ad Alberto Dell’Utri (gemello del pregiudicato plenipotenziario di Burlesquoni), e tanti altri che non sto a sciorinare. Persino il potentissimo Armandino Corona volle conoscermi, quando lavoravo a Radio Uno nei primissimi anni 80. Tutti mi offrirono le chiavi di qualche cosa: della Fininvest, della Rai, del Cinema, di Montecitorio… Sa cos’ho sempre risposto, caro Governatore?

NO, GRAZIE.
Sono un uomo libero e voglio guardare dritto in faccia me stesso e i miei quattro figli. Voglio guardare in faccia i miei amici, i miei ammiratori e anche i miei nemici. Non sarò MAI ricattabile. Bene. Perché le dico questo? Per un motivo molto semplice, Governatore mio.
Dopo oltre quarantacinque anni di carriera, una carriera – mi creda – fortunata e irripetibile, sono tornato qui e mi sono messo a disposizione sua e dei sardi, soprattutto dei giovani. Per mettere su un tavolo e condividere tutta questa enorme esperienza, tutto il mio amore, il mio sapere, e il mio entusiasmo per alcuni mestieri che sono i più belli e difficili del mondo: scrivere, recitare, far ridere. Sono tornato qui, cinque anni fa, ed ho trovato un deserto culturale che il Sahara in
confronto è l’Oceano Pacifico. E sto morendo d’inedia, mentre i quaquaraquà prosperano. Lasciamo stare il suo povero predecessore, ma anche a lei della cultura, caro Presidente, non importa un fico secco. Lei continua a foraggiare dei malati di mente – senza nessuna personalità né talento, senza l’ombra di un curriculum vitae almeno da oratorio – ominicchi che non sono mai stati nemmeno a Civitavecchia (e se ci vanno, si perdono già alla stazione), non hanno MAI nemmeno sognato di fare un due per cento delle cose che io a vent’anni avevo già assaporato.

Perché la mia carriera è irripetibile? Semplice, oltre alle cose che ho fatto e che sanno anche le pietre (ma forse non sanno i suoi sottoposti, per i quali il mondo finisce con videolina o sardegna uno o qualche altro videocitofono cittadino) , ho avuto modo di lavorare, di portare il caffè, di pranzare, di scherzare, “rubando” loro – umilmente e con protervia – il mestiere in ogni attimo, con i più
grandi musicisti del mondo, coi mostri sacri del cinema e del teatro mondiale: da Stefano Satta Flores ad Arnoldo Foà, da Gastone Moschin ad Antonella Steni, da Federico Fellini a Nanny Loy, da Sergio Leone a Ugo Pirro, per scendere fino a Pupi Avati, Pasquale Festa Campanile e Giuliano Montaldo. Non parliamo di Fabrizio De Andrè, da me scoperto, lanciato, e fatto innamorare della Sardegna o di Rino Gaetano. E non parliamo nemmeno dei miei quasi vent’anni di radio, come protagonista. E nemmeno, pensi, dei miei quattro anni di televisione, dove sono ancora recordman di ascolti e
gradimento e dove ho fatto, unico comico italiano insieme con Giorgio Faletti, TUTTI i maggiori programmi comici di uccesso degli ultimi trent’anni: DRIVE IN, STRISCIA LA NOTIZIA (ideato e scritto per un intera stagione anche da me ), ZELIG. Volenti o nolenti, caro Governatore, sono l’Artista sardo più amato e rispettato in seimila anni di storia.
Sono “la Sardegna”. Ovunque e per chiunque, ma non per lei e la sua giunta.
Io volevo e voglio solo rendermi utile alla mia gente, caro Presidente. Non ho chiesto né onori né prebende. Ho chiesto solo un incontro per renderle palese questa mia disponibilità. Per studiare insieme il modo migliore per “sfruttarmi”. Lei non mi ha MAI degnato di una risposta. Elserino Piol non sarebbe orgoglioso di lei, come non lo è la stragrande maggioranza dei sardi. E se lei avesse amici veri, non sarebbero orgogliosi nemmeno loro, perché se ne avesse, caro Governatore, voglio sperare che sarebbero comunque educati. Almeno loro. La ringrazio per l’eventuale attenzione e la saluto cordialmente.

Lucio Salis
www.cappittomihai.com

°°° Bene. Ovviamente soru era troppo preso da mezzeseghe di cantantine sarde (io ero uno dei migliori amici di Maria Carta…) e da quello che si spacciava per anni come “mio fratello” e che scopiazza ancora Venditti, Guccini, dalla, ecc. piero marras. Per inciso, suo fratello si spaccia da anni per me sull’unione sarda, ma (controllate sull’annuario dei giornalisti) non esiste nessuno col mio nome. Ho scritto per giornali veri molto più di questo signore, ma non tollero gli anacronistici ordini e quindi non ho mai chiesto la tessera di giornalista. Bene. Soru non ha risposto a me (come non ha risposto ad altri amici col cervello e con le palle), si è circondato di scimmiette yesman e si è presentato – certo della sua forza e del suo potere – alle primarie del PD. Sapete dove ho indirizzato i miei voti e quelli dei miei amici? Su Antonello Cabras. Che l’ha battuto! Per queste ultime regionali, e i miei amici di myspace lo sanno bene (e di amici che leggono il mio blog ne ho CENTOSESSANTAMILA), ho votato e fatto votare per l’IdV che, stranamente, ha RADDOPPIATO I VOTI.
I voti a soru sono mancati in Ogliastra e soprattutto nel Sulcis, dove ci sono: Carbonia, S.Antioco, Iglesia, Cherchi, Cabras, e l’eurallumina… pensate un po’ se il mio amico se la doveva prendere con me!

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