Le comparse col fiocco azzurro. Il fiocco simboleggia una nascita, ma a questi gli sono morti i due neuroni.

Veramente patetica la comparsata fatta ieri dai lobotomizzati della de filippi nell’aula del tribunale di Milano. Patetica e volgare. Assolutamente al di fuori di qualunque educazione civica e civile. In una democrazia normale si sarebbero fatti un mese di galera per oltraggio alla corte. Invece hanno osannato il perfido servo ghedini, che si è anche permesso di delirare che il suo cliente, il delinquente silvio berlusconi, non può fare il presidente del consiglio con tutti questi processi… Infatti: nei paesi normali sarebbe in galera da un pezzo. Ma se lui fosse stato un pizzico serio si sarebbe dimesso al primissimo avviso a comparire, come fanno tutti i politici veri IN TUTTO IL MONDO, non ce l’avrebbe menata con le sue puttanate e con le sue leggi ad personam per 18 anni. Ma lui non è mai stato una persona seria e tantomeno un uomo innocente. Il mondo sa bene tutto questo. Tutto il mondo, tranne i figuranti da strapazzo dei programmi spazzatura di merdaset.

emigrante

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Gli schiavi del caudillo alla riscossa. PATETICI.

La Santanché: «E’ il palazzo dell’ingiustizia». In piazza anche i contromanifestanti di Ricca

«Silvio resisti», «Politica solo nei seggi»
Presidio pdl davanti al tribunale di Milano

Alcune decine di manifestanti indossano cartelli a sostegno del Cavaliere: «No alla repubblica giudiziaria»

La Santanché: «E’ il palazzo dell’ingiustizia». In piazza anche i contromanifestanti di Ricca

«Silvio resisti», «Politica solo nei seggi»
Presidio pdl davanti al tribunale di Milano

Alcuni dei partecipanti al presidio (Salmoirago)
Alcuni dei partecipanti al presidio (Salmoirago)

MILANO – Presidio del Pdl in corso di Porta Vittoria, a Milano, davanti al Palazzo di Giustizia, a sostegno di Silvio Berlusconi indagato dai magistrati milanesi per concussione e prostituzione minorile della giovane Ruby. Un ceninaio di persone si sono raccolte attorno ad un gazebo sventolando bandiere del Pdl. Al collo hanno cartelli con su scritto: «No alla repubblica giudiziaria», «Cento processi, zero condanne uguale persecuzione», «Silvio devi resistere, resistere, resistere» e «La politica nei seggi elettorali non nei tribunali». In piazza è scesa anche i sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Daniela Santanchè e alcuni esponenti del Pdl lombardo (SEGUI la diretta).

C’E’ ANCHE TORREGIANI – Tra i manifestanti anche Alberto Torregiani, responsabile del settore giustizia del Movimento per l’Italia e figlio di Pierluigi, il gioielliere milanese ucciso dai Pac di Cesare Battisti nel ’79. «Sono qui perchè parte della magistratura continua ad alzare la voce, mentre dovrebbe lavorare in silenzio, come la maggior parte dei magistrati». A proposito dell’inchiesta riguardante la marocchina Ruby, che vede coinvolto il premier, Torregiani ha detto: «Forse c’è un briciolo di verità, ma in una montagna di assurdità». Molta gente che passa davanti a palazzo di giustizia dove c’è il presidio dei manifestanti, si ferma per esternare la sua contrarietà. Fino ad ora, però, al di là di qualche battibecco, non è accaduto nulla.

«PALAZZO DELL’INGIUSTIZIA» – «Vi dò una notizia, questo processo finirà in niente, non ci sono vittime dato che quelle presunte smentiscono di esserlo, e non c’è concussione perché non c’è un concusso: questo è il palazzo dell’ingiustizia» ha detto la Santanché parlando ai giornalisti e ai militanti presenti. Con lei ci sono anche Valentina Aprea, della commissione Cultura della Camera, Romano La Russa, assessore lombardo all’Industria. «Berlusconi è una vittima dell’ingiustizia e di una vera e propria persecuzione giudiziaria, quanti processi ha subito che sono finiti in niente?», ha proseguito la Santanché sottolineando che «il problema è che le vittime sono gli italiani e l’immagine del Paese all’estero».

LA CONTROMANIFESTAZIONE – Di fronte a loro proprio al termine della scalinata del Palazzo di Giustizia una decina di persone, guidate da Pietro Ricca espone cartelli con scritto «Berlusconi rispetta la Costituzione», «Basta impunità» e «Fatti processare». Tra i due gruppi contrapposti non sono mancati reciproci scambi di insulti subito sedati dalle forze dell’ordine che sono schierati tra le due fazioni.

Redazione Online

°°° Miserabili decerebrati ladri e cocainomani. Il regimetto delle zoccole e dei servi mafiosi. Ma quanto ci hanno lavorato e quento hanno speso per portare qualche decina di scimmiette davanti al tribunale?

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Calvi… tutti innocenti. Si è suicidato, come Giulio Cesare.

Calvi, confermata la sentenza
assolti Carboni, Calò e Diotallevi

Nessun colpevole fra gli imputati per l’omicidio del banchiere, trovato impiccato a Londra il 18 giugno del 1982. La prima Corte d’Assise d’Appello di Roma ha ribadito la decisione presa dai giudici in primo grado. Il pm: “La vittima assassinata due volte”

°°° MA QUANTO FA CAGARE IL TRIBUNALE DI ROMA (da sempre PORTO DELLE NEBBIE)

OPPORTUNISTA  E  VENDUTO

opportunista

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Altro stop al regime

E’ inammissibile la censura preventiva dell’informazione “on line”

NOI  BLOGGERS  SIAMO  UN PESANTE MACIGNO  CHE SCHIACCERA’  MAFIOLO E IL SUO  SQUALLIDO REGIMETTO

da giovane-lavoraccio

Il sito internet non si può qualificare come un contesto dialogico aperto ai contributi degli utenti, ma rappresenta il mezzo di divulgazione di un elaborato critico destinato ad un numero indeterminato di lettori. In pratica, è un prodotto editoriale che – in quanto tale – può godere delle garanzie in tema di sequestro che

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Tribunale

Un tipo deve consegnare un documento e chiede al figlioletto di  accompagnarlo  in tribunale. Vedendo un avvocato indossare la toga, il ragazzino, chiede: “Papà, perché quell’uomo si veste come una donna?”.
“Perché deve parlare molto”

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Consigli per gli acquisti

Premier a cena coi giudici costituzionali, è polemica

Il 6 ottobre ci sarà l’udienza della Corte Costituzionale sul Lodo Alfano, ma intanto è già polemica dopo la notizia di una cena riservata del premier e del ministro Alfano a casa del giudice costituzionale Luigi Mazzella. Alla serata hanno partecipato un altro componente dell’Alta Corte Paolo Maria Napolitano, oltre a Gianni Letta e al presidente della commissione affari costituzionali Carlo Vizzini. La cena sarebbe avvenuta a maggio ma ne ha dato notizia ora l’Espresso: il giudice ha confermato dicendo che lui a casa invita chi vuole e ha negato che si sia parlato del Lodo Alfano. Continua a leggere

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Vola, Colombia…

Ma sarà difficile eseguire il provvedimento se gli scatti si trovano davvero in Colombia
Il gip di Tempio Pausania dispone
il sequestro delle foto di Zappadu

Nel fascicolo si ipotizzano i reati di violazione della privacy e tentata truffa
(Corriere)
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CAGLIARI – Dovranno essere sequestrate le fotografie, del fotoreporter Antonello Zappadu. L’ha disposto il giudice delle indagini preliminari di Tempio Pausania, Vincenzo Cristiano, accogliendo l’istanza del pm Elisa Calligaris, secondo la quale le immagini sono il risultato di una condotta illecita con intrusione nella vita privata di Silvio Berlusconi e dei suoi ospiti, attraverso un potente teleobiettivo che di fatto avrebbe violato privacy all’interno di Villa Certosa.

LE FOTO IN COLOMBIA – La notizia – anticipata dal quotidiano L’Unione Sarda – è stata confermata dall’avvocato Franco Luigi Satta, che affianca nella causa Nicolò Ghedini. «È stata accolta la nostra richiesta di sequestro delle oltre cinque mila foto di cui in più occasioni ha parlato Zappadu e di quelle eventualmente in suo possesso riconducibili alla medesimo comportamento – ha spiegato il penalista sardo che ha appreso mercoledì mattina in Tribunale della decisione assunta nella tarda serata di martedì dal Gip -. Se le foto si dovessero trovare realmente in Colombia sarà però difficile eseguire il provvedimento». Il fotoreporter – che ha detto al telefono di non essere stato ancora informato della decisione del Gip – aveva, infatti, reso noto nei giorni scorsi che tutti gli scatti erano stati ceduti a un’agenzia con sede in Colombia. Il 18 giugno gli atti dalla Procura di Roma sono stati trasferiti a quella tempiese e nel fascicolo si ipotizzano i reati di violazione della privacy e tentata truffa. A questi i legali del premier hanno aggiunto il provvedimento del garante per il trattamento dei dati personali.

°°° Ormai abbiamo i Pm e i Gip formato vespa-fede-minzolini-belpietro-giordano-rossella e via vomitando… MA COSA CI SAREBBE DA SEQUESTRARE? Zappadu non ha fatto altro che il suo mestiere: scattare foto da vendere ai giornali. Da quando esiste la privacy di un politico che ricopre cariche così importanti?! Nel mondo, ai loro rappresentanti politici, i giornalisti e i cittadini CONTANO ANCHE I PELI DEL CULO. Giustamente! Ma poi… invoca la privacy proprio silvio burlesquoni: un soggetto che mette in piazza persino gli amanti della moglie e che pippa cocaina davanti a decine di ospiti delle sue ville rubate?! Ma per piacere!!!

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Il Bel Paese… di cacca

(da Repubblica)

1) “Bambini, giocate, ma in silenzio”
Asilo, casa, parchi, è pioggia di divieti

A Stradella (Pavia) un giudice di pace ha intimato agli insegnanti di un “nido” di evitare rumori. Ma dappertutto è diminuita la tolleranza di M. N. DE LUCA

2) Pedofilia, maxiblitz della Polizia postale
Operazione record: coinvolte 253 persone
Le indagini del compartimento di Catania. Nome in codice “Smasher”. Quattordici arresti. Sequestrato materiale spaventoso con scene di violenza. Gli indagati in 68 città, di tutti gli strati sociali e di età dai 25 ai 50 anni. La collaborazione con i tedeschi.

3) Incinta sull’autobus, nessuno si alza
Sui mezzi con la telecamera nascosta

Al settimo mese di gravidanza, la nostra cronista ha preso tre bus e la metropolitana in una giornata di caldo con il pancione bene in evidenza. Solo due persone le hanno dato il posto di GIULIA SANTERINI

4) Palermo, 11:23
VIOLENTA NIPOTINE, OPERAIO ARRESTATO NEL PALERMITANO

Un operaio 57enne, originario di Termini Imerese, e’ stato arrestato a Monreale con l’accusa di violenza sessuale sulle nipotine di 5 e 7 anni e maltrattamenti in famiglia. I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Monreale hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Termini. Il provvedimento a carico del nonno delle piccole e’ scaturita dalle indagini condotte dai militari in seguito a una segnalazione sul degrado in cui vivevano le due sorelline. Gia’ nel luglio 2007 era stato accertato che le bambine non frequentavano la scuola in maniera regolare e vivevano in un ambiente domestico sporco, disordinato e sovraffollato. Da qui l’avvio delle indagini anche sull’ipotesi che avessero potuto subire abusi sessuali da parte del nonno con il quale coabitavano. Secondo l’accusa, l’uomo avrebbe, in tempi diversi e fino al luglio del 2007, mediante l’uso della forza e con la minaccia di picchiarle, abusava ripetutamente delle due nipotine; inoltre le avrebbe sistematicamente sottoposte a percosse, lesioni e continue sofferenze fisiche e morali. Il gip del Tribunale di Termini, a seguito della informativa di reato prodotta dai carabinieri, ha emesso ieri la misura cautelare in carcere che e’ stata immediatamente eseguita. L’uomo adesso si trova nella casa circondariale di Termini Imerese.

militanti

CI SIAMO FATTI RIDURRE COSI’

nose-pick

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Magia

I voli di Stato del premier
Il pm: “Archiviare gli atti”

La richiesta dell’accusa al Tribunale dei ministri: “Non rilevante dare passaggi a soggetti non istituzionali in presenza di rappresentanti delle istituzioni”

°°° Lo sapevate? Basta cancellare la legge Prodi, che consentiva di risparmiare 530 milioni di euro all’anno e… voilà! Tutto è permesso. Perfino traghettare zoccole e posteggiatori da pizzeria di quart’ordine a spese nostre e andare a rimpinzarsi di cocaina e champagne, come se fossero impegni istituzionali.

b-cocaina

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