USA, l’odio contro Obama dei destronzi.

        °°° La tragedia di questi ultimi anni è che le destre, avendo il dominio assoluto dei media, stanno cercando di convincere i cittadini che le cose vanno male, incolpando i presidenti onesti e capaci delle devastazioni messe in atto dai loro amichetti: Bush, Aznar, Berlusconi, ecc. A pagare sono stati Prodi, Obama, Zapatero, ecc. Ma la Rete renderà giustizia e smaschera quotidianamente queste fandonie propagandistiche.

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Le carogne destronze americane: lasciano gli Usa falliti e se la pigliano con Obama

Meditate. Lo sfascio dell’economia americana si chiama bush, ma si chiama anche cheney: due cocainomani alcolizzati ladri e incapaci, che hanno rubato e devastato tutto per 10 anni. La stessa cosa succederà al prossimo governo italiano: onesto e capace quanto volete, ma si dovrà scontrare con il disastro totale e le casse vuote lasciati da questa cosca mafiosa, ladrissima, e incapace.

b.manette

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Basta col miserabile delinquente burlesquoni, vi parlo di cose serie…

Usa, risarcimento miliardario
per i nativi americani

Il giudice Hogan ha stabilito che il governo degli Stati Uniti dovrà versare ai Blackfoot 3,4 miliardi di dollari come risarcimento di almeno cento anni di cattiva gestione delle risorse del territorio della tribù: petrolio, gas naturale, pascoli, fonti d’acqua. La causa non riguarda solo le tribù della confederazione Blackfeet, ma un totale di 500mila persone appartenenti a vari popoli nativi americani

La zona del Montana dove vive il popolo Blackfoot

E’ il più grande risarcimento finora deciso contro il governo degli Stati Uniti, quello approvato ieri dal giudice federale Thomas Hogan. Il caso, storico e destinato a fare precedente, è quello di Cobell contro Salazar, una class action condotta da Elouise P. Cobell per conto di migliaia di membri dei Blackfoot, popolo nativo americano stanziato nel Montana. Il giudice Hogan ha

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Ufo. Ecco spiegato un essere dalle fattezze storpie che fa danni dal 1950 in Italia.

Dagli archivi FBi spuntano gli Ufo
“Tre precipitarono negli Usa nel 1950”

Tra i documenti non più segreti pubblicati su un sito del Bureau, il racconto dell’agente Guy Hottel: negli oggetti volanti non identificati c’erano nove corpi dalle fattezze umanoidi, vestiti “come i piloti dei jet”

°°° Ora si capisce tutto: il presidente alto un metro, operaio-lampedusano-aquilano-ferroviere-imprenditore-corruttore-cocainomane-mafioso-ladro… E’ SEMPRE LO STESSO!

B.ano zero

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Senti chi parla!

Bertolaso agli Usa: «Troppi militari

Altro che aiuti, è uno show per le tv»

°°° Senti chi parla di show per la tv. ..

Roba da fargli fare il giro dell’Abruzzo, a lui e al suo padroncino, a calci nel culo.

IL PARTITO  DELL’AMORE…  A  PAGAMENTO

b.partito dell'amore

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Si trombaaaaaaaa!

Usa, 19 figli “per volere di Dio”

Il record dei coniugi Duggar, poco più che quarantenni. In famiglia tutti i nomi iniziano con la stessa lettera e si fanno 200 lavatrici al mese


°°° Non gli basta trombare tra loro come ricci, ma SI FANNO ANCHE 200 LAVATRICI AL MESE!   Ma…  lavatrici o LEVATRICI? Per volere di Dio e della Plasmon.

COLAZIONE IN CASA DUGGAR, COI BISCOTTI FATTI IN CASA

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I  CONIUGI  DUGGAR  SI PREDISPONGONO A GUARDARE LA TV

baciolingua

IL  GATTO  E  LA  CAGNOLINA  DI CASA DUGGAR

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IL  GATTO  FRITZ  DUGGAR

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Mr. DUGGAR  IN  DUE POSE  PLASTICHE

scemo

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LA  GENTILE E DISPONIBILE  Mrs. DUGGAR

miss

IL  LORO  RISTORANTE

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Eccomi tornato

Dal folklore festoso e cosmopolita di Arbatax e Tortolì, al cimitero di Sadali. Dice che qui c’è la festa dell’arte… NESSUNO!!! Ci sono solo

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Un malato di mente a caso

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Il settimanale economico internazionale: “Tappa la bocca a chi critica
Time: “La politica italiana sempre più reality show” e il Cavaliere ne è “il produttore”

Economist: “Il vero scandalo?

Berlusconi che nega la crisi”

dal nostro corrispondente ENRICO FRANCESCHINI
LONDRA – Il padrone di casa del G8, il summit dei grandi della terra che si tiene la settimana prossima all’Aquila, ha “tanti luridi scandali” domestici: ma il più grosso dovrebbe essere il suo rifiuto di riconoscere i problemi economici dell’Italia. Così scrive l’Economist in un ampio servizio dedicato a Silvio Berlusconi nel numero oggi in edicola. Il settimanale concentra l’attenzione su un aspetto singolare del vertice: vedendo i danni causati dal terremoto all’Aquila, i leader del G8 potrebbero pensare che anche le loro economie sono state scosse fino alle fondamenta dalla recessione globale. Ma uno di essi non lo pensa: “Il primo ministro italiano insiste che la recessione, nel suo paese, non sarà severa né prolungata come altrove”.

L’Economist osserva che, a prima vista, ciò può apparire veritiero. Il sistema bancario italiano, avendo vissuto isolato e protetto dal resto del mondo, non ha sofferto i disastri di banche americane o britanniche. E un’economia fatta di tante piccole industrie non porta la crisi in prima pagina come fa, negli Usa, il collasso di un gigante quale la General Motors. Ma l’autorevole periodico (un milione e mezzo di copie di tiratura, vendute in tutto il mondo, la maggior parte fuori dal Regno Unito, il che gli dà il titolo di primo vero giornale globale) nota i fattori negativi della nostra economia: la dipendenza dalla esportazioni, l’enorme debito pubblico, la mancanza di riforme per liberalizzare il mondo del lavoro e riformare il sistema pensionistico. L’Economist elenca le previsioni allarmistiche sul futuro dell’Italia fatte negli ultimi tempi da organismi internazionali e dalla stessa Banca d’Italia, sottolineando che Berlusconi ha reagito a questi dati arrabbiandosi, affermando che bisogna “chiudere la bocca a chi parla di crisi”, e suggerendo alle aziende di non fare pubblicità sui giornali che spargono pessimismo.

Conclude il settimanale: “Avendo già incrinato la propria credibilità con la sua vita privata, rifiutando di mantenere l’impegno di spiegare in parlamento la sua relazione con un’aspirante modella 18enne, e ritorvandosi ora a dover rispondere a un mucchio di storie su call-girl intrattenute nella sua residenza di Roma, il premier non può permettere che le sue affermazioni sulla salute dell’economia siano contraddette da prove lampanti davanti agli occhi e alle orecchie degli elettori”.

Di Berlusconi si occupa anche l’americano Time. Ospitando il G8 all’Aquila, il premier italiano sperava di attirare attenzioni positive su di sé e sul suo paese, scrive il settimanale, ma invece “sono le storie sulle feste del premier che catturano l’immaginazione”. Time ricostruisce i vari scandali da Noemi a Patrizia D’Addario, riferendo dell’inchiesta dei pm pugliesi e notando che Berlusconi liquida tutte le polemiche come “spazzatura” e pettegolezzi. “E’ possibile, se le indagini sulla prostituzione porteranno a conclusioni imbarazzanti, che Berlusconi debba dimettersi, aprendo la strada a un governo a interim guidato da qualcuno come il governatore della Banca d’Italia Mario Draghi o il ministro dell’Economia Giulio Tremonti”, afferma Time. Ma aggiunge anche che è presto per dare Berlusconi per spacciato: la politica italiana sembra sempre di più un reality show, “e Berlusconi non soltanto è il campione in carica dei reality show, ne è anche il produttore esecutivo”.

TUTTI COMIUNISTI!

che-papero

comunista

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