Più delinquente che alto

Maria Novella Oppo

Il peggio del cavaliere con Vespa a fare il palo

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Berlusconi ha scagliato dentro lo studio di Porta a porta i suoi fulmini. E siccome era presente una signora, non gli è parso vero di tentare di incenerirla, via telefono, con la sua volgarità. Anche se Rosi Bindi non si è certo lasciata intimidire, l’aggressione è risultata offensiva per tutte le donne che da casa seguivano il dibattito.Intanto Bruno Vespa, manco a dirlo, faceva da palo. La banda dell’Ortica era composta dai soliti noti, tra i quali, da lontano, Vittorio Feltri, che è dipendente di Berlusconi. Anzi no, di suo fratello Paolo, al quale il premier ha dovuto vendere il Giornale per colpa della persecutoria legge Mammì che gli ha assegnato soltanto il dominio dell’etere. Ma questi sono particolari, nel quadro di un’offensiva che solo Bossi ha avuto il coraggio incivile di chiamare “guerra” e alla quale ha chiamato i suoi “Galli”, neanche fosse Vertingetorige (siccome Bossi non è forte in Storia, lo informiamo che i Galli furono sconfitti). Tornando al delirio di impotenza del premier, a Porta a porta si è replicato l’ennesimo delitto. Mancavano solo il plastico e il criminologo, mentre era presente il solito avvocato, nella persona del ministro Alfano, legislatore ad personam bocciato dalla Corte. In una serata invasa su varie reti dagli ultracorpi dei berluscloni (Belpietro addirittura doppio, a Exit e Matrix), il peggio lo ha dato Berlusconi stesso, quando si è rivolto all’onorevole Bindi definendola «più bella che intelligente». E se non voleva offenderla, allora non si offenderà neppure lui se gli diciamo che è di gran lunga più corruttore che corretto, più imputato che statista.

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