Complotto!

Nato il 15 maggio 1956 a Vsetín (Distretto di Vsetín) , è stato sposato con Pavla Topolánková. Successivamente alle indiscrezioni uscite nell’agosto 2006, nel gennaio 2007 dovette ufficialmente confermare la sua relazione con Lucie Talmanová (deputata al Parlamento e sua collega di facoltà), per la gravidanza che tutti i giornali già attribuivano a Topolanek. Ha quattro figli, dei quali, l’ultimo maschio, avuto con l’attuale partner.

°°° Insomma, pure il portatore sano di una mezza erezione, come abbiamo visto nelle foto pubblicate da EL PAIS e rilanciate da mezzo mondo, grida al complotto. Ma chi mai si metterebbe a complottare contro due nullità assolute come Topolanek e burlesquoni? Non sono nessuno e alcuna persona al mondo perderebbe un minuto del suo tempo per ordire un complotto nei loro confronti. Sarebbe come complottare contro emilio fede. La verità è molto più semplice e le arrampicate sugli specchi dei due vecchi maniaci ne sono la prova più lampante: ubriachi, imbottiti di cocaina e viagra, si sono organizzati una bella orgia. Punto. Topolanek, da vecchio puttaniere, ha gradito e assaggiato; burlesquoni, da vecchio maniaco pedofilo, ma rigorosamente impotente, ha guardato. Punto. Poi, le chiacchiere stanno a zero.

TOPOLINOK

mirek_topolanek

MAFIOLEK

berlusconi-viagra

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Il regalo di Barroso

Barroso REGALA a nome della cominità europea 480 milioni per la ricostruzione dell?Abruzzo.
Burlesquoni: – Ecco, ora i soldi ci sono!

O coglione! Ma e i 7 miliardi che avevi millantato fino a due giorni fa?! In Abruzzo, per chi non lo sapesse, non è arrivato ancora NEMMENO UN CENT!!! Solo chiacchiere vuote, slogan, passerelle elettorali e propaganda. Mentre gli sfollati sono ancora nelle tende e sono passati dai – 15 gradi ai più 30/40 di questi giorni e… HANNO SCARSO CIBO, ZERO SERVIZI IGIENICI E NEMMENO UN VENTILATORE! Più che un “governo del fare” abbiamo un regimetto di “fatti”. Fatti come bestie di cocaina e di viagra inutile…

a_cazzaro6

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CAZZARI IMPOTENTI

LA POLEMICA.
Il deputato della Lega Caparini: “L’uso del medicinale
è tre volte superiore che nel Mezzogiorno. “Se ne usa tanto perché si lavora di più

“Viagra alle stelle al Nord
colpa di tasse e lavoro”
di PAOLO BERIZZI

“Viagra alle stelle al Nord colpa di tasse e lavoro”
MILANO –
E’ ufficiale: celodurismo addio. E anche ingloriosamente. A vergare l’epitaffio, forse senza accorgersi, o forse sì, magari quando era ormai troppo tardi, è stato il parlamentare leghista Davide Caparini, presidente della commissione bicamerale per le Questioni regionali. Intervenuto alla scuola quadri del Carroccio bresciano, il “Capa”, come lo chiamano i sostenitori, ha snocciolato in faccia al popolo padano, e per di più nella sua città, una statistica non esaltante: “Il consumo di Viagra è almeno triplo nelle regioni dove la gente è abituata a lavorare, pagare e tacere”.
Silenzio in sala. Iniziale lieve imbarazzo, poi amplificato dalle dettagliate argomentazioni di Caparini che, nell’ultimo passaggio della prolusione, sostenuto dalla proiezione di alcune slide che avevano per tema la “trasformazione dei costumi delle famiglie italiane” – in particolare di quelle che vivono sopra la linea del Po – proprio sulla distribuzione geografica della pillola blu ha dedicato un ulteriore sforzo di indagine.

L’esempio è dato dalle province di Brescia e Potenza: “Dal 1998 al 2005 in provincia di Brescia sono state consumate dalle 3 alle 4 mila pillole di Viagra ogni mille persone. Nello stesso periodo, nella provincia di Potenza, il consumo è stato di 991 pillole per lo stesso numero di persone”. Già, ma che significa? Elaborando il Caparini-pensiero: chi “lavora” – e “paga” e “sta zitto” – dedica più energie all’amore, e, viceversa, chi non lavora è pigro anche a letto? Oppure: chi lavora tanto è talmente stressato che deve ricorrere all’aiutino della farmacia?

In effetti va detto che, sulle prime, l’assioma può apparire di presa non immediata. Ma tant’è. Caparini è rimasto sul filo ancora per un po’. Ha concluso il suo intervento politico-sessual-sociologico nel più classico dei modi: e cioè facendo galleggiare tra il pubblico quella che deve essere la corretta interpretazione del ragionamento. “Lascio a voi la riflessione se lavorare, pagare e tacere…”, fa bene o meno all’intimità della coppia padana. Poi, però, ha precisato che le proiezioni sono da ritenersi frustranti per chi abita nelle regioni del Nord. “Questo nostro modo di vivere sempre di corsa, il doppio stipendio, uno lui e uno lei, porta a vedersi cinque minuti alla settimana… Il tasso di divorzi è nettamente più alto al Nord”.

°°° Ragazzi! A noi crolla un mito (eheheh) ai celoduristi (cazzari) è crollato l’obelisco. Loro, come il loro socio di maggioranza, parlano e straparlano di gnocca a tutte le ore… come fanno tutti i segaioli di 16 anni e gli IMPOTENTI. Parlano, parlano, parlano…
Sicuramente, al nord lavorano molto dipiù, questo è evidente: CON LA LINGUA PERO’.

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