Tangente: la prassi imposta da Craxi prima e dal delinquente di hardcore poi. E l’Italia è affondata.

°°°Nell’italietta di burlesquoni la tangente è sempre stato l’unico core business della sua “politica”. Darle da giovane, chiederle, in seguito, prenderne a manetta anche senza chiederle: come ha fatto coi fondi dello Stato.

Causale sull’assegno: ‘Tangente’

di Lirio Abbate

Sembra incredibile, invece è vero: nel blocchetto sequestrato a un imprenditore, gli investigatori hanno trovato questa parola sulla matrice. Ora devono scoprire chi l’ha incassata

(17 gennaio 2013)

A Roma è diffusa la corruzione ed è altissima l’evasione fiscale, ma sembrano fenomeni che a moltissimi appaiono normali. Lo dimostrano le numerose indagini avviate, come quelle che hanno riguardato un imprenditore, finito in una inchiesta condotta dal pm Paolo Ielo, al quale il magistrato ha sequestrato durante una perquisizione il blocchetto degli assegni. Lo stupore è stato grande quando gli investigatori, leggendo le causali di spesa che l’indagato aveva segnato sulle matrici, aveva scritto in grande evidenza “tangente”.

Accanto ai vari pagamenti che aveva effettuato, e segnato sulle matrici degli assegni come quello per l’affitto, la colf, l’acquisto di un elettrodomestico, compariva anche il versamento per corrompere un funzionario pubblico.

Il documento, fotocopiato, è finito agli atti del processo. Gli accertamenti della Finanza sono ancora in corso, ma sembra escluso che il riferimento a Unipol riguardi la società assicurativa. Un gesto del genere, comunque, fa comprendere quanto sia forte il rischio di assuefazione alla corruzione nella Capitale.

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