VI STANNO CONTINUANDO A PRENDERE PER IL CULO E CI STANNO SOMMERGENDO DI TASSE E DI DEBITI PER I DECENNI FUTURI.

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17 ottobre 2018

Forbici e tasse, altro che cambiamento

La manovra è tutt’altro che espansiva. Intanto arriva la bocciatura di Oettinger e prima del fine settimana la lettera ufficiale da Bruxelles

Dietro alle roboanti (solo negli annunci) misure del reddito di cittadinanza, flat tax e superamento della Fornero c’è una manovra fatta di tagli, spostamenti di risorse e nessuna diminuzione della pressione fiscale. Sì perché per salvare la faccia e fare una minima parte di quanto promesso i gialloverdi hanno indebitato ulteriormente i cittadini italiani, ma anche spostato risorse da misure che stavano dando i loro frutti. In pratica il gioco delle tre carte, notoriamente un gioco a perdere.

Innanzitutto va detto che dopo cinque anni di riduzione delle tasse, per la prima volta nel 2019 rimarranno sostanzialmente sui livelli del 2018, con il rischio di aumentare dal 2020. Sempre per quanto riguarda la pressione fiscale l’aumento ci sarà per le imprese. Sì perché la flat tax, che non è quella promessa in campagna elettorale, sarà finanziata con la cancellazione dell’aiuto alla crescita per le imprese e con l’Iri, l’imposta sul reddito degli imprenditori.

Veniamo poi a come sarà finanziato il reddito di cittadinanza, anche questo in versione light rispetto alle promesse elettorali. Sarà finanziato, in parte, con le risorse stanziate dal precedente governo per il Rei (2,6 miliardi su 9). Ci sono poi i tagli ad esempio sull’accoglienza, ma anche su sanità e istruzione.

Infine il taglio dell’ecobonus, in barba alle tante dichiarazioni fatte in questi anni dai pentastellati sullo sviluppo sostenibile. Sì perché dal 2019 le detrazioni per l’efficientamento energetico sarà 50 per cento invece che 65 per cento. La stesso detrazione prevista l’acquisto di un mobile. Per questo Governo, quindi, l’acquisto di un comodino ha lo stesso valore sociale di sostituire una vecchia finestra con un moderno ed ecologico infisso a doppio vetro, che fa risparmiare energia e ci aiuta a ridurre le nostre emissioni di CO2. Il contrario di quanto professato negli ultimi anni, una misura che riporta l’Italia indietro di anni, in un momento in cui si dovrebbe investire ulteriormente nella green economy e nell’efficientamento energetico.

Intanto dall’Ue arriva un’ulteriore conferma della bocciatura europea della manovra. A darla è il commissario europeo al Bilancio, Guenther Oettinger allo Spiegel online. Oettinger conferma anche che una lettera del commissario Pierre Moscovici dovrebbe arrivare a Roma, giovedì o venerdì. Dunque entro la fine di questa settimana la bocciatura sarà ufficiale, niente di nuovo viste le premesse.

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